- Ilaria Salis: “Le occupazioni abitative rappresentano l’unica vera politica per il diritto all’abitare che esista in questo Paese”. Secondo l’eurodeputata Avs, che una dice e dieci ne sbaglia, gli “spazi di socialità” che si creano nei caseggiati occupati devono essere tuteli più della proprietà privata (e pubblica). Non serve sparare sulla croce rossa, inutile anche provarle a spiegarle l'ovvio: ovvero che se accettiamo che il reato di occupazione venga normalizzato perché produce “un doposcuola, una mensa popolare o una scuola di italiano”, allora bisognerebbe fare lo stesso con altre decine di crimini. Tipo il furto: perché dovrebbe essere vietato rubare 30 palloni in un negozio di articoli sportivi, se questi servono per far giocare dei bambini al parco? Però una cosa va fatta notare. Un dettaglio: nello scritto di Ilaria siamo passati dalle “occupazioni abusive” alle “occupazioni abitative”, con accezione positiva. Maga Magò Salis ha compiuto la magia: rubare un immobile non è più crimine, ma welfare. A questo punto sono autorizzato a credere che non pagare le tasse sia “l’unica vera politica per il diritto a non essere vessati dal Fisco”? Chiedo per un amico.
- Matteo Renzi è persona intelligente. Dunque dovrebbe sapere che in politica 2 più 2 non fa 4. Ha ragione nel dire che a sinistra “o si sta tutti insieme, o vince la Meloni”. La matematica non è un’opinione, ma la politica sì. E tu puoi anche far siglare un accordo a Iv, Calenda, Schlein, Fratoianni, Bonelli e Emma Bonino, ma qualsiasi governo dovesse nascere da questa unione sarebbe innaturale. Destinato a morire giovane. Lo dimostrano gli esecutivi Brancaleone di Prodi, durati il tempo di un amen. Ma anche quelli di Conte (I e II) e Draghi. Una cosa è unirsi per vincere, un’altra restare uniti per governare. Dubito che Renzi non lo capisca. Dunque mi viene da pensare sappia benissimo che “mettere insieme tutte le anime di chi si oppone alla Meloni” non garantirà governi stabili, ma un altro giro in Parlamento alle prossime elezioni sì.
- Secondo un sondaggio, gli italiani sono tra i consumatori più propensi a comprare auto elettriche. Già: e allora perché non siamo pieni di macchine a batteria? I dati dell’ultima rivelazione dell'EY Mobility Consumer Index 2024 sono interessanti. E ci permettono di fare alcune osservazioni. Primo: c’è un motivo se la propensione degli italiani all’acquisto di veicoli elettrici o ibridi è così alta (il dato dice 65%, anche se in calo rispetto al 70% di un anno fa) ma allo stesso tempo la quota di mercato di auto interamente elettriche nel Belpaese non supera il 4%. Anzi, i motivi sono molteplici. Per il 33% degli intervistati l’autonomia dei veicoli è troppo scarsa, per il 30% i tempi di ricarica sono troppo lunghi e per il 30% i costi dei modelli sono troppo elevati. Tradotto: gli italiani le comprerebbero anche, spinti dal costo esorbitante della benzina a causa delle accise, ma si guardano bene dal farlo. Perché hai voglia a “risparmiare” alla pompa se la differenza tra i modelli elettrici e quelli col motore a scoppio è nell’ordine di decine di migliaia di euro; se non hai un box dove ricaricarla; e se non può darti certezze nei lunghi tragitti. Seconda osservazione: un’auto elettrica o ibrida fa gola a molti, ma solo se a metterci i soldi è lo Stato (cioè i contribuenti). Azzerati gli incentivi infatti, in mezza Europa - Germania compresa - i consumatori sono scappati dalle concessionarie. E tanti saluti all’impatto ambientale. Senza poi contare l’infrastruttura di ricarica ancora ben lontana dal supportare il consumatore: basti pensare che il 20% degli attuali proprietari di veicoli elettrici a batteria ha dichiarato di essere propenso o molto propenso a tornare ai veicoli con motore a combustione. Un motivo ci sarà. Lungi da noi voler toccare in pochi secondi tutte le sfaccettature di un argomento così complesso. Ma a fronte dei dati pubblicati oggi ci sia permessa una riflessione, o almeno una domanda. A quanto emerge, gli italiani sarebbero anche propensi ad elettrificarsi ma non lo fanno per motivi semplici, economici e pratici. Però la data del 2035 è lì che incombe: l’Europa corre verso l’elettrico senza preoccuparsi dei consumatori. Ma era davvero impossibile immaginare che il mercato avrebbe reagito così?
- Israele invade il Libano, o almeno dà inizio alle prime operazioni di terra al confine. C’era da aspettarselo ma per un motivo semplice semplice: nella storia, giusto o sbagliato che sia, le occasioni di successo militare capitano in determinati momenti e vanno sfruttate. Dopo aver decimato Hezbollah con lo scoppio dei cercapersone e dei walkie talkie, oltre agli omicidi mirati, soprattutto quello al leader supremo Nasrallah, Netanyahu non poteva aspettare oltre. Se non ora, quando? Adesso non resta che capire la portata, e la profondità, delle operazioni. E sperare che, come sostiene la teoria militare, la pressione con l’esercito possa portare ad un accordo di pace.
- Certo che adesso bisognerà spiegare alle pubbliche opinioni perché si può considerare “lecito” un eventuale sconfinamento di Israele in Libano in nome della sua sicurezza, mentre “l’operazione speciale” di Putin è stata giustamente criticata. Non sto dicendo che siano la stessa cosa, sia chiaro. Solo che sarà complicato farlo capire a lettori, elettori e cittadini.
- Perché Netanyahu riesce a fare tutto questo, nonostante l'avversione dell'Amministrazione Usa? Perché gli Stati Uniti sono, di fatto, senza un leader. Se Biden è stato considerato troppo vecchio per ricandidarsi, lo è anche per governare con forza. E poi le elezioni sono così vicine che per Bibi questa era veramente la finestra perfetta per colpire.
- Che ridere, l’Italia. Alla fine, dopo tanto discutere su quella famosa notte di Capodanno condita da spari di pistola, il deputato di Fdi, Emanuele Pozzolo, non andrà a processo per il reato di lesioni. L’invitato che venne ferito, Luca Campana, ha ritirato la querela dopo un accordo economico. Sipario.
- Parliamo dell'inchiesta sugli ultras dell’Inter e del Milan. Anzi no: sospendo il giudizio, in attesa di leggere bene tutte le carte. Però occhio a trasformare chiunque abbia avuto contatti con questi tifosi in banditi vari, Fedez incluso. E soprattutto non cadiamo nel ridicolo. Leggo questa agenzia: “In un dialogo del 24 gennaio 2023, i due ultras dell'Inter, arrestati oggi, Marco Ferdico e Mauro Nepi sembrano essere consapevoli che il giocatore slovacco Milan Skriniar fosse intimidito nell'incontro avuto con loro. I due, riporta il gip, avrebbero provato ‘a carpire informazioni relative al rinnovo contrattuale, poi non concretizzatosi, tra il giocatore e l'Inter, testando così l'eventuale volontà del calciatore di lasciare Milano e provando a convincerlo a permanere nella squadra nerazzurra’. ‘Emblematico’, lo definisce il giudice, ‘il fatto che dopo l'incontro tra il calciatore e i due ultras nerazzurri, questi avevano commentato esplicitamente che il calciatore 'tremava dalla paura’”. Occhio a prendere le intercettazioni per oro colato, perché dalle trascrizioni è impossibile capire se i due millantavano, scherzavano o erano seri.
E non sappiamo nemmeno se Skriniar fosse davvero “impaurito”, come sostengono i due tifosi, cosa non impossibile ma improbabile. Infatti il calciatore al Paris Saint Germain c’è andato lo stesso. In barba a chi lo minacciava.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.