Ci sono piccoli gesti che in realtà celano dentro di sé grandi intenzioni. Gesti silenziosi ma con più significato di mille e mille parole urlate.
Sicuramente tra questi rientra l'antica tradizione partenopea del "caffè sospeso", vero e proprio emblema di solidarietà durante i momenti difficili.
Un'usanza che qualcuno fa risalire agli anni tragici della seconda guerra mondiale , durante la quale Napoli sopportò con coraggio fame e miseria.
Per altri il caffè sospeso è ancora più antico e risale alla fine del XIX° secolo quando la bollente bevanda si diffuse tra la popolazione napoletana, diventando rituale immancabile di ogni giornata. Consiste nel dono della consumazione di una tazzina di caffè da parte degli avventori dei bar di Napoli, affinché ne possa usufruire chi è meno fortunato e non se lo può permettere.
Funziona così: quando si ordina un caffè sospeso se ne consuma uno e se ne pagano due. Quando un bisognoso entra nel locale può quindi chiedere se c'è un caffè sospeso e se la risposta è sì allora può gustarselo come se gli fosse stato offerto dal primo cliente.
Le parole del filosofo Luciano De Crescenzo descrivono perfettamente questa tradizione : "Quando qualcuno è felice a Napoli, paga due caffè: uno per sé stesso ed un altro per qualcun altro. È come offrire un caffè al resto del mondo". Quella piccola tazzina donata incarna umanità e amore, generosità disinteresseta nei confronti dei più deboli. Nel caffè sospeso è custodita la parte migliore dell'essere umano.
Dai caffè alle brioches sospese
Per quanto non sia più diffuso come un tempo, questo rito di solidarietà continua a scaldare i cuori e le labbra di tanti napoletani e rimane sicuramente uno degli esempi da seguire più belli che esistano. Qualche giorno fa un barista di Foggia, Vito di Tullio, titolare del bar "Life Coffee" ha pensato bene di lanciare un'iniziativa simile, anche se in questo caso ad essere sospesi non sono i caffè bensì i cornetti. Il barista pugliese ha purtroppo potuto constatare in questi anni post Covid di come famiglie e persone comuni facciano davvero sempre più fatica per sbarcare il lunario e arrivare a fine mese dignitosamente.
"Prendine se ne hai bisogno"
Ha deciso quindi di far la sua parte per migliorare un poco le giornate dei più sfortunati. Ogni sera, al momento di chiudere la serranda, il generoso barista posiziona all'esterno dei sacchetti contenenti brioche e croissant invenduti, con un messaggio molto chiaro scritto su di un cartello. "Prendine se ne hai bisogno, sono cornetti." Ogni mattina quando Vito ritorna per iniziare un'altra giornata di lavoro tutti i sacchetti sono sempre immancabilmente spariti.
Un gesto di buon cuore, semplice ma non scontato.
Un gesto antispreco e rispettoso della dignità umana, se si pensa alle immense quantità di alimenti ancora perfettamente consumabili che ogni giorno finiscono per riempire i bidoni dell'immondizia invece che i piatti e gli stomaci di chi non può permettersi nemmeno un cornetto. Forse cornetti e caffè sospesi non risolveranno i grandi problemi del mondo ma sicuramente potranno contribuire a renderlo un luogo migliore in cui vivere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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