"Al ristorante bisogna pagare di più". Così il presidente di Piazza dei mestieri

In un'intervista al Corriere della Sera, il presidente della PIazza dei Mestieri ha affrontato il tema della ristorazione in Italia: secondo lui i menù low cost finiranno per "danneggiare tutti"

"Al ristorante bisogna pagare di più". Così il presidente di Piazza dei mestieri
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“Se vogliamo andare a cena fuori tre volte a settimana con meno di 30 euro di spesa per serata, per un menù completo, andiamo incontro inevitabilmente a irregolarità”. Questo quanto sostiene Dario Odifreddi, il presidente della Piazza dei Mestieri, la fondazione che ogni anno prepara circa 5mila giovani - spesso provenienti da situazioni di difficoltà - all’arte della cucina e del servizio ai tavoli. Odifreddi, concedendosi ad un’intervista al Corriere della Sera, ha affrontato il tema della ristorazione in Italia lamentando, in particolare, la presenza dei menù low cost che con il tempo, secondo lui, potrebbero danneggiare gravemente il settore.

Le difficoltà nel trovare il personale

Secondo il presidente della Piazza dei Mestieri non ci sono dubbi: i menù low cost a lungo andare finiranno con il “danneggiare tutti”. Infatti, per Odifreddi oggigiorno nei ristoranti – come anche nelle strutture alberghiere - si fa davvero molta fatica a trovare il personale. Il motivo? Il poco guadagno che questo mestiere assicura: “Molti giovani scappano da questo mestiere quando capiscono che non si vive come in Masterchef, ma si guadagna poco e si lavora tanto”, ha riferito il presidente al Corriere della Sera; poi ha proseguito: “Serve un reddito dignitoso. Ci sono contratti della filiera che arrivano a malapena a 6 euro l’ora. Finisce poi che sono i ragazzi a chiedere di essere pagati fuori busta. Così non va”. È per questo, che a detta sua, i clienti al ristorante “devono imparare a pagare di più" ed anche se è perfettamente consapevole che una tale affermazione potrebbe non risultare popolare, per lui è l’ “amara” verità.

Le lamentele dei ristoratori

Sempre di più, i ristoratori si lamentano e, secondo Odifreddi, “hanno ragione da vendere” dal momento che i costi da sostenere sono molto elevati. In particolare: “Il costo delle materie prime vale circa il 40% delle spese di esercizio. Quello per il personale vale quasi il 45%. Con tutto il resto bisogna pagare l’affitto, i servizi, la promozione”, ha spiegato. Ad aggravare la situazione, secondo il presidente, anche il lavoro in nero che per lui è simbolo di una sconfitta già in partenza: “Così distruggiamo in partenza un settore vitale e anche le prospettive turistiche delle città.

I ragazzi non sono mica scemi”. Poi ha concluso: “Oggi non troviamo lavoratori perché tanti giovani hanno mollato la ristorazione per farsi assumere da Amazon e dall’industria. Stipendio sicuro e weekend liberi”.

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