Dopo le accuse di violenza sessuale la Rai annulla il contratto di Sara Giudice

Viale Mazzini ha annullato il contratto della giornalista dopo le accuse di violenza sessuale ai danni di un’altra cronista

Dopo le accuse di violenza sessuale la Rai annulla il contratto di Sara Giudice
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Salta l’approdo in Rai di Sara Giudice. La giornalista con un passato a “Piazzapulita” era stata ingaggiata da viale Mazzini per occuparsi di vari temi nel nuovo programma L’altra Italia di Antonino Monteleone, ma il contratto è stato stracciato dopo le accuse di violenza sessuale ai danni di un’altra cronista, anche lei dipendente del servizio pubblico. Secondo quanto riportato dal Foglio, la decisione è stata presa dai dirigenti. Poi la conferma di Monteleone: “È tutto vero. Mi è stato confermato dal direttore dell’approfondimento Paolo Corsini – le parole dell’ex iena – Il suo contratto non può essere finalizzato. L’editore mi ha comunicato che non ci sono le condizioni.

La Giudice aveva saputo da Monteleone di aver ricevuto la matricola Rai (necessaria per lavorare da giornalista nel servizio pubblico) il 7 agosto, ma la formalizzazione del contratto non è mai arrivata. Il conduttore de “L’altra Italia” ha evidenziato che la denunciante lavorerebbe nella stessa azienda dell’accusata. “Se Giudice va in video, su Rai2, ci massacra la destra, se Giudice non va in video, alla fine, chi ci massacra? Chi avrà il coraggio di riprenderla a lavorare e mandarla in video? Neppure i suoi amici”, il ragionamento di viale Mazzini.

La vicenda risale alla fine del gennaio 2023. Secondo la presunta vittima, la Giudice e il marito Nello Trocchia (firma del Domani) l’avrebbero baciata e palpeggiata senza il suo consenso. Inoltre, la giornalista ha denunciato di aver assunto – sempre contro la sua volontà – la droga dello stupro, senza puntare il dito contro i colleghi. La Giudice ha smentito tutte le accuse, annunciando querele per diffamazione. La Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione perché il fatto non sussiste, ma la controparte si è opposta ed è dunque attesa nell’udienza in programma a dicembre la decisione del giudice per le indagini preliminari.

Per il momento la Giudice non ha rilasciato dichiarazioni sulla vicenda.

L’ultimo suo intervento pubblico riguarda le minacce di morte espresse nei suoi confronti da alcuni utenti Facebook: “Una pallottola in fronte e passa tutto, tr… fottuta”. Un esposto è stato depositato in Procura, la polizia postale è al lavoro per individuare i responsabili.

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