Temi che il tuo telefono ti stia spiando? Ecco un sistema semplice e rapido per comprenderlo

Bastano pochi passaggi per effettuare una prova che può consentirci di comprendere se le nostre conversazioni sono intercettate

Temi che il tuo telefono ti stia spiando?  Ecco un sistema semplice e rapido per comprenderlo
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Al giorno d'oggi, con la diffusione di software-spia, di malware e di cyberattacchi di ogni genere, il dubbio che il telefono possa essere intercettato è venuto un po'a tutti almeno una volta. E questo a maggior ragione quando si vede comparire improvvisamente tra gli annunci pubblicitari in primo piano un'inserzione relativa a un argomento particolare di cui abbiamo parlato recentemente: il sospetto che lo smartphone sia in qualche modo in ascolto diventa ovviamente molto forte.

Alcuni utenti a volte segnalano di aver avvertito dei rumori di fondo inconsueti e sospetti durante una telefonata, altri lamentano di aver notato che se la batteria dello smartphone si scarica più velocemente del solito o di aver ricevuto degli strani SMS contenenti codici alfanumerici: anche questi possono essere dei segnali di intercettazioni.

Esiste un modo per poter verificare se questo timore sia fondato? Si può fare un test molto rapido e semplice per comprendere se il nostro smartphone utilizza il microfono per captare e acquisire informazioni sui nostri gusti e condizionare i contenuti online personalizzando le inserzioni pubblicitarie che riceveremo sullo schermo.

La prima fase è quella di pensare a un tema insolito, che esula dai nostri gusti e dalle indagini effettuate sui motori di ricerca, in modo da non avere il dubbio che siamo stati noi stessi a condizionare un eventuale riscontro. Una volta effettuata la scelta, bisogna parlare di questo argomento a voce alta per alcuni minuti e più volte al giorno, avendo cura di utilizzare sempre delle parole chiave che riconducano facilmente ad esso e tenendo il cellulare nelle immediate vicinanze.

Nel frattempo si deve continuare a utilizzare lo smartphone come sempre, cioè interagendo coi soliti siti e le consuete app, senza modificare le nostre abitudini: l'unica cosa importante da tenere a mente è di non effettuare mai nessuna ricerca relativa all'argomento-spia che abbiamo selezionato per dare inizio il test. Una volta seguiti questi passaggi, possiamo andare a controllare il contenuto degli annunci pubblicitari che compaiono sulle piattaforme social, sui browser o sui portali online frequentati quotidianamente. Se si trovano inserzioni relative al tema scelto per la prova, allora è probabile che il telefono ci stia ascoltando: è possibile, in caso di ulteriori dubbi, ripetere il test selezionando un altro argomento inusuale.

Questa pratica, per quanto appaia illegale, è molto diffusa ed è l'utente stesso ad autorizzarla inconsapevolmente, accettando le condizioni di utilizzo di alcune app installate sui dispositivi elettronici: a volte, tra queste, c'è anche l'attivazione del microfono. Per tutelarsi è possibile, ad esempio, disabilitarlo dalle impostazioni per tutti i programmi per cui non è necessario il suo utilizzo, navigare sul web con browser dotati di protezioni contro il tracciamento e leggere le condizioni d'uso dei programmi prima di installarli sul cellulare.

Qualora il dubbio vada aldilà del semplice uso del microfono è possibile procedere disabilitando temporaneamente la connessione al Web tamite la modalità aereo e, una volta offline, disinstallare tutte le app che non conosciamo o possono risultare sospette: per fare più in fretta si possono anche ripristinare le impostazioni di fabbrica, con l'obiettivo di rimuovere tutte le tracce di programmi malevoli.

In genere i sintomi che possono destare la nostra attenzione sono la presenza di un ronzio o di un fruscio in sottofondo e l'improvvisa ed evidente riduzione della durata della batteria, ovviamente sempre che non si tratti di un dispositivo datato: può accadere, infatti, che sia un software-spia a consumare rapidamente la carica, girando sul telefono

in background senza dare possibilità all'utente di comprenderlo. La soluzione della disinstallazione di app sospette o, nei casi più gravi, del reset completo, risulta in casi del genere la più efficace.

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