A oltre una settimana dall'apertura delle Olimpiadi di Parigi continuano a tenere banco le polemiche relative alla cerimonia di inaugurazione. Gli insulti e le minacce di morte a margine dello show olimpico - in particolare sul presunto passaggio "blasfemo" del banchetto queer, visto da alcuni come una parodia de "L'Ultima Cena" - ha costretto la Procura di Parigi ad aprire un inchiesta per cyber-molestie contro Thomas Jolly. Il direttore artistico dello spettacolo in scena sulla Senna ha infatti denunciato di essere stato "bersaglio di messaggi che criticavano il suo orientamento sessuale e le sue presunte origini israeliane". Altre due indagini giudiziarie sono in corso dopo le istanze presentate anche dalla deejay francese Barbara Butch (l'attivista queer che appare al centro del banchetto) e Nicky Doll, un'altra drag queen che ha partecipato.
Le indagini sono coordinate dal "Pôle national de la lutte contre la haine en ligne (PNLH)", ovvero il Polo nazionale di lotta contro l'odio on-line della procura di Parigi, e sono seguite dall'"Office central de lutte contre les crimes contre l’humanité et les crimes de haine (OCLCH)". Quello che si sta cercando di capire è se esista una sorta di "regia" dietro alla quantità di messaggi offensivi pubblicati contro Jolly e le artiste. Molti degli attacchi di odio erano scritti in inglese, ma al momento non risulta ancora certa l'origine geografica. Il tutto avviene quando lo stesso regista quarantenne sta ultimando la sceneggiatura della cerimonia di conclusione dei Giochi Olimpici, prevista domenica 11 agosto allo Stade de France, in cui sarà presente anche Tom Cruise per la "staffetta" tra Parigi e Los Angeles 2028.
Immediato è stato il commento a caldo di Emmanuel Macron, il quale si è detto "scandalizzato e triste", aggiungendo che i cittadini francesi e tutto il mondo "sono stati molto orgogliosi di questa cerimonia di apertura che ci ha reso fieri". Il presidente della Repubblica francese ha poi lodato "l'audacia" dello spettacolo, riconoscendo che naturalmente le persone possono criticare e avere un'opinione difforme sullo show, ma che le minacce di morte non potranno mai avere dignità in una democrazia e che la cerimonia ha dimostrato che la Francia rispetta la libertà artistica: "Nulla giustifica le minacce a un artista", conclude.
Anche la sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, ha espresso la propria solidarietà a Jolly: "Per la città è stato un orgoglio e un onore poter contare sul suo talento per amplificare la bellezza della nostra città e dire al mondo ciò che siamo". Stessa posizione per il comitato organizzativo dei Giochi Olimpici di Paris 2024.
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