Burioni stronca gli ecovandali contro il quadro di Velázquez: "Questi scemi..."

Gli attivisti che hanno spaccato il vetro del quadro di Velázquez a Londra sono stati definiti "scemi" da Burioni e "deficienti" da Sgarbi

Burioni stronca gli ecovandali contro il quadro di Velázquez: "Questi scemi..."
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Il raid degli eco-vandali inglesi di Just Stop Oil contro la Venere Rokeby, capolavoro seicentesco di Diego Velázquez, ha destato molto clamore. Gli attivisti hanno spaccato il vetro protettivo del quadro, che ha un valore di circa 90 milioni di dollari, a colpi di martello prima di fare il loro proclama. Fortunatamente la tela non è stata colpita o rovinata dall'azione ma, ancora una volta, le azioni dei gruppi di fanatici ambientalisti vanno a colpire opere d'arte e monumenti. Le critiche contro quest'ennesima dimostrazione non sono mancate, compresa quella del noto virologo Roberto Burioni.

"Vedendo questi scemi mi sale la voglia di comprare un Range Rover come quello che aveva mio padre nel 1980 con motore V8 3.5l senza marmitta catalitica", ha dichiarato il medico. L'ideologia ambientalista degli eco-vandali portata all'estremo con azioni di questo tipo porta l'opinione pubblica a non condividere le loro idee, allontanandoli dalla causa ambientalista. Just Stop Oil può definirsi come l'associazione "cugina" di Ultima generazione, molto attiva in Italia con azioni molto simili.

Impossibile dimenticare gli imbrattamenti con il carbone vegetale delle fontane di Roma, che hanno rischiato di rimanere macchiate, o quelli di Palazzo Vecchio a Firenze. Per non parlare, poi, del disastro combinato a Milano, dove gli attivisti hanno vandalizzato in modo indelebile la statua equestre di Vittorio Emanuele II in piazza Duomo. Dopo diversi tentativi di pulizia con i sistemi tradizionali, tutti andati a vuoto, si è resa necessaria un'operazione di restauro completa, che impiegherà una ditta esterna per diversi mesi, con una spesa nell'ordine delle centinaia di migliaia di euro.

Se Burioni li ha definiti "scemi", non di meno ha fatto Vittorio Sgarbi, appellandoli come "due deficienti", che a suo dire "andrebbero bastonati". Il vetro non è andato in frantumi perché progettato proprio per resistere a questo tipo di attacchi per evitare i furti. "Schiavi dei loro pregiudizi, invece di combattere per un mondo migliore lo inquinano con la loro aberrante violenza", è la riflessione di Sgarbi che aggiunge: "Attentare a un'opera d'arte, colpirla, è come attentare e colpire un uomo. Non lo possono capire: colpire la Venere significa colpire il sentimento dell'amore".

Il sottosegretario ha dichiarato che "Il gesto dei loro squallidi corpi senza anima che martellano la

Venere resterà indimenticabile come emblema dell'abisso d'ignoranza di chi è violento contro chi non si può difendere. La nostra coscienza, riconoscente all'umanità di Velázquez, non li può né perdonare né comprendere".

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