"Volevano tagliarmi la testa", daje con le riforme e Giletti: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: il racconto di papa Francesco, la presunta inchiesta sulla chiusura di Non è l'Arena e la nutria

"Volevano tagliarmi la testa", daje con le riforme e Giletti: quindi, oggi...
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- Ad Ostia un professore critica le scelte del suo istituto sulle carriere alias, ovvero la possibilità per gli studenti di adottare un nome di elezione diverso da quello scritto sulla carta di identità. Lo fa in un post di Facebook privato, in cui scrive: “Insomma, tutta quella roba sull'identità di genere, quella merda lì…". Il prof ha sbagliato il luogo, il modo e i termini. Inaccettabili per chi deve educare le giovani generazioni. Però siamo sicuri avesse torto?

- Secondo Sandra Amurri ci sarebbe un'indagine in corso (da parte di chi? Come lo sa?) sulla chiusura di Non è l’Arena di Massimo Giletti. “Il motivo lo spiegherà Urbano Cairo ai magistrati”, ha detto la giornalista a Quarta Repubblica. E io mi domando: siamo seri? Un'azienda privata chiude un programma tv e deve indagare la magistratura? Cairo è padrone di fare ciò che vuole a La7, giusto o sbagliato che sia. Non facciamo scherzi.

- Giorgia Meloni ha incontrato le opposizioni per dare il via al lungo processo per la riforma costituzionale. In sintesi le opzioni sono tre: modello Usa, modello Francia, modello di premierato con elezione diretta del presidente del Consiglio. I partiti sono in modo variopinto favorevoli ora a questa ora all’altra opzione, ma in mezzo ci saranno da valutare mille rivoli di dettagli. Non so se Meloni ce la farà oppure no (Berlusconi e Renzi non ci sono riusciti), ma una cosa è certa: è arrivato il momento di abbattere l’incomprensibile piedistallo su cui alcuni hanno posto questa benedetta Costituzione. Un sistema che ha prodotto 68 governi in 75 anni (o giù di lì) avremmo dovuto modificarlo anni ed anni fa.

- Per Giorgia Soleri andare in ferie, farsi qualche giorno di riposo a Ibiza, sarebbe un “atto politico” contro questa società che condanna tutti all’iperproduttività. Facile dirlo da influencer famosa e da fidanzata di Damiano dei Maneskin. Per tutti gli altri “l’atto politico” è quello di spaccarsi la schiena ogni giorno per riuscire a mettere il pane in tavola e, quando va bene, farsi una settimana di vacanza a Ostia lido. Imbarazzante la distanza tra il mondo dorato di certi vip e la realtà. È sempre stato così, ma almeno una volta certe scemenze le pensavano senza spiattellarle sui social.

- Sky ha ceduto i diritti tv per la trasmissione in chiaro su Rai 1 e TV 8 delle semifinali di Europa League di Juventus e Roma in quanto giudicati "eventi di particolare importanza per la società" dall’Agocm. Mi immagino la gioia degli abbonati Sky cui nessuno ridarà indietro i quattrini sborsati.

- Il Papa la tocca piano e chiarisce una vicenda che mi pare curiosa da ricordare qui. Racconta Bergoglio che il governo argentino lo voleva “eliminare con un’inchiesta”. "Alcuni del governo volevano 'tagliarmi la testa’, e hanno messo in questione proprio tutto il mio modo di agire durante la dittatura", ha affermato Papa Francesco in un incontro con la comunità gesuita di Budapest. Tutto nasceva dalla vicenda dei gesuiti Ferenc Jàlics e Orlando Yorio, che "lavoravano in un quartiere popolare” dove c’era però anche “una cellula di guerriglia”. “I due gesuiti non avevano niente a che fare con loro - ha detto il Papa -: erano pastori, non politici. Ma sono stati fatti prigionieri da innocenti. Non hanno trovato niente per accusarli, ma loro hanno dovuto fare nove mesi di carcere, subendo minacce e torture”. Quando vennero scarcerati, Jàlics andò da Bergoglio che gli consigliò di rifugiarsi negli Usa. “La situazione era davvero troppo confusa e incerta. Poi si è sviluppata la leggenda che sarei stato io a consegnarli perché fossero imprigionati”. "Alcuni del governo volevano 'tagliarmi la testa - ha concluso Bergoglio -, e hanno tirato fuori non tanto questo problema di Jalics, ma hanno messo in questione proprio tutto il mio modo di agire durante la dittatura. Mi hanno chiamato in giudizio". Alla fine della storia "fu accertata la mia innocenza". Intanto però qualcuno provò a "farlo fuori". E non è notizia da poco.

- Pare che in Italia ci sia una procura impegnata a indagare sulla morte violenta di una nutria. Ripeto: fondi pubblici investiti per chiarire le cause del decesso di una nutria. Soldi nostri, soldi dei contribuenti. Poi mi spiegate perché dovremmo volere bene agli invasati animalisti che si sono pure opposti all'archiviazione?

- Un

sondaggio dice che FdI torna a crescere e che il Pd cala. Ma Repubblica, che nei giorni scorsi sparava a destra e a manca i dati sulla rincorsa della Schlein, stavolta guarda caso nasconde molto bene il pezzo.

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