Con i capelli bianchi, ma un viso giovane. Anche oltre i 70 anni.
Ai medici estetici e chirurghi plastici si rivolgono sempre più anziani, donne ma anche uomini.
Negli ultimi 10 anni si sono moltiplicate le richieste di ritocchi per cancellare le rughe e ringiovanire lo sguardo, ma anche per rifare il seno o l'addome da parte degli over 70.
Un enorme aumento che rappresenta uno dei fenomeni di cui si parla in questi giorni al XXXI Congresso nazionale della Società italiana di medicina estetica (Sime), che si svolge in un grande albergo romano.
«L'età media dei nostri pazienti è senza dubbio aumentata - spiega Emanuele Bartoletti, segretario generale della Sime - Mentre qualche anno fa i pazienti del medico estetico avevano soprattutto tra i 30 e i 50 anni, adesso è l'età media quella dei 50». Ma capita spesso di visitare pazienti di 70-75 anni, e la richiesta è sempre la stessa: ringiovanire.
Vogliono cure antiaging con filler, blefaroplastiche e botulino. Anche se non manca, soprattutto tra quelli che arrivano con un fisico e una forma invidiabile, chi chiede addomprovainoplastiche e liposuzioni.
L'iniezione di botulino è uno degli interventi più richiesti: 90 mila solo nel 2009, con una stima di crescita del 30% nel 2010.
I camici bianchi che si dedicano ai segreti della bellezza avvertono che i mini ritocchi per sentirsi più belli non sono esenti da rischi.
nze.
Il consiglio degli esperti, per chi vuole ricorrere alla medicina estetica anche nelle terza età è di prendersi cura della pelle facendo check up, una prevenzione cosmetologica adeguata, e difendendosi dal sole.
«Una volta migliorata la qualità delle pelle - prosegue Bartoletti - allora si può pensare di usare filler riassorbibili e non permanenti, la tossina botulinica, i peeling e i laser. Ma tutto sempre con moderazione».
Ecco perchè bisogna affidarsi a mani inesperte, a professionisti qualificati. A Roma l'Ordine dei medici provinciali da ottobre ha un albo ad hoc gli specialisti estetici, in cui sono iscritti quelli che hanno la preparazione adeguata in questo campo.
Il Sime, aprendo il suo Congresso, propone un decalogo «salva-pazienti».
Ecco le 10 regole da tenere presenti se si vogliono evitare brutte sorprese.
Innanzitutto, informarsi bene da professionisti certificati, senza affidarsi solo a giornali e tv.
Diffidare dei medici che non fanno una visita diagnostica completa prima di effettuare qualsiasi trattamento e che non spiegano bene tutto, complicanze incluse.
Rivolgersi solo a professionisti certificati.
Riflettere sulle possibili metodiche d'intervento, scegliendo sempre la soluzione meno invasiva.
Attenti a chi promette o accontenta troppo, ai maghi e ai chirurghi viaggiatori.
Pretendere sempre il rilascio della documentazione dei trattamenti effettuati, dei farmaci e dei presidi utilizzati.
Non dare il risultato per scontato.
Spiegare bene quello che si desidera e farsi informare su ciò che può e non può fare la medicina estetica.
Cominciare a tenere i comportamenti migliori a livello stile di vita per non far accelerare il passaggio del tempo.
Non puntare a modelli irraggiungibili, come veline e modelle.
Al Congresso si è parlato anche del problema della caduta dei capelli, uno dei più temuti problemi estetici degli uomini, che colpisce però anche le donne.
Si chiama alopecia androgenica femminile ed è per chi ne viene colpito una tragedia, anche se è più facile da curare rispetto al problema dei maschi
Contro questo disturbo in aumento nelle signore sono allo studio nuove terapie, dall'impiego degli ormoni all'uso di plasma ricco di piastrine.
Ma sono importanti anche regole alimentari, con una dieta a base di pesce (omega 3) e frutta (antiossidanti).
Le cure più utilizzate prevedono l'impiego di lozioni a base di minoxidil e idrocortisone.
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