Sidney - Terrore e disperazione in Australia. Un barcone di legno con a bordo un'ottantina di migranti è naufragato, restando per circa un'ora in balìa della tempesta per poi schiantarsi contro gli scogli di Christmas Island, al largo delle coste occidentali australiane. Almeno 50 persone sono morte mentre 33 sono rimaste ferite. I residenti, svegliati dalle urla delle persone che tentavano di salvarsi a nuoto, hanno assistito inorriditi alla tragedia, senza riuscire a salvare coloro che si dibattevano tra le rocce e i detriti dell’imbarcazione. Troppo mosso il mare. "C’erano bambini in acqua: uno molto piccolo in un giubbotto di salvataggio è rimasto a testa in giù per molto tempo, chiaramente morto", ha raccontato un testimone. Un mezzo della Marina australiana e una nave doganale hanno cercato di prestare soccorso, ma i naufraghi erano pericolosamente vicini alla scogliera.
Il racconto dei testimoni "Il motore era fuori uso e la barca faceva avanti e indietro vicino a questi scogli, molto frastagliati e molto pericolosi", ha raccontato un altro testimone. "Quando la barca ha colpito lo scoglio si è sentito un rumore da far star male. Tutte le persone a bordo si sono precipitate verso la terraferma, che è la cosa peggiore da fare, ma non credo che sapessero nuotare. Forse c’erano solo due scialuppe è stato orribile. Gente schiacciata. Corpi, bambini morti, è stato terribile".
Provenienza dei migranti Non è nota la nazionalità dei migranti che si trovavano sull’imbarcazione: ogni anno migliaia di richiedenti asilo dall’Iraq, dall'Iran, Afghanistan e Sri Lanka sfidano la sorte per raggiungere le coste australiane a
bordo di imbarcazioni di fortuna. L’Isola di Natale (Christmas Island), territorio australiano situato ad appena 300 chilometri dalle coste indonesiane, ospita un centro di accoglienza per migranti e richiedenti asilo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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