Auto storiche in Italia: 16 milioni quelle che hanno più di vent'anni

Presto per le auto storiche potrebbero cambiare i metodi di valutazione per il rilascio della certificazione, con la competenza che transiterebbe da club amatoriali a entità ufficiali

Fiat Ritmo prima serie e cinque porte
Fiat Ritmo prima serie e cinque porte
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Quante sono le auto storiche che circolano in Italia, quante quelle che hanno più di venti e quante più di trent'anni? A questi quesiti ha risposto la Motorizzazione che, a fine 2022, conteggiava in 16.146.684 le vetture ventennali - poco più del 28% del parco circolante - e in 148.882 quelle che hanno la certificazione di storiche sul documento di circolazione, quindi over 30.

Dunque, nessuno mette in dubbio il valore, l'interesse storico e collezionistico di tantissimi esemplari, un patrimonio di grande valore nazionale, ma il tutto potrebbe tradursi anche in un danno per l'erario, perché queste macchine godono dell'esenzione del bollo e di riduzioni assicurative.

La questione delle discordia

A rilasciare il Certificato di rilevanza storica e collezionistica sono "semplici amatori di federazioni private senza una formazione né titolo", e questo potrebbe dar vita al rischio di un danno erariale, potendo scegliere chi può non pagare la tassa statale. A richiedere di mettere mano a questa bizzarra anomalia con l'affidamento della questione a dei professionisti, è il presidente della Camera arbitrale internazionale, Rocco Guerriero, alla luce di troppe liti giudiziarie promosse dai vari proprietari di veicoli storici ma anche da alcuni enti contro l'Asi, l'Automotoclub storico italiano, ente riconosciuto dall'articolo 60 del Codice della strada, in occasione della revisione prevista quest'anno.

Il vaglio sulla storicità delle auto

Alla Camera ci sono oltre 1.300 arbitri e periti che dal 2022 hanno formato un'area competente dedicata ad arbitrati per le controversie sui veicoli d'epoca.

La Motorizzazione, a cui viene comunicato il rilascio della Certificazione, insieme con l'Aci, spiega Guerriero, potrebbero verificare la storicità delle vetture e se proprio tutte possono godere di benefici. Da valutare anche il rischio per la sicurezza stradale di questo parco auto così anziano, dato che molte vetture non dispongono neppure dell'airbag. Vedremo come la questione verrà trattata nelle prossime settimane.

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