Dacia Duster 4x4 2024, come va e quanto consuma il mild hybrid da 130 CV

Design più muscoloso e ricercato, cresce la tecnologia e aumenta la qualità percepita. Riconfermato il 4x4, ma sul nuovo 1.2 mild-hybrid a benzina e con cambio manuale

Dacia Duster 4x4 2024, come va e quanto consuma il mild hybrid da 130 CV

Dacia Duster si è rinnovata per il 2024, e non passa di certo inosservata. L’abbiamo provata in anteprima nel mese di aprile, ma abbiamo avuto ora la possibilità di provare più a fondo la motorizzazione 4x4 spinta dal nuovo 1.2 mild-hybrid da 130 CV, che prende il posto della passata versione diesel, ora definitivamente in pensione. È abbinata al solo cambio manuale a sei marce, ma promette di non far rimpiangere l’unità a gasolio, famosa per l’elasticità e la reattività. Il listino parte ora da 19.700 euro, mentre la 4x4 è disponibile da 25.400 euro.

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Design e dimensioni

Non cambiano le dimensioni rispetto al passato, sempre 4,34 m di lunghezza per 1,81 m di larghezza e ben 1,65 m di altezza. Grazie però alle nuove forme della carrozzeria, appare più grande, robusta e massiccia, con linee più tese e spigolose. Il frontale presenta ora la nuova identità visuale del marchio, con il logo rivisto e i nuovi gruppi ottici LED con firma luminosa ad “Y”, per una maggior riconoscibilità. Nella zona inferiore spiccano delle protezioni silver a contrasto, ad evidenziare la natura fuoristradistica del modello. Infatti, nella veste 4x4, l’assetto è studiato ad Hoc (+ 0,8 cm), con una taratura specifica. Cambia anche la carrozzeria, con nuovi paraurti volti ad aumentare gli angoli specifici. L’angolo d’attacco arriva a ben 31 gradi, l’angolo di dosso a 24 gradi (grazie all’altezza dal suolo di 21,7 cm). Notevole anche la capacità di guado fino a 45 cm. In tal senso, Duster 4x4 può trasformarsi da SUV a vero e proprio fuoristrada, con delle capacità da non sottovalutare.

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Rivista anche la parte posteriore, dove viene ripresa la forma ad “Y” dei gruppi ottici, mentre nella zona più bassa si ritrovano le protezioni in plastica riciclata al 20% (Starkle) presenti lungo tutto il profilo inferiore: facili da riparare e intelligenti per approcciare al meglio gli ambienti urbani. Nuova anche la gamma dei cerchi in lega, fino a 18 pollici a seconda degli allestimenti. L’allestimento Extreme beneficia anche di barre portatutto modulari sul tetto, molto utili e pratiche.

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Interni di nuova concezione

Anche l’abitacolo ha subito una profonda revisione, sia dal punto di vista tecnologico che del design. Sebbene siano sempre presenti molti materiali plastici più rigidi, l’abitacolo presenta un design più moderno e attuale, contemporaneo. A seconda degli allestimenti sono disponibili anche gli inserti in simil pelle o in tessuto, oltre a materiali più solidi e robusti. Nuova anche la forma delle bocchette d’aerazione con forma ad “Y”, più ricercate e funzionali. Di fronte al conducente spunta invece la nuova strumentazione, che può essere anche digitale con un display da 3,5 o 7”, dalla facile lettura e molto intuitiva. Così come il sistema multimediale, fino a 10”, che raggiunge ora gli standard del segmento, con la possibilità di beneficiare anche della connettività wireless per dispositivi Android ed Apple, oltre alla navigazione integrata.

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Sembra crescere anche lo spazio per i passeggeri posteriori, al pari del bagagliaio, che riconferma un notevole valore se confrontato alla lunghezza del modello: 546 litri fino ad un massimo di 1.614 litri abbattendo la seconda fila di sedili. Di nuova concezione il sistema YouClip, che offre la possibilità di acquistare accessori extra da agganciare in diversi punto dell’abitacolo, per collegare lampadine led, supporto per smartphone, ganci e molto altro, in ottica praticità. Per le versioni 4x4, è poi disponibile un manettino al centro del tunnel, da cui controllare il settaggio del differenziale per le diverse modalità di guida in offroad: presente anche la modalità LOCK 4WD, per divincolarsi al meglio sui fondi più complessi.

Prova su strada

Su strada si denota subito una miglior tenuta e una maggior qualità percepita, derivata principalmente dall’aggiornata piattaforma CMF di ultima generazione. Duster risulta così più piacevole da guidare sia in città ma anche su strade extraurbane, con un miglior appoggio in curva anche nel caso di questo assetto, specifico per le versioni 4x4. Le sospensioni dalla maggior escursione digeriscono meglio le asperità del manto stradale, rendendo più confortevole e morbida la guida. Di contro, si riscontra un rollio più pronunciato quando si effettuano curve a velocità più sostenuta, ma comunque nei limiti di una SUV/Crossover di questa categoria. Quando però l’asfalto termina, Duster mostra un’innata disinvoltura nell’affrontare strade bianche, leggermente sconnesse e terreni irregolari. Asseconda ogni avvallamento senza alcun problema, gestendo anche al meglio la trazione su ogni ruota.

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L’1.2 3 cilindri turbo mild-hybrid è pronto e reattivo, con la prima marcia più corta rispetto alla versione a due ruote motrici. Non sarà però possibile partire direttamente in seconda marcia come avveniva in passato con il modello mosso dal propulsore diesel. Le marce più corte non premiano particolarmente in città, ma dopo qualche chilometro si prende dimestichezza con il cambio, abbastanza fluido e semplice da utilizzare anche nel traffico. Grazie alla sesta marcia di riposo, si potrà viaggiare a velocità sostenute senza dover necessariamente alzare troppo i giri del motore. Con i 131 CV e 230 Nm di coppia è sempre reattivo e visto anche il peso ridotto del veicolo (1.465 kg in ordine di marcia) non appare mai goffa in curva o negli sprint da ferma. Le prestazioni non sono il suo punto forte, con 11 secondi richiesti per toccare i 100 km/h da ferma e 170 km/h di velocità massima. Migliora anche l’insonorizzazione dall’esterno rispetto all’edizione precedente, a beneficio dei passeggeri soprattutto in viaggio. Potrebbe però risultare più corposo e solido lo sterzo: piacevole da impugnare, in alcuni contesti appare fin troppo leggero e poco diretto.

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Consumi e prezzi

Data la presenza delle quattro ruote motrici e della taratura più corta per le marce, non è una campionessa di consumi, soprattutto in città. La media registrata è di circa 13,5 km al litro negli ambienti urbani, 16 km al litro su strade extraurbane e circa 14,5 km al litro in autostrada. Per chi però è particolarmente interessato all’aspetto dei consumi, le altre versioni di Duster potranno ottenere di certo risultati migliori, includendo la motorizzazione ibrida full, turbo GPL o l’ibrido mild a trazione anteriore.

Il listino della versione 2WD in allestimento Essential parte da una base di 19.700 euro. Le varianti a trazione integrale sono invece disponibili da 25.400 euro in allestimento Expression, salendo poi a 26.

900 euro per l’allestimento Extreme, il più accessoriato nonché quello da noi testato in questa sede. Completo di tutto, racchiude gli accessori più desiderabili su questa categoria, come telecamere a 360 gradi, barre sul tetto modulari, sensori di parcheggio, pacchetto ADAS quasi completo, fari LED e molto altro.

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