Dacia Duster e GPL possono rappresentare il binomio perfetto per il nostro mercato (e non solo). Una coppiata vincente, fin dal debutto di questa motorizzazione nella gamma del fortunato SUV straniero. Si rinnova con l’ultima generazione, che abbiamo ampiamente recensito, sia in veste mild-hybrid 4x4 sia con la nuova meccanica full-hybrid – e a cui vi rimandiamo per i dettagli relativi alle specifiche di prodotto. Sempre bassi e contenuti i listini, a partire da 19.900 euro in allestimento Essential.
SUV a GPL, una delle poche
Duster continua la sua “galoppata” nel mercato anche grazie ad una strategia di prodotto molto interessante. Spesso si crede che gran parte del successo dei modelli a marchio Dacia dipendano dal basso prezzo di listino, ma la realtà è che le vetture risultano ben collocate sul mercato, con un mix quasi unico tra carrozzerie, alimentazioni e, ovviamente, anche prezzo. Poche, se non nessuna, le alternative. Duster ha il vantaggio di essere quasi un’unicità nel suo segmento potendo vantare un rapporto qualità-prezzo praticamente imbattibile, oltre a delle dimensioni perfettamente a fuoco per il mercato europeo. Non troppo grande ma neanche troppo compatta, 4,35 m di lunghezza che ben si sposano con gli spazi urbani, senza compromettere il margine a bordo per i passeggeri. Si può viaggiare comodamente in cinque, con relativi bagagli, grazie anche ad un generoso bagagliaio da ben 513 litri, fino ad un massimo di 1.700 litri, abbattendo la seconda fila di sedili. Guardando quindi ai listini, risulta praticamente introvabile un’altra come lei, dalle forme moderne da SUV, spaziosa e tecnologica a bordo, alimentata anche a GPL e con un prezzo di partenza inferiore ai 20 mila euro. Vanta la solidità e l’affidabilità della meccanica del Gruppo Renault, contrariamente ad altre (poche) offerte del segmento, che provengono da brand di nuova concezione o di derivazione orientale, ancor poco diffusi sul territorio.
Come va su strada
La guida risulta decisamente migliorata rispetto alla generazione precedente. Tutto passa attraverso la rinnovata piattaforma CMF che propone ottime qualità dinamiche, un peso contenuto e la predisposizione per una tecnologia di bordo di ottimo livello. Non mancano infatti sistemi ADAS aggiuntivi rispetto al modello uscente, che sfiorano quasi il secondo livello di assistenza, ovvero quello legalmente concesso su strada. È quindi più sicura e anche confortevole, grazie ad un più ampio utilizzo di materiale fono assorbente, che riduce le vibrazioni e i rumori provenienti dall’esterno. L’abitacolo è più silenzioso e ovattato, senza però raggiungere i livelli di qualità dei SUV del segmento più blasonati. Si percepisce qualche criticità solo oltre i 120 km/h, dove il fruscio dell’aria si rende presente in prossimità dei finestrini.
Rivisto anche l’assetto, ora più confortevole ma, al tempo stesso, robusto e sostenuto in curva. Infatti l’auto presenta un rollio più contenuto, restituendo una miglior percezione di qualità al volante. Duster si corica meno ed è più precisa in curva, risultando anche più sicura e stabile alle velocità più sostenute. Rimane però un po’ leggero e “artificioso” il feeling sul volante. Con un’estetica così robusta e carismatica, ci saremmo aspettati un miglioramento anche da questo punto di vista: si denota una differenza di servoassistenza tra la versione a GPL e quella ibrida, che invece restituisce una sensazione più solida attraverso il comando dello sterzo.
Consumi e autonomia a GPL
Ma il punto forte del modello è indubbiamente il basso costo di gestione e la libertà di movimento assicurata da un’incredibile autonomia, tra GPL e benzina. L’unità che spinge questa motorizzazione è l’1.0 3 cilindri turbo da 100 CV e 170 Nm di coppia massima. Sulla carta un’unità modesta per l’auto, che però ben si abbina ai soli 1.351 kg di peso in ordine di marcia. Duster è infatti un’auto geneticamente leggera e agile da condurre, e per tale ragione il propulsore risulta ben proporzionato. Solo alle volte si sente l’esigenza di qualche CV in più di potenza, ma in casi estremamente rari. La spinta del turbo è corposa e continua, sebbene si denoti un piccolo vuoto di potenza nella parte bassa del contagiri, più che concesso su questa tipologia di unità a tre cilindri. Un peccato che sia però disponibile con il solo cambio manuale a sei marce che, in certi frangenti, non risulta essere la meccanica più fluida e agile da utilizzare, soprattutto nel traffico.
Grazie però al doppio serbatoio, 50 litri per la benzina e 50 litri di GPL, è facile capire quale sia la grande potenzialità di questo modello. Si sacrifica lo spazio sotto al pianale (dove solitamente si trova la ruota di scorta) a favore di un’autonomia potenziale superiore ai 1.200 km. I consumi sono nella media, con valori compresi tra 14 e 16 km al litro a seconda dei contesti e del percorso. Vista la natura della meccanica, in città soffre maggiormente i frequenti cambi di marcia, avvicinandosi ai 13 km al litro, mentre su strade extraurbane e provinciali può anche superare i 17 km al litro. Sfruttando quindi il solo GPL, si possono macinare tra i 470 e i 900 km, a seconda dello stile di guida e del tipo di percorso. Con un prezzo alla pompa medio di 0,69 €/l per il GPL, un pieno costa circa 35 euro. Per tale ragione, risulta ancora un’auto perfettamente centrata per il nostro mercato e, di conseguenza, molto desiderata.
Ci puoi anche dormire dentro
Il tema della personalizzazione, del viaggio e del concetto di “vivere l’auto” è da sempre molto a cuore a Dacia, e infatti anche su nuova Duster è presente un folto listino di accessori ufficiali che permettono agli acquirenti di modificare a piacimento le peculiarità del modello. L’auto da noi provata, oltre agli utilissimi supporti YouClip – che permettono di agganciare in diverse parti dell’abitacolo alcuni porta oggetti, luci led e altri gadget utili – era anche dotata del Pack Sleep. Per 1.700 euro circa, è possibile installare nel bagagliaio un supporto in legno, capace di ricreare una superfice piatta su cui adagiare i materassini forniti. In questo modo, si ricrea una sorta di letto ad una piazza e mezzo (130 x 190 cm), molto utile per chi ama vivere nella natura e fare campeggio.
Si può richiudere nel bagagliaio, senza compromettere i cinque posti dell’abitacolo: alla vista sembra un box nel bagagliaio, che comunque lascia ulteriori 220 litri da sfruttare per caricare altri oggetti. Sotto ad esso c’è dello spazio utile, come se fosse una botola e aprendolo parzialmente ricrea una superfice d’appoggio, come un vero tavolino. Certo si tratta di una soluzione a cui adattarsi, meno confortevole rispetto ad un camper ma comunque molto suggestiva se abbinata, ad esempio, alla tenda da camping ufficiale Dacia: si collega alla carrozzeria e crea una continuità con il materasso, sfruttando l’apertura del portellone posteriore.
Prezzi e listini
Nuova Dacia Duster ECO-G, è disponibile a partire da 19.900 euro in allestimento Essential, particolarmente scarno ma perfetto per chi non avesse particolari pretese. Per un allestimento più completo, Journey o Extreme (della nostra prova), si sale a 23.100 euro. In alternativa, come intermedio è presente la versione Expression, da 21.600 euro.
Cifre che la rendono ancora oggi una gemma del segmento, assicurando tecnologia e spazio a buon mercato. La qualità però cresce e quindi, oggi più che mai, risulta ancor più interessante rispetto a quanto fatto in passato dal brand.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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