Dacia Duster Hybrid 2024: la tecnologia full hybrid riduce i consumi ed eleva il piacere di guida e le prestazioni

Nuova Dacia Duster sale di livello e grazie all’introduzione del motore ibrido full con cambio automatico è in grado di migliorare il piacere di guida e abbassare notevolmente i consumi

Dacia Duster Hybrid 2024: la tecnologia full hybrid riduce i consumi ed eleva il piacere di guida e le prestazioni

Nuovo Dacia Duster Hybrid è stato uno dei modelli più attesi di questo 2024, unendo due caratteristiche ampiamente ricercate sul nostro mercato. Duster, ovvero uno dei SUV di maggior successo in Italia - con oltre 320 mila esemplari venduti in oltre 14 anni di carriera – e la motorizzazione full-hybrid del Gruppo Renault, la cui tecnologia deriva anche dal mondo delle competizioni e del motorsport. Una combinazione che, già sulla carta, sembra promettere un futuro roseo a questo allestimento e a tutta la terza generazione del fortunato modello. Abbiamo provato il nuovo ibrido full da 140 CV in allestimento Extreme, il più accessoriato, per scoprire a fondo le peculiarità di questa motorizzazione e gli highlights del modello.

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Come cambia fuori

Si apprezza subito il nuovo design, figlio di una profonda rivisitazione a 360 gradi del brand, deciso ad accrescere l’immagine con alcuni elementi destinati a diventare i "pilastri", come il motivo ad “Y” e le forme spigolose, riprese appunto anche nel nuovo logo “DC” (simboleggia l’anello di una catena). Seppur non cambi la lunghezza (sempre 4,34 m), si allarga di circa 1 cm (1,81 m) e si abbassa di 3 cm (1,65 m). Riviste anche le proporzioni, con una linea di cintura alta e superfici vetrate più sottili. In tale ottica, Duster appare così più muscoloso, robusto e dal design decisamente più carismatico. Strizza sempre l’occhio al mondo del fuoristrada (per il quale esiste anche la versione 4x4 con motore 1.2 turbo mild-hybrid), con forte personalità e un piacevole impatto visivo.

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I nuovi gruppi ottici a Led con firma ad “Y” rendono più moderno e tecnologico il frontale, uniti idealmente ad una modanatura che ne riprende la forma e attraversa la griglia, inglobandosi al nuovo logo. Nella vista posteriore, si riprendono i fari ad “Y”, e si apprezza la generosa presenza di protezioni in plastica nelle zone inferiori: molto utile per proteggere la carrozzeria ed evitare spiacevoli graffi. Nuova anche la gamma dei cerchi in lega, fino a 18” e con duplice tonalità.

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Curiosità

Oltre ad attrarre numerosi sguardi incuriositi, su strada siamo stati fermati diverse volte in meno di due settimane di test, sia da proprietari del modello precedente ma anche da clienti di altri brand, interessati alla novità. A colpire è, indubbiamente, il design degli esterni che cattura lo sguardo grazie a forme futuristiche ed essenziali al tempo stesso, sorprendendo i più quando gli si spiega trattarsi del nuovo modello di casa Dacia. Molti credevano appartenesse ad un nuovo brand emergente nel mondo dell’off-road, tant’è che alcuni ipotizzavano potesse competere contro “miti” del fuoristrada come Defender.

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L’abitacolo è più completo e meglio rifinito

Lo stesso modus operandi è stato seguito anche per l’abitacolo, nel quale Duster si riconferma essere portavoce della razionalità e della concretezza. Vengono ripresi i materiali plastici duri, sebbene presentino finiture migliori e più solide rispetto al modello uscente. Nuovi però i sedili e i poggiabraccio sul pannello portiera, che sulle versioni più accessoriate introducono un nuovo materiale, una simil pelle che ricorda anche un tessuto in microfibra: è idrorepellente e restituisce un buon feedback al tocco, oltre ad essere migliorata anche l’ergonomia della seduta. Non manca il nuovo volante esagonale in simil-pelle attraverso il quale si può controllare la nuova strumentazione, da 7” di diagonale di serie dall’allestimento Expression, molto semplice e intuitiva. Al centro svetta il sistema d’infotainment di nuova generazione, di serie con display fino a 10,1” e dal buon feedback al tocco: dispone anche di Apple CarPlay e Android Auto wireless e migliora sensibilmente l’esperienza di utilizzo. È rapido nelle transizioni ed include i principali sistemi ad oggi richiesti. Discreta la qualità della retrocamera o delle telecamere perimetrali, seppur potrebbe essere ulteriormente migliorata.

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A seconda degli allestimenti, cresce però di molto l’equipaggiamento, che può vantare anche l’accesso keyless con apertura di prossimità, fari LED, retrocamera, telecamere a 360 gradi e sensori perimetrali. Si continua con la ricarica ad induzione dello smartphone, senza dimenticare quattro prese USB-C retroilluminate, sensore crepuscolare, poggiabraccio centrale e sensore pioggia. Completamente inediti alcuni accessori, come il freno di stazionamento elettronico (di serie per Journey e a richiesta per Extreme) oppure gli specchi esterni ripiegabili elettronicamente. Cresce anche lo spazio per i passeggeri anteriori e posteriori (+ 3 cm per le gambe) grazie alla nuova piattaforma CMF-B, oltre ad un bagagliaio più capiente (da 517 litri) e dalla bocca d’accesso più ampia. Prima assoluta per Dacia gli accessori YouClip, ovvero un set di supporti e “gadget” che possono essere agganciati nel bagagliaio, in mezzo alle sedute posteriori o nella zona anteriore.

Con l’ibrido cresce il piacere di guida

La più grande novità di questo modello è, però, l’intero comparto meccanico. Partendo proprio dalla piattaforma (CMF-B), che assicura migliori livelli di comfort in tutte le condizioni, al pari dell’insonorizzazione, migliorata rispetto al modello uscente. A beneficio della dinamica di guida, sono state irrigidite le barre antirollio del 21%, insieme ad un assetto riprogettato per sposarsi al meglio con il sistema ibrido. Questo, non è altro che una riconferma di una meccanica ampiamente apprezzata anche su altri prodotti del Gruppo Renault. Adattato da Dacia prima su Jogger e ora su Duster, assicura prestazioni brillanti grazie ai 140 CV di cui dispone e all’immediato scatto fornito dal motore elettrico principale da 49 CV. C’è anche un secondo motore elettrico più piccolo, che supporta le transizioni del cambio Multimode e si occupa di sincronizzare i giri del motore con l’avanzamento della vettura. Infatti, forte dell’esperienza maturata nel Motorsport, il Gruppo Renault ha sviluppato una trasmissione priva di frizioni, capace di assicurare maggior solidità e maggior efficienza, grazie a 16 possibili combinazioni derivate dai diversi innesti presenti.

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Una soluzione complessa sulla carta, ma estremamente semplice e pratica su strada. Il tutto è gestito autonomamente dalla meccanica, lasciando al conducente il solo pensiero di guidare e fare rifornimento di benzina in maniera tradizionale. Infatti, pur trattandosi di un propulsore elettrificato, non c’è bisogno di ricarica da presa di corrente, potendo recuperare energia tramite le fasi di frenata o tramite il funzionamento del motore 1.6 a benzina. L’esperienza di guida è però molto vicina a quella di un veicolo EV, grazie allo spunto brillante tipico dei motori elettrici e al silenzio che regna in abitacolo nelle fasi in cui l’unità a benzina si disattiva. E avviene molto spesso, soprattutto in città, laddove il motore a zero emissioni si occupa per buona parte del tempo di fornire trazione a Duster Hybrid.

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Consumi e percorrenze

E questo ci porta al capitolo consumi, nel quale si è riusciti a raggiungere risultati anche migliori rispetto a quelli che ci saremmo aspettati. Pur trattandosi di un SUV di medie dimensioni, i valori riscontrati son più bassi di quelli solitamente presenti su molte citycar. La media complessiva dopo il nostro utilizzo è di 4,5 l/100 km, ovvero 22,5 km al litro, in un percorso prevalentemente urbano. Spostandosi fuori dalle città, il consumo medio si stabilizza tra 14 e 16 km al litro in autostrada, e tra 17 e 19 km al litro su strade statali. Con una guida pacata e modalità Eco, si potrebbero raggiungere valori ancor migliori. E poi l’autonomia complessiva, un aspetto fondamentale per un’auto tipicamente da viaggio: con un serbatoio da ben 50 litri e i consumi riscontrati, non è un miraggio poter superare anche i 900 km in città e 750 km in viaggio con un solo pieno.

Prezzi e allestimenti

Il listino di Dacia Duster Hybrid parte da 26.400 euro in allestimento Expression, già ampiamente accessoriato. Include infatti strumentazione digitale da 7”, infotainment da 10” con replicazione smartphone, retrocamera con sensori di parcheggio, cerchi da 17”, specchietti ripiegabili elettricamente, clima manuale, fari Eco-Led, suite di sistemi ADAS e molto altro. Si sale poi a 27.900 euro per gli allestimenti Extreme (delle immagini) e Journey, al vertice della gamma, che includono molti altri accessori per un equipaggiamento praticamente full-optional.

Nonostante però il listino sia cresciuto rispetto alla generazione precedente, Duster continua a conservare saldamente il concetto di “Best Value For Money” del brand, risultando anche il SUV ibrido dal miglior rapporto qualità/prezzo, soprattutto in relazione alle dimensioni e all’equipaggiamento presente.

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