Si parla tanto di transizione energetica e di auto elettriche, ma siamo sicuri che stiamo procedendo sulla giusta strada? Le auto elettriche sono al centro del dibattito mediatico. Lo switch da endotermico a elettrico sta creando accese fazioni tra chi è pro EV e chi invece mantiene salde le sue idee, difendendo a spada tratta i motori endotermici. In occasione della quarta edizione degli Electric Days, si affrontano temi interessanti inerenti lo sviluppo della mobilità sostenibile e a basse emissioni.
Il ruolo della comunicazione è fondamentale. Occorre sfatare le fake news, ma anche il negazionismo. Il segreto è trasformare il messaggio, la transizione ecologica non solo è necessaria ma desiderabile. Occorre innescare una esplosione positiva, l’edizione 2024 degli Electric Days vuole sfatare tanti luoghi comuni.
“Siamo vittime di una insoddisfazione generale, tutto quello che limita la libertà di movimento nella cultura del consumo è visto come una limitazione”.
Trasformare un vincolo, un obbligo, in un dovere sociale. L’auto elettrica ci libera da tutta una serie di vincoli.
“Un atto dovuto e urgente”, questo è solo uno dei sentiment che sono stati raccolti sulla rete dall’Unione Nazionale Consumatori.
Alessandro Lago, Direttore Responsabile Motor1.com e Insideevs: “Negli ultimi sei mesi, ci siamo chiesti se fosse stato giusto chiamarlo Electric Days. Abbiamo riflettuto su cosa stesse succedendo. Siamo addetti ai lavori, proviamo le auto elettriche, il neologismo poteva essere interessante per descrivere quello che sta succedendo. Perciò abbiamo deciso di parlare di contro transizione.
Proviamo auto elettriche da mesi, i commenti sono vari, tendenzialmente sono sempre aspri e critici. Si potrebbe scrivere un libro su ciò che sta accadendo. Molti sono anche offese personali. Un clima che ci ha ispirato sotto diversi punti di vista, un’insofferenza diffusa contro di noi. Da analizzare anche i “meme” pubblicati sui social e che sono un segnale importante. Dalla faccia di Greta al regalo di Natale, fino ad arrivare a un’auto elettrica che va a fuoco. Ce n’è per tutti gusti.
Purtroppo quando c’è malumore tra il popolo, questa difficoltà ricade sulla classe politica. Un cambiamento difficile da gestire e che va affrontato”.
Massimiliano Dona, Presidente Unione Nazionale Consumatori: “Ogni volta che vengo invitato a un dibattito, coinvolgo i miei utenti: sono circa un milione. Ho chiesto ai miei utenti, cosa ne pensano. Lo faccio in maniera molto semplice e diretta, non ci sono campioni verificabili, chiedo semplicemente di dialogare. Utilizzo gli strumenti di Instagram, dai brevissimi sondaggi (circa quattro) a un box domande molto divertente. La prima domanda che ho fatto è "Come sarà la tua auto?”, quattro opzioni, la prima, la più gettonata è “Ancora non ho capito”, seguono ibrida e termica. Molto più divertente è il box domande: “Cosa ne pensi della transizione ecologica”? Non c’è nulla di demoscopico, solo domande dirette”.
I social network sono protagonisti della "Contro Transizione", gli algoritmi, in un certo qual modo, influenzano i nostri comportamenti.
Chi ha paura dell’auto elettrica?
Yaris Brugnoni, Co-Founder Not Just Analytics (il tool più utilizzato in Italia per analizzare i profili): “Il mio intervento sarà molto breve, cercherò di darvi una panoramica su “chi decide e come agisce l’algoritmo”. Chi decide? Molto semplice, gli algoritmi, ovvero tutti quei codici che ridefiniscono i contenuti che verranno. La loro missione è far passare più tempo sulla piattaforma. Questo si traduce in “soldi”. Una volta compreso questo, diventa più chiaro capire quali contenuti vengono spinti. Gli algoritmi hanno delle logiche per comprendere cosa noi vogliamo. Chi lo manovra in realtà siamo noi, con le nostre interazioni e con i segnali che mandiamo ai trigger. L’algoritmo funziona sulla base di ciò che noi vogliamo. Cosa vogliamo? Tendenzialmente cerchiamo delle conferme. I social network vanno ad amplificare quello che è sempre successo anche offline. Funziona molto meglio un click day che un titolo professionale. Le piattaforme vogliono semplificare, con il contro che diventa impossibile argomentare. Gli algoritmi premiano la velocità. Instagram e TikTok sono le due piattaforme che generano e influenzano i trend. Tutto questo comporta l’ottenimento di contenuti che puntano al breve termine piuttosto che al medio e lungo termine”.
Perché le fake news funzionano sul nostro cervello?
Bruno Mazzara, Professore Ordinario di Psicologia sociale alla Sapienza Università di Roma: ”Ciò che accade, tutto quello che è successo storicamente da quando si è avviata la difficile transizione verso la decarbonizzazione, ha creato un negazionismo interno. Sostanzialmente abbiamo in mente dei rapporti stabili, abbiamo problemi a cambiare le nostre abitudini, perché considero più comodo fare come sempre ho fatto. Un altro aspetto da valutare è quello culturale. Dobbiamo fare i conti con la cultura del consumo, dove alcuni aspetti sono influenzati dalle nostre abitudini. Abbiamo costruito le nostre città e le nostre fabbriche dove c’era energia. A un certo punto il problema dell’energia è sparito, non abbiamo più avuto problemi perché è arrivato il petrolio. L’automobile per noi è un oggetto sacro, che fondandosi sull’idea della disponibilità infinita di energia, è entrata nella nostra vita. Oggi ci stanno chiedendo di cambiare vita, per questo l’auto elettrica è diventata un mostro. Anche le teorie complottiste influenzano il nostro comportamento, così come la resistenze al cambiamento. Un altro tema importante è la dissonanza cognitiva, il cambiare stile di vita può provocare una contro tendenza”.
Gli Electric Days 2024 si svolgeranno dal 7 al
9 giugno 2024 all’Eur (Roma). È il più grande evento italiano dedicato alla mobilità del futuro. Una tre giorni che consentirà di provare le diverse alimentazioni (elettric, mild-hybrid, plug-in hybrid e full hybrid) presenti sulle vetture più moderne in commercio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.