Jaguar E-Pace è il modello più piccolo e pratico della casa inglese, lanciato sul mercato a partire dal 2017. Pensato principalmente per la clientela europea, coniuga delle dimensioni compatte e pensate per la città, con tutta l’eleganza e la qualità tipica del marchio di Coventry. Abbiamo provato la potente versione ibrida plug-in P300e, che unisce un motore 3 cilindri a benzina da 200 CV ad un motore elettrico da 109 CV, per una potenza complessiva di ben 309 CV e 540 Nm di coppia. Le prestazioni non mancano, così come il livello delle finiture e dei materiali. Attenzione però ai consumi a batteria scarica, poiché il piccolo 3 cilindri deve spostare una massa di ben 2.100 kg. I listini partono da 52.500 euro.
Design e dimensioni
Si tratta del restyling di metà carriera del “piccolo giaguaro” inglese, che guadagna ora nuovi paraurti ristilizzati e nuovi gruppi ottici Pixel LED dal look più moderno. Non perde però alcuni tratti identificativi come la grande griglia a nido d’ape con profili neri lucidi, la cui forma riprende quella tipica di Jaguar. Nuova anche la gamma dei cerchi in lega, che possono spingersi fino a ben 20”, dedicati però alla versione R-Dynamic HSE oppure a richiesta sugli altri allestimenti. La vista posteriore rimane molto elegante, con i nuovi gruppi ottici a led a sviluppo orizzontale, mentre spariscono i terminali di scarico cromati dalla parte bassa del paraurti; al loro posto due profili cromati che ne simulano la presenza. La vista laterale fa invece ben comprendere come Jaguar abbia cercato di massimizzare lo spazio a bordo, alzando il padiglione del tetto, a beneficio dei passeggeri. Infatti, date le dimensioni relativamente compatte – 4,41 m di lunghezza e 1,90 m di larghezza – risulta davvero spaziosa all’interno.
Interni e tecnologia
L’abitacolo ha subito un significativo intervento rispetto al modello uscente, all’insegna della qualità percepita e della tecnologia. I materiali sono tutti di primo livello, con plastiche morbide che si alternano a tessuti o pelle, ovunque arrivino le mani. La plancia appare sempre inclinata in avanti, donando tridimensionalità all’abitacolo, nel quale svetta il nuovissimo volante in pelle, dalle razze sottili e con i nuovi tasti multifunzione. Attraverso questo si può apprezzare la strumentazione digitale che racchiude tutte le principali informazioni da consultare durante la marcia, come il funzionamento del sistema ibrido, la navigazione e molto altro. Non è delle più intuitive e c’è bisogno di un periodo di apprendimento. Al centro della plancia svetta invece il nuovo sistema multimediale Pivi Pro da 11,4”: uno dei migliori sistemi attualmente in commercio per auto di questa categoria.
È dotato di connettività massima con tutti i dispositivi (anche in modalità wireless), oltre ad un’elevatissima risoluzione e di un ottimo feedback al tocco, al pari dei migliori tablet sul mercato. Non manca l’assistente vocale e la personalizzazione della schermata, che offre infinite possibilità posizionandosi così al vertice nel mondo dei suv premium. Tanti gli accessori equipaggiabili, come i sensori perimetrali o le telecamere a 360 gradi che, tra l’altro, godono di un’altissima qualità grafica. Scenografici i comandi del clima, fortunatamente “staccati” rispetto al display principale, con rotori fisici e con un piccolo schermo all’interno. Sotto ancora la ricarica ad induzione del telefono e la cloche della leva del cambio automatico, dall’ottima finitura. Da lode la comodità delle sedute in pelle Windsor o DuoLeather: sono regolabili elettricamente e possono essere richiesti con funzione riscaldamento o raffrescamento. Vi è anche un sistema che può purificare l’aria dell’abitacolo attraverso appositi filtri oltre ad altri accessori a richiesta come l’impianto Meridian Surround Sound System (dall’ottima qualità) oppure lo specchietto retrovisore con telecamera posteriore. Buono anche lo spazio per i passeggeri posteriori, con tanto di bocchette dell’aria e prese USB dedicate. Da lode il bagagliaio, la cui capacità minima parte da ben 601 litri, fino ad un massimo di oltre 1.386 litri abbattendo la seconda fila di sedili.
Prova su strada
Su strada Jaguar E-Pace non delude le aspettative, palesando un’indole marcatamente confortevole e turistica. Nonostante l’assetto solido, lo sterzo corposo e la potenza più che generosa, non invoglia a correre su strada. La spinta non manca, come testimoniano i 6,5 secondi necessari per toccare i 100 km/h da fermi. Tuttavia, abbiamo maggiormente apprezzato i frangenti di guida in cui il motore elettrico faceva da padrone. In questo caso, la batteria da 15 kWh del sistema ibrido è in grado di assicurare un’autonomia di circa 45/50 km a seconda dello stile di guida. Sebbene i soli 109 CV del motore elettrico, l’unità è in grado di spostare agevolmente i 2.150 kg in ordine di marcia del modello (contro i circa 1.850 kg di un esemplare con 2.0 diesel). La situazione cambia quando la batteria giunge al termine. Infatti, pur trasformandosi in una sorta di sistema ibrido full – alternando motore elettrico e benzina a seconda delle richieste del conducente – si percepisce una certa “fatica” da parte del piccolo ma energico 3 cilindri turbo benzina da 200 CV.
La spinta è buona, tuttavia il peso da gestire è notevole e non sempre l’unità elettrica è in grado di aiutare con un guizzo extra in fase di ripartenza. Inoltre, la vibrazione del 3 cilindri quasi “stona” – soprattutto fase di accelerazione - con il comfort elevato dell’abitacolo, non in pieno stile premium. Anche le sospensioni lavorano decisamente bene per gestire qualsiasi vibrazione, mostrando un rollio contenuto, in linea con l’indole della vettura. Dovendo fare un quadro generale, la taratura dell’assetto si sbilancia sicuramente verso una tipologia di guida più rilassata, con qualche accenno di rollio in più compensato però da un buon comfort su asfalti sconnessi o irregolari. La massa si percepisce però maggiormente nei frequenti stop&go, dove le oltre 2 tonnellate in gioco non sempre vengono compensati dall’unità elettrica. La trazione integrale è di serie e consente di avere grande tenuta di strada e motricità in uscita dalle curve più strette e con fondo scivoloso. Il collocamento del motore elettrico sull'assale posteriore aiuta anche a donare una dinamica di guida più vivace.
Ricarica consumi e autonomia
Jaguar cala l’asso da questo punto di vista, mettendo a disposizione una ricarica anche in corrente continua fino a 50 kW, una rarità per questo segmento – in aggiunta alla più classica ricarica in corrente alternata da 11 kW. Si traduce in un tempo minimo di ricarica di soli 30 minuti. I consumi registrati a batteria scarica mostrano una tendenza piuttosto comune tra SUV di medie dimensioni con questi sistemi ibridi ricaricabili, che soffrono l’assenza di ricariche frequenti: in città, a batteria scarica, difficilmente è in grado di fare meglio di 11 km/l, mentre su strade extraurbane può migliorare fino a 15 km/l. In autostrada, a circa 130 km/h di velocità costante, le percorrenze sono di circa 12,5 km/l a seconda dello stile di guida. Si può inoltre gestire il funzionamento del sistema ibrido dal display di bordo, selezionando anche la modalità “Save” che consente di riservare un dato livello di carica per un utilizzo futuro.
Prezzi e considerazioni finali
Il listino di nuova Jaguar E-Pace parte da una base di 52.500 euro per lo stesso 1.5 3 cilindri a benzina ma declinato a 160 CV con cambio automatico e allestimento R-Dynamic S, già adeguatamente accessoriato. L’ibrida plug-in è disponibile da 64.000 euro in allestimento R-Dynamic S.
Dal momento della nostra prova, Jaguar ha però introdotto una nuova motorizzazione PHEV, simile nello schema rispetto a quella da noi provata, ma la cui potenza complessiva è stata ridotta da 309 a 269 CV, promettendo maggior efficienza e minori consumi. LA versione R-Dynamic SE da noi provata è disponibile da 67.600 euro. Al vertice della gamma l’allestimento R-Dynamic HSE, con un prezzo da 70.700 euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.