Jeep Avenger, il B-SUV a benzina perfetto per la città e non solo

Accanto alle versioni e-Hybrid e 100% elettrica, la Avenger a benzina si riconferma una soluzione pratica e razionale per tutti i tipi di impieghi, con una forte attenzione per gli ambienti urbani

Jeep Avenger, il B-SUV a benzina perfetto per la città e non solo

Jeep Avenger è l’ultima proposta a tutto tondo del costruttore americano. Lanciata sul mercato da poco più di un anno e mezzo, ha fin da subito riscosso un grande successo, conquistando anche l’ambito premio di Car Of The Year 2023 e superando le 100 mila unità consegnate in Europa. Nel corso della prima metà del 2024, è stata inoltre la SUV più venduta in Italia, detenendo da sola il 4,4% del segmento. Quota che sale ulteriormente se si considerano solo i B-Suv elettrici: uno su tre è Avenger.

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Cuore Jeep ma design tutto italiano, grazie alla sapiente mano di Daniele Calonaci, capo designer Jeep per la regione Enlarged Europe. Offre una gamma completa, includendo anche soluzioni elettrificate grazie all’innovativo sistema e-Hybrid o alla versione 100% elettrica. Oggi però ci concentreremo sul powertrain endotermico, con l’1.2 turbo da 100 CV abbinato al cambio manuale. Soluzione che, a nostro avviso, vanta un eccellente rapporto qualità-prezzo della gamma, con prezzi a partire da 24.500 euro.

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Pronta a tutto, un’auto poliedrica

Con un design così muscoloso ed iconico, non può di certo passare inosservata. Sotto alla guida di Calonaci, i designer di Jeep hanno messo a punto una silhouette capace di valorizzare i tratti canonici del brand americano, riscrivendoli in chiave moderna per il pubblico europeo. Linee tese, ampi passaruota trapezoidali, grandi ruote e ampia luce da terra la rendono quasi un fuoristrada in formato città. E questa, infatti, è la direzione che prenderà Avenger, con la prossima motorizzazione 4xe che sarà ufficialmente presentata nei prossimi mesi. Non manca un frontale imponente, capace di richiamare alcuni elementi chiave del brand come le sette feritoie sulla griglia o la forma dei fari alti e carismatici, con tecnologia a LED. Grazie all’ampia spalla degli pneumatici e all’elevata altezza da terra, si muove completamente a suo agio nella “giungla urbana” e anche fuori dalle città.

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Non teme buche, marciapiedi, avvallamenti o piccoli scalini, poiché il margine è tale da poter affrontare anche importanti dislivelli, unito ad una spalla generosa degli pneumatici – tipica da Jeep – per poter assorbire al meglio qualsiasi sconnessione del manto stradale. Ottime anche le sospensioni, capaci di offrire un sapiente mix tra comfort e sostegno laterale in curva. Il rollio su strada è moderatamente accentuato, senza mostrarsi eccessivamente rigida – come invece avviene su molte competitor del segmento. Una taratura più gentile degli ammortizzatori consente di poter procedere a velocità più sostenute su strade bianche o sconnesse, senza il timore di ricevere colpi troppo secchi sulla meccanica.

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In città è a suo agio

Non bisogna però distogliere lo sguardo dal suo habitat naturale. Non è un segreto che la più piccola di casa Jeep sia stata pensata per muoversi agilmente e con semplicità nel traffico cittadino. Le dimensioni super compatte (soli 4,08 m di lunghezza e 1,72 m di larghezza) le consentono di inserirsi anche nei parcheggi più stretti. Non mancano poi telecamere e sensori di parcheggio per poterci supportare anche nelle manovre più insidiose. Davvero intelligente poi la scelta di equipaggiare i paraurti con superfici platiche rigide. Non sfigurano nel design complessivo dell’auto ma, anzi, tornano in aiuto in tutte quelle situazioni critiche della città. L’ansia da parcheggio stretto svanisce, potendo contare su una superficie deformabile e non soggetta a graffi. In questo modo, nel caso dovessero mai scheggiarsi i paraurti, sarà più economica e semplice la riparazione. Una trovata semplice ma intelligente che, inoltre, rafforza anche l’aspetto esterno del modello.

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Siamo al volante della motorizzazione 1.2 3 cilindri turbo benzina da 100 CV, abbinata di serie al solo cambio manuale. Una scelta ormai poco appetibile per l’utente medio, sempre più alla ricerca di un selettore automatico. Tuttavia, abbiamo apprezzato la facilità d’uso della leva a sei rapporti. Dolce nelle transizioni, assicura una marcia fluida anche nei frequenti stop&go della città. Il pedale della frizione non è particolarmente pesante e la buona modularità consente il rapido passaggio tra una marcia e l’altra, senza alcuno strappo. Inoltre, sebbene possa sembrare modesta la potenza di “soli” 100 CV, si può contare sull’elasticità del propulsore, con i 205 Nm di cui dispone già a bassi regimi. Anche selezionando un rapporto non perfettamente indicato per la velocità, si ottiene comunque una buona progressione e prontezza alla spinta. Buone anche le prestazioni, con un 10,6 secondi necessari per toccare i 100 km/h da ferma, per una velocità massima di 184 km/h.

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Tecnologica e pratica

La parola d’ordine per l’abitacolo è funzionalità. Tutto è stato pensato per massimizzare lo spazio e la facilità d’uso, partendo proprio dalle ampie mensole porta oggetti presenti sotto al fascione orizzontale che caratterizza la plancia. Utili per svuotare velocemente le tasche, aggiungono un notevole spazio oltre ai vani presenti in mezzo al tunnel, davanti alla leva del cambio (dove si trova la ricarica ad induzione per telefono) e sulle tasche delle portiere anteriori. I materiali sono prevalentemente plastici, in linea con le altre rivali del segmento, mentre il volante è realizzato in simil pelle e si possono scegliere diverse trame e materiali per le sedute. Queste, possono essere anche regolabili elettricamente e riscaldabili, a seconda degli allestimenti. Non manca poi la strumentazione digitale da 7,25 o 10,25”, a seconda degli allestimenti, e al centro troneggia di serie il nuovo sistema Uconnect5 da 10,25”.

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Semplice da utilizzare, racchiude tutti i protocolli di connessione con smartphone Android o Apple, anche senza cavo. Buono il feedback al tocco, dispone anche dell’assistenza virtuale Alexa e delle connettività 5G. Disponibili anche delle prese USB per la ricarica di diversi dispositivi elettronici, oltre alla presa da 12V. E per viaggiare in sicurezza non può mancare una suite ADAS di tutto rispetto, fino al secondo livello di assistenza: cruise control adattivo, mantenitore attivo della corsia, monitoraggio angolo cieco, lettore dei segnali stradali e molto altro. Disponibile poi un generoso spazio anche per due passeggeri nel retro – meglio viaggiare in 4 piuttosto che in 5 – mentre il bagagliaio si pone come riferimento della categoria, grazie a 380 litri di capacità minima, con un vano ampio e regolare nelle forme. Abbattendo la seconda fila di sedili, si sale oltre i 1.200 litri di capacità.

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Consuma poco, soprattutto in viaggio

Come sembra lecito aspettarsi, abbiamo registrato dei consumi più elevati in città, dove le ripartenze frequenti sollecitano di più l’1.2 turbo. La media ottenuta segna un positivo 15,5 km/l in ambito urbano, con piede gentile, che può avvicinarsi ai 14 km/l nel caso si adottasse uno stile di guida più vivace. In viaggio però sorprende. Infatti, a circa 100 km/h di velocità costante, le medie possono anche superare i 20 km/l, grazie alla buona coppia del propulsore e alla leggerezza del modello (1.255 kg). In autostrada si stabilizza sui 16,5/17 km/l, con cruise control inserito e clima automatico acceso.

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Jeep Avenger a benzina, i prezzi

Il listino di Jeep Avenger a benzina parte da una base di 24.500 euro, in allestimento Longitude che include la strumentazione digitale da 7,25”, infotainment da 10,25”, cerchi in lega da 16”, fari full-led, bracciolo centrale scorrevole in simil pelle e specchietti elettronici. Salendo all’allestimento Altitude da 26.500 euro, si aggiungono anche i cerchi in lega da 17”, clima automatico, portellone elettronico, presa usb-C posteriore, quadro strumenti da 10,25” e cruise control adattivo. Al vertice la versione Summit, da noi provata, a partire da 29.500 euro, che completa la dotazione con i cerchi in lega da 18” bicolore, chiave Keyless con apertura di prossimità, retrocamera, piastra per la ricarica ad induzione, fari posteriori a led con firma diurna ad “X”, luci ambientali multicolore, fari fendinebbia a led e sedili riscaldati.

Considerazioni finali

Jeep Avenger ci ha convinto proprio per la semplicità di utilizzo nel classico casa-lavoro settimanale, senza disdegnare lunghi trasferimenti autostradali e piccole gite nel week-end. Nel caso foste chiamati ad affrontare una strada non battuta, Avenger risponde con tutto il DNA tipico di un veicolo di casa Jeep, con un assetto morbido ma di sostanza, ben progettato. Lo spazio a bordo non manca ma, al tempo stesso, si può facilmente parcheggiare in poco spazio e i costi di gestione sono contenuti, risultando più vantaggiosa della variante mild-hybrid o elettrica.

Difetti? Pochi in realtà, se non fosse per una piccola incertezza nell’attivazione della retrocamera, che a volte richiede circa 2 secondi a seguito dell’inserimento della retromarcia. Per chi è alla ricerca di un’auto tuttofare, magari un B-SUV, dai consumi contenuti e con un design carismatico, potrebbe essere una valida soluzione.

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