In Oppenheimer Cillian Murphy guida una Cadillac da Oscar

Si tratta di una Series 62 Convertible Coupe del 1941: un grande classico sfornato da General Motors, un diner americano su ruote

In Oppenheimer Cillian Murphy guida una Cadillac da Oscar
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Sicuramente J. Robert Oppenheimer ha questioni molto più interessanti da prendere in considerazione. Il suo carico di lavoro, e l'importanza che assume per i destini del mondo, certo gli impongono di considerare quella vettura come un mero strumento per spostarsi da una parte all'altra, e nulla più. Ad ogni modo è un dato di fatto che, avvolto nel suo impeccabile completo, il cappello costantemente adagiato sulla nuca, sta guidando un grande classico americano. Una Cadillac, ma non una qualunque.

Il pretesto per soffermarsi sul veicolo che il fisico possedeva all'epoca viene direttamente dal film recentemente premiato nella notte degli Oscar. Un'abbuffata da 7 statuette, che prende le mosse dalla biografia Robert Oppenheimer, il padre della bomba atomica, scritta da Kai Bird e Martin J. Sherwin. La pellicola, che si concentra sulla direzione del progetto Manhattan durante la Seconda Guerra Mondiale, e sul successivo processo istruito contro il fisico nel 1954, conta su cast luccicante: Cillian Murphy (protagonista, nel ruolo di Oppenheimer), Emily Blunt, Matt Damon, Robert Downey Jr., Florence Pugh, Josh Hartnett, Casey Affleck, Rami Malek e Kenneth Branagh.

Nel film, si diceva, le macchine sono un contorno e ne sfilano parecchie. Ma Cillian Murphy ne guida in particolare una, muovendosi lentamente, mentre rimugina su come costruire la bomba e sulle conseguenze che quell'invenzione potrà avere. Si tratta di una Cadillac Series 62 Convertible Coupe del 1941. Una sorta di imponente diner americano su ruote, con quelle ampie linee orizzontali che si intrecciano con le curvature della lamiera. Un autentico manifesto a stelle e strisce.

Interno Cadillac

Creatura di General Motors, e in particolare di quel gran genio di designer che fu Harley Earl, questo modello di Cadillac venne prodotto in sette generazioni, dal 1940 al 1964. Cambio al volante, sedili che possono ospitare fino a sei persone, veniva sospinta da un ruggente V8 da 150 cv. Il colore più venduto era il crema, perché faceva un contrasto grandosio con gli interni in pelle bordeaux e la capote color tanno.

Il cruscutto è in legno, finemente rifinito, e la radio a pulsante è un pezzo pregiato. Anche il tachimetro e l'orologio sono incastonati armoniosamente. Tutto contribuisce a renderla un'auto classicamente elegante, che non vuole strafare, ma che nei difficilissimi anni Quaranta parla alla alta borghesia americana, quella che può permettersi pure il lusso del modello Deluxe, con la capote, le finiture dei cerchi ed una congerie di altre decorazioni a fare da orpello.

Foto Cadillac

Il volante, in pieno stile Cadillac, era gigantesco. Niente servosterzo, of course. Non agilissima da maneggiare, insomma, ma comunque all'epoca non si sfrecciava come disperati.

Oggi, sul mercato Usa, la strappi con un assegno da 150mila dollari o poco più. All'epoca, sarà stata anche l'auto comune al ceto che se la cavava oltre la media. Adesso però, ogni proprietario la considererebbe una macchina da Oscar.

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