La storia di Skoda è di quelle da raccontare davanti al caminetto, perché in quasi centotrent'anni di presenza sulle scene ha cambiato spesso volto, ha visto il mondo mutare insieme a lei, ma nonostante le difficoltà e i periodi bui, ha saputo rialzare la testa e, oggi, vive il suo momento più importante. Per capire a fondo le dinamiche di questo marchio originario della Mitteleuropa, bisogna prima di tutto risalire alla sua nascita, sfogliare l'albo del tempo fino a fermarsi alla pagina del 1894. Sul finire del XIX secolo, nella cittadina di Mlada Boleslav, in Boemia, il meccanico Václav Laurin e il libraio Václav Klement decidono di entrare in affari. Insieme formano la "Laurin & Klement", azienda specializzata nella produzione e nella riparazione di biciclette. In questo angolo di Impero Austro-Ungarico si respira un'atmosfera di ottimismo, perché qui risiede un centro pulsante ricco di attività, mentre la popolazione è vivace e attenta alle modernità del secolo. Dunque, non è un caso che i due Václav intraprendano una nuova avventura che si proietta al domani. Passano pochi anni, nel 1898 la Laurin & Klement sforna la loro prima bici motorizzata, mentre bisogna attendere il 1905 per l'azzardo che scombina le carte: la Voiturette mod. A. Si tratta di un'automobile scoperta, bicilindrica e a due tempi. Dunque, dalle bici si passa alle macchine. Le cose vanno bene almeno fino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, dove la Laurin & Klement converte la sua produzione per supportare lo sforzo bellico, realizzando mezzi per l'esercito. Al termine del conflitto l'Impero si disgrega, nasce la Cecoslovacchia e subentra la crisi. In pochi si possono permettere di acquistare un'automobile, quindi, alle porte dell'azienda bussa la Skoda, importante realtà della metallurgia locale, con una breve esperienza nel campo delle quattro ruote. È il 1925, la Skoda acquisisce la Laurin & Klement, e ha inizio la grande cavalcata nel settore delle macchine.
Le prime berline di Skoda
In questo 2023, la Skoda festeggia i 110 anni della loro prima berlina prodotta, che all'epoca sfoggiava ancora il marchio L&K. Si tratta della Laurin & Klement M, una superlativa berlina capace di annoverare delle soluzioni molto all'avanguardia per l'epoca, che la facevano spiccare per lusso e confort. Con lei si è aperta la dinastia delle grandi berline del brand ceco, e inaugurata la presenza in un segmento che ha portato notevole fortuna e prestigio a tutta la casata. Quando la Skoda ha preso in mano le redini generali, prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, sono uscite in sequenza tre vetture che hanno colpito la platea, che sono: Popular, Rapid e Superb. Dei nomi così importanti, da essere stati recuperati anche in tempi recenti. Negli anni '30 del secolo scorso, queste auto hanno portato avanti una rivoluzione per la Cecoslovacchia e hanno risollevato le sorti di un'azienda sprofondata inevitabilmente in una crisi profonda. Con l'occupazione dei tedeschi nel 1939, la Skoda ha proseguito a costruire automobili, almeno fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale che, al pari di quanto accaduto nel primo conflitto bellico globale, ha comportato una conversione militare. Nel 1945 restavano solo macerie, le fabbriche di Skoda erano stato bombardate dagli Alleati, però, la fiammella di speranza per il futuro fu riaccesa dalla 1101, una berlina compatta che permise di riattivare le luci nelle catene di montaggio di Mlada Boleslav. Un bagliore nella notte, dopo l'apocalisse.
Sotto al Comunismo
Nel 1948 in Cecoslovacchia si assiste a un colpo di stato di matrice comunista, con il regime che una volta issatosi al comando, nazionalizza l’azienda e separa il reparto automobilistico Skoda dal resto della società. I modelli creati nel secondo dopoguerra possedevano un livello di tecnologia e affidabilità molto vicino a quello della concorrenza occidentale, ma con il passare degli anni il divario tecnico diventa sempre più marcato. Sono anni complessi, ma nonostante tutto a Mlada Boleslav si continua in ciò che si sa fare meglio: le automobili. Nel 1964 debutta la 1000 MB, prima Skoda con telaio monoscocca e auto di grandissima diffusione, che in breve diventa un fenomeno di massa. Nella fattispecie si parla di una berlina a tre volumi, che guadagna lo status di simbolo della produzione durante la Guerra Fredda, al pari della Skoda 1203, che quest'anno compie la bellezza di 55 anni. Le successive creazioni sono davvero poco interessanti, perché prive di guizzi tecnici e contraddistinte - per lo più - da una capillare inaffidabilità.
Il rilancio con Volkswagen
Caduto il Muro di Berlino nel 1989, il governo cecoslovacco cerca dei partner per la Skoda. Si avvicinano prima i francesi di Renault, poi i tedeschi di Volkswagen. I transalpini non hanno in progetto di rilanciare il brand, ma semplicemente di sfruttare le fabbriche esistenti per i propri veicoli, ed è qui che bramano di fare la Twingo. Gli uomini di Wolfsburg, invece, vogliono far tornare grande il marchio ceco. Nel 1991, dunque, si assiste all'ingesso di Volkswagen, che rileva in una prima fase il 30% delle quote di Skoda, presenza che sale al 70% nel 1995. Il rilancio vero e proprio arriva nel 1996, quando esordisce una berlina pulita e raffinata, aggraziata e moderna come la Skoda Octavia. Quest'ultima (anche in versione station wagon dal 1998) ha riacceso l'attenzione internazionale sul brand e ha permesso a molte persone di approcciarsi al marchio, che nel frattempo acquista solidità e apprezzamenti. Oggi siamo giunti alla quarta generazione di Octavia, che continua a portare lustro al brand. Nel frattempo la batteria di berline si è potuta arricchire di altri ingressi con la Rapid e la Superb, due nomi che sono una vecchia conoscenza.
La Rapid è stata poi sostituita dalla Scala, mentre la Superb (alla sua terza generazione) rappresenta il fiore all'occhiello della produzione, per contenuti e confort percepito. Le berline di Skoda, dunque, sono sulle strade di tutto il mondo da 110 anni e non sembrano voler terminare il proprio viaggio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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