Tesla Model 3 vs BYD Seal, qual è la migliore berlina elettrica del 2024?

Alta efficienza, buone doti dinamiche e tanta tecnologia a bordo. Questo e molto altro accomuna le due berline a batteria, ma quale risulterà più convincente per l’automobilista italiano?

Tesla Model 3 vs BYD Seal, qual è la migliore berlina elettrica del 2024?

Tesla Model 3 e anche BYD Seal rappresentano l’eccellenza nei segmenti in cui sono chiamate ad operare. Due berline tre volumi decisamente spaziose che offrono tantissima tecnologia e a buon mercato, con materiali di buona fattura, assemblaggi superiori alla media (soprattutto con Tesla, dopo l’ultimo aggiornamento Highland) e alta efficienza energetica, per poter percorrere molti chilometri a fronte di un basso dispendio di energia. Andiamo quindi a scoprire affinità e differenze di due modelli di spicco nel mondo delle tre volumi a batteria.

Design e dimensioni

Tesla Model 3 non necessita di particolari presentazioni. Si tratta di una delle auto elettriche più vendute al mondo, preceduta solamente dalla “cugina” Tesla Model Y, con cui condivide la stessa meccanica e molte componenti. Lanciata a partire dal 2017, ha rappresentato la porta d’ingresso al mondo dell’auto elettrica per molti automobilisti. In 4,69 metri concentra un design futuristico, privo di spigoli vivi o tagli netti, con tutta la carrozzeria modellata a fini aerodinamici, per ottimizzare l’efficienza. Si può richiedere con cerchi fino a 19” e con l’ultima generazione è stata implementata la tecnologia led a matrice per i gruppi ottici. Rivista anche la sagoma dei fari posteriori, rigorosamente led, che creano una sorta di “C”, conferendole un design più moderno.

Foto tesla vs BYD seal

Passando a BYD Seal, si ha l’ultimo prodotto proposto dal colosso cinese, anche sul mercato europeo. Una voluminosa berlina coupè da ben 4,80 m di lunghezza, 10 cm in più della controparte americana. Il design, anche in questo caso molto affilato e ottimizzato per l’efficienza, è stato plasmato da Wolfgang Egger, padre di alcuni modelli iconici come l’Alfa Romeo 8C, ma lavorò anche per Seat, Audi e molti altri brand. I cerchi sono da 19” di serie per entrambi gli allestimenti. Ha una linea più slanciata rispetto a Tesla, che si concentra poi nel posteriore, con una linea di coda alta e raccolta. I gruppi ottici posteriori sono inglobati in un unico fascione led orizzontale, mentre all’anteriore vi è un particolare gioco di luci per la firma luminosa a led, nella zona inferiore del paraurti.

Interni e tecnologia

L’abitacolo di Tesla Model 3 è un inno al minimalismo, con il grosso display da ben 15,4” al centro della plancia. Ora i materiali sono stati completamente rivisti rispetto alla prima generazione e presentano i sedili in eco-pelle nera di serie (bianchi a 1.200 euro optional), a regolazione elettronica, riscaldati e ventilati. Dal display si controlla tutto dell’auto, che è anche gestibile da remoto, tramite l’App nativa di Tesla. Sono anche di serie il tetto panoramico completo, l’impianto audio premium, le telecamere perimetrali e alcuni sistemi ADAS. Per accedere al sistema AutoPilot avanzato, è necessario aggiungere 3.800 euro, mentre le funzioni di guida autonoma massima (non consentite sulle nostre strade), si passa ad una cifra di 7.500 euro.

Tesla vs BYD 2

BYD Seal risponde con un abitacolo ugualmente minimale ma a tratti più ergonomico e ricercato. Sebbene possa non incontrare l’apprezzamento di tutti, palesa una maggior attenzione al dettaglio e ai materiali, soprattutto nella zona alta dell’abitacolo. Due i display, da 15,6” al centro (orientabile verticalmente o orizzontalmente) e da 10,2” di fronte al conducente, per la strumentazione. Al centro della plancia sono presenti dei tasti fisici, al contrario di Tesla, che è interamente gestibile dal display. Anche per Seal, tutto l’equipaggiamento è completo di serie, proponendo quasi gli stessi accessori presenti anche su Tesla. Non mancano telecamere e sensori perimetrali, fari full-led, doppia piastra per la ricarica ad induzione, ricarica rapida tramite cavo USB, sedili sportivi in pelle traforata, regolabili elettricamente e riscaldabili. Manca però la possibilità di un controllo completo da remoto: in futuro arriverà un’applicazione che potrà quasi interamente replicare le funzionalità disponibili per Tesla.

Spazio a bordo

Tesla Model 3 propone un passo di ben 2,88 m, nei quali poter accogliere 5 passeggeri senza alcun disturbo. L’ampio margine per le gambe nella seduta posteriore e il pavimento interamente piatto premia da questo punto di vista. Il cielo dell’abitacolo consente di ospitare anche individui più alti di 1,90 m senza particolari complicazioni. Tanti vani porta oggetti e tasche nell’abitacolo, con bocchette e prese USB anche posteriori. Le sedute sono estremamente comode e non manca un display da 8” per l’'intrattenimento della seconda fila di sedili. Da record il bagagliaio, a partire da 594 litri (con un’ampia botola sotto al piano di carico), ai quali si aggiungono altri 88 litri nel vano anteriore (circa 50 nel caso del modello a doppio motore).

BYD Seal risulta ugualmente spaziosa anche all’interno, con sedute soffici ed ergonomiche. Da lode la comodità delle poltrone anteriori, ma anche quelle posteriori sono ben realizzate. Lo spazio è davvero ampio anche per quattro passeggeri, anche alti. Non mancano bocchette d’aerazione e prese USB posteriori, ma non sono presenti display nel retro. Il margine per le gambe sembra anche maggiore rispetto a quello proposto da Model 3, in virtù di un passo più ampio di 4 cm. Tesla Model 3 dispone però di qualche litro in più di capacità per quanto riguarda tunnel e vani porta oggetti. BYD perde qualche punto anche sul tema bagagliaio, che parte da circa 400 litri e risulta anche più basso rispetto a quello dell’americana. Nel caso delle versioni a doppio motore, il vano anteriore dispone di una capacità di circa 50 litri, che possono salire ad oltre 80 litri per la versione con il solo motore posteriore.

Tesla vs BYD 3

Come si guida?

Tesla Model 3 è una certezza in termini di dinamica di guida. La piattaforma in alluminio messa a punto dal costruttore è un punto di riferimento nel mondo dell’auto elettrica. Il peso contenuto (da 1.836 kg) e l’ottimo schema sospensivo (doppio braccio oscillante e multilinnk) la rende estremamente maneggevole e facile da condurre. Il baricentro basso aiuta sulla tenuta di strada e un ottimo set-up della sospensioni la trasforma in una berlina divertente e coinvolgente alla guida. La spinta immediata dei motori elettrici le permette di scattare sull0 0-100 km/h in soli 3,1 secondi, nel caso della versione performance.

BYD Seal, pur palesando un indole maggiormente confortevole e turistica, si difende bene grazie ad uno schema sospensivo praticamente identico. Vanta però delle sospensioni FSD a frequenza variabile, che ben assorbono le asperità della strada, rendendola estremamente confortevole sui lunghi viaggi. Guidando in maniera più vivace mostra qualche limite riguardo al rollio, comunque contenuto ma non così come avviene su Tesla. Lo sterzo non è però ugualmente rapido e diretto, sposando infatti una taratura più docile e turistica. Tuttavia, lato prestazioni, si difende egregiamente, grazie ad un’accelerazione sullo 0-100 km/h coperta in soli 3,8 secondi, nel caso della versione a doppio motore con ben 530 CV. Il peso è però maggiore, oltre 2.230 kg, motivo per il quale risulta meno affilata nel misto veloce.

Autonomia e consumi

Tesla Model 3 vanta un’incredibile efficienza energetica, soprattutto nella versione RWD di accesso alla gamma e nella versione Long Range. La prima, nella nostra prova su strada, ha registrato dei consumi medi in ambito urbano di circa 11,9 kWh/100 km, grazie ai quali risulta facilmente raggiungibile l’autonomia dichiarata di 513 km, ma con la batteria più “piccola” da soli 53 kWh. Nella veste Long Range, la più grande batteria da 79 kWh assicura invece fino a 629 km d’autonomia, sebbene i consumi salgano a fronte della spinta dei due motori.

BYD Seal risponde ugualmente bene sul tema efficienza. Abbiamo provato la versione Excellence AWD con batteria da 82 kWh e ben 530 CV di potenza dai due motori. La casa dichiara un’autonomia massima di 520 km e nel nostro test ha registrato un sorprendente consumo medio di soli 14,5 kWh in ambito urbano/extraurbano, il che porta l’autonomia teorica intorno ai 480 km realmente percorribili. La versione a singolo motore posteriore promette invece 570 km in ciclo WLTP e consumi inferiori.

Prezzi

Il listino di Tesla Model 3 parte da una base di 41.470 euro per la versione a trazione posteriore e 283 CV, con un allestimento tutto incluso (a parte alcune vernici, cerchi da 19”, interni in pelle bianca e sistema Autopilot). La versione a doppio motore Long Range con batteria da 79 kWh parte da 48.970 euro, mentre la più potente Performance con oltre 500 CV è disponibile a partire da 56.970 euro.

BYD Seal è proposta a partire da 43.600 euro in versione Design, con batteria da 82 kWh e trazione posteriore da 313 CV.

La versione al vertice della gamma AWD Excellence, con 530 CV e doppio motore, è disponibile a partire da 49.390 euro. Resta però da capire (per entrambi i modelli) come impatteranno i nuovi dazi sulle importazioni previsti dall’Unione Europea.

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