Quattro amici seduti al tavolo di un bar, durante l'ora dell'aperitivo, si pongono la seguente domanda: "Qual è l'auto più venduta nella storia?". A quel quesito le menti cominciano a roteare e fioccano le risposte, all'apparenza più logiche: "Io ho sentito dire che è il Maggiolino...", dice il primo della comitiva. Al che ribatte un altro: "No, ti sbagli! Il Maggiolino è stato superato dalla Golf". Il terzo se ne esce dicendo: "Per me è la Ford Escort, conosco almeno un centinaio di persone che ne ha avuta almeno una". Il quarto, quello più sveglio del gruppetto, si alza e dice: "Ragazzi, vi state sbagliando è la Toyota Corolla". A questa affermazione volano fischi, risate di scherno e improperi di ogni genere, ma si sa a volte quello che sembra lo scenario più bizzarro e inverosimile si rivela spesso come verità. Ed è proprio così, la Toyota Corolla ha sopra alla testa il diadema di auto più venduta nella storia dell'umanità, con oltre 40 milioni di unità prodotte dal 1966 a oggi. Eppure, la sua diffusione alle nostre latitudini è stata pressoché limitata, come se fosse una chimera leggendaria. Dall'altra parte del globo, invece, è un'icona immarcescibile.
Corolla, l'anello di petali
Il Giappone è un mondo lontano dal nostro, non solo geograficamente, ma soprattutto per costumi e usanze, ma c'è un filo sottile che unisce tutta l'umanità che è quella delle sensazioni e delle emozioni, che si sublimano nei ricordi. Tutti quanti hanno coltivato esperienze a bordo di un'auto, dai lunghi viaggi di infanzia con la famiglia, alle grandi avventure alla scoperta di nuovi luoghi macinando chilometri insieme ad amici o ad amori. Tutti quanti hanno avuto il desiderio e la bramosia di comprare un mezzo che per molto tempo ha rappresentato la libertà di movimento e la gioia di vivere nella sua migliore espressione. Quaranta milioni di persone hanno scelto una Toyota Corolla come compagna di vita, chi per un breve tragitto e chi per una lunga pagina della propria esistenza. Il Giappone è uscito malconcio dalla Seconda Guerra Mondiale, è andato in ginocchio ed è stato teatro di avvenimenti sconvolgenti, come ci ricordano le due bombe atomiche sganciate sopra Hiroshima e Nagasaki, ma negli anni '60 del secolo scorso il Sol Levante si è rimesso in piedi, anche grazie alla spinta dell'industria automobilistica. Nel 1966, la Toyota decide di realizzare una berlina di classe media che possa essere più di un sogno per ogni famiglia nipponica e per lei, tra la rosa di nomi, sceglie quello di Corolla, dal significato delicato e dolce come quello che soltanto l'anello di petali intorno al centro di un fiore può essere. Viene pubblicizzata come: "L'auto più ricercata dal mercato, presentata al mondo unendo l'essenza della tecnologia Toyota". Il successo è inevitabile, in patria scatena veri e propri deliri collettivi, con folle di persone che si accalcano nelle concessionarie dei Tre Ellisi soltanto per sbirciarla per un fugace momento. La prima generazione di Corolla mette in strada tecniche e tecnologie di primo piano, elevati livelli di comfort e sicurezza, che la rendono un must anche al di fuori dei confini giapponesi. Nel 1968 arriva in Europa, con tappa inaugurale in Olanda, guadagnando sul campo la palma di prima vettura nipponica a essere esportata.
Linea tradizionale ma declinabile
In un momento storico in cui le automobili più gettonate hanno una forma compatta, come la Renault 4 e il già citato Volkswagen Maggiolino, la Corolla sposa una linea tradizionale ma ha dalla sua la forza di poter essere declinata in più versioni: coupé a due porte, berlina a quattro porte e station wagon a due porte. Le finiture cromate attirano lo sguardo dei passanti, mentre i grandi fari circolari sembrano degli stuzzicanti occhioni intenti a sedurti. L'abitacolo è razionale e preciso, molto spazioso e proporzionato, anche se a ben vederla con gli occhi di un automobilista moderno, potrebbe sembrare decisamente piccola. Eppure, quegli interni si sono spesso trasformati in felici salotti itineranti, in cui le persone hanno sognato e fantasticato, guardando il panorama fuori dal finestrino. Piccoli sono anche i suoi motori di lancio, dei benzina da 1 o 1.1 litri, ma per le ridotte esigenze dell'epoca si rivelano brillanti e affidabili. In appena tre anni dal debutto, la Corolla scala la montagna e arriva fino in cima alla vetta, consolidando la sua posizione nel cuore degli utenti della strada, divenendo l'auto più venduta in Giappone. Il primo gradino per l'apertura di un successo che si rivelerà planetario.
L'incredibile record di vendite
Da quel lontano 1966 la Toyota Corolla ha subito un normale processo evolutivo, sviluppandosi insieme alla società che cambia e alle rinnovate esigenze degli automobilisti. Attualmente la berlina giapponese viene esportata in più di 150 mercati, compresa l'Europa e l'Italia, con la sua dodicesima generazione che ha debuttato nel 2019. Non sempre, però, l'abbiamo vista nelle strade del Bel Paese, anche perché talvolta ha guadagnato altre denominazioni, come Auris, ma sotto all'alternativo nomignolo si nascondeva la stessa vettura. Abbiamo detto che sono oltre 40 milioni gli esemplari di Corolla venduti finora, ma questo numero continua ad aggiornarsi e a crescere.
Un dato esplicativo del suo irrefrenabile successo è la statistica che registra, nel mondo, una vendita di Corolla ogni 40 secondi. Dunque, non fidatevi dei "discorsi da bar", la matematica non mente e dal Sol Levante arriva la più grande best-seller su quattro ruote nella storia dell'umanità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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