
Il colosso petrolifero britannico Bp inverte la rotta sul green: taglio agli investimenti nelle energie rinnovabili per 5 miliardi di dollari l’anno, revisione degli impegni nella transizione verde con 10 miliardi l'anno in più fino al 2027 da destinare all’estrazione di petrolio e gas. Non solo. Sul lato della produzione, la società punta a incrementare l'output di petrolio e gas a 2,3-2,5 milioni di barili equivalenti di petrolio al giorno. È quanto emerge dai nuovi piani presentati dal gruppo oggi 26 febbraio. Murray Auchincloss, ceo della major petrolifera britannica, ha descritto la direzione intrapresa come un vero e proprio reset strategico: "Stiamo riducendo e redistribuendo le spese in conto capitale alle nostre attività con il rendimento più elevato per guidare la crescita e perseguire incessanti miglioramenti delle prestazioni ed efficienza dei costi. Tutto questo al servizio di un flusso di cassa e di rendimenti in crescita sostenibile".
Tra i cambiamenti, Bp intende ridurre la spesa annuale in conto capitale portandola a un intervallo compreso tra 13 e 15 miliardi di dollari entro il 2027, puntando a disinvestimenti per 20 miliardi di dollari nello stesso arco temporale. Altro obiettivo al 2027 sarà la riduzione del debito netto a un intervallo compreso tra 14-18 miliardi di dollari, oltre al raggiungimento di una crescita annuale composta del flusso di cassa libero rettificato sopra il 20 per cento Questa strategia punta ad accrescere il business upstream di petrolio e gas, rifocalizzare il suo business downstream e investire con crescente disciplina nella transizione. Su quest’ultimo punto, Bp intende realizzare investimenti selettivi in biogas, biocarburanti e ricarica di veicoli elettrici, investimenti mirati nell’idrogeno e investimenti in attività di transizione pari a 1,5-2 miliardi di dollari all’anno, oltre 5 miliardi di dollari all'anno in meno rispetto alle precedenti previsioni.
Nei giorni scorsi un gruppo di 48 investitori ha scritto al presidente di BP, Helge Lund, chiedendo un voto degli azionisti su qualsiasi piano il gigante britannico del petrolio e del gas
abbia per tornare sui suoi obiettivi climatici. Il gruppo detiene il 2,5% combinato delle azioni di BP e che tra i firmatari figurano Rathbones Investment Management, Phoenix Group, Robeco e Royal London Asset Management.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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