
L’impatto della guerra commerciale sull’economia globale si fa già sentire su Fedex, il principale spedizioniere al mondo, che ha snocciolato risultati trimestrali deludenti e ha tagliato le sue previsioni di profitto e fatturato annui, per la terza volta consecutiva, proprio a causa dell’incertezza legata alla futura domanda di consegne. Immediata la reazione del titolo, che nella sessione after hours di Wall Street ha segnato una caduta di oltre il 5% e nel pre-market mostra una flessione di 7 punti percentuali, suggerendo un avvio particolarmente difficile nella seduta di oggi. Una debolezza che andrebbe ad aggiungersi al -12% lasciato sul parterre da inizio anno.
I segnali di incertezza sull’evoluzione del quadro macro sono già visibili nella trimestrale dell’azienda di Memphis, che ha evidenziato risultati in crescita ma inferiori alle attese degli analisti. Il gigante delle spedizioni, considerato un barometro economico, ha riportato nel terzo trimestre fiscale ricavi in aumento del 2% a 22, 2 miliardi di dollari, e un utile rettificato (cioè depurato dalle voci straordinarie) di 1,09 miliardi di dollari, o 4,51 dollari per azione, in miglioramento rispetto ai 970 milioni di dollari, o 3,86 dollari per azione, dell'anno precedente, ma inferiore alle aspettative di Wall Street. L'amministratore delegato, Raj Subramaniam, ha dichiarato che la società ha dovuto affrontare “un ambiente operativo molto impegnativo, tra cui una stagione di punta compressa e gravi eventi atmosferici”.
La debole domanda e l’incertezza dell’economia, mentre l’amministrazione Trump impone tariffe ai partner commerciali, hanno spinto il gruppo a tagliare le sue previsioni per l’intero anno. Ora, lo spedizioniere internazionale si aspetta che il fatturato annuale possa essere leggermente inferiore rispetto all’anno passato (da piatto a leggermente inferiore, in peggioramento rispetto alla precedente previsione di “circa piatto”). La società di consegna pacchi ha rivisto al ribasso anche le sue previsioni per l'utile rettificato a un range compreso tra 18 e 18,60 dollari per azione, sotto ai 18,95 dollari di consenso degli analisti. Già a dicembre FedEx aveva limato le sue stime di profitto per l'anno fiscale che si concluderà nel maggio 2025, portandole a 19-20 dollari per azione, rispetto all'obiettivo iniziale di 20-22 dollari per azione, a causa dell’inflazione che aumenta i costi e dell’incertezza legata alla futura domanda di consegne.
Negli scambi after hours le azioni FedEx sono scese del 5,3%, mentre il titolo della rivale United Parcel Service ha perso l'1,1% (e ora in fase pre-market segna un -1,5%).
Queste società sono considerate un barometro dell'economia globale, poiché la loro attività è legata a diversi tipi di aziende. Gli esperti temono che i dazi sulle importazioni possano innescare una recessione e una guerra commerciale che indebolisca ulteriormente la domanda di trasporti e consegne.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.