Fs, corre il treno del Pnrr. Donnarumma: "Entro il 2026 raggiunti gli obiettivi previsti"

L'Ad di FS in audizione alla Camera fa il punto: "Nei prossimi cinque anni investimenti per oltre 60 miliardi su infrastrutture e manutenzione". Poi affronta il tema cantieri e sul futuro sottolinea: "Mai parlato di privatizzare"

Fs, corre il treno del Pnrr. Donnarumma: "Entro il 2026 raggiunti gli obiettivi previsti"

Nei prossimi cinque anni il Gruppo Ferrovie dello Stato prevede investimenti per circa 100 miliardi di euro, di cui circa il 62% - pari a oltre 60 miliardi - concentrati sulla infrastruttura di rete e sulla manutenzione. A quantificarlo è stato lo stesso amministratore delegato di Fs, Stefano Antonio Donnarumma, durante l'odierna audizione in Commissione Trasporti della Camera per fare il punto sul piano strategico 2025-2019 del Gruppo. Gli investimenti - ha spiegato il top manager - a loro volta si divideranno "in circa due metà": una parte servirà "per la manutenzione dell'infrastruttura" per "garantire la funzionalità e la sicurezza dell'infrastruttura esistente", l'altra per lo sviluppo di nuove linee per il traffico regionale o le tratte dell'alta velocità.

Analizzando la situazione attuale, Donnarumma ha osservato: "La densità di cantieri presenti sul nostro territorio è quanto di storicamente più elevato si è visto da decenni, perché c’è una sovrapposizioni di due elementi. Uno è il Pnrr che è un progetto importantissimo per il nostro Paese e facciamo di tutto per fare la nostra parte; da ingegnere avrei pianificato le attività di maniera diversa. L'altro è la manutenzione straordinaria. Questi cantieri sono necessari. Tratti di rete hanno bisogno di essere messi a posto per garantire la sicurezza del trasporto, che è il nostro mantra".

Quanto al bilancio societario, in un altro passaggio del suo intervento l'Ad ha affermato che "il 2024 sarà un anno con criticità per necessità di fare accantonamenti prudenziali". Centocinquanta milioni, ha precisato, sono stati ad esempio "accantonati per la sentenza che ad agosto" ha riguardato la questione di Ferrovie sud est in Fs.

Poi la buona notizia sul Pnrr. "A giugno 2026 l'avanzamento delle nostre attività può consentire il raggiungimento di buona parte degli obiettivi a noi assegnati", ha analizzato l'Ad di FS, sottolineando che però come ci siano "aspetti oggetto di rinegoziazione, che sta curando il team del ministro Foti con noi e con il team del ministro Salvini". Fs - ha aggiunto - "è un soggetto attuatore di una porzione importante del Piano, circa 25 miliardi ci vedono coinvolti e il 95% è sulla rete ferroviaria. A dicembre abbiamo consuntivato 12 miliardi e quindi ne restano 13 da realizzare. Ormai il rate mensile ammonta a oltre 7-800 milioni al mese e la maggior parte dei cantieri è in svolgimento, molti in fase avanzata".

Per realizzare i progetti previsti dal Pnrr e dal piano di FS, oggi la rete ferroviaria italiana è interessata da un grande numero di cantieri che - ha rilevato ancora Donnarumma - "stanno portando a una congestione del traffico anche in virtù dell’aumento dei treni in circolazione, dovuto alla crescita del numero dei passeggeri". Per porre rimedio a questa situazione, il top manager ha spiegato che il Gruppo da lui guidato ha già messo in campo una serie di provvedimenti che hanno permesso al mese di gennaio "di registrare una puntualità maggiore rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con una puntualità media dei regionali che si aggira attorno al 90% nei 5 minuti e una puntualità media dell'Alta Velocità dell’80% nei 10 minuti".

Proprio in relazione al rapporto con i viaggiatori, Donnarumma ha quindi ricordato il lancio di una campagna di informazione che punta a raccontare con trasparenza le modifiche alla circolazione attese su alcune tratte, dovute proprio ai cantieri e a sottolineare "i grandi benefici che la mobilità del Paese conoscerà al completamento delle opere". "Stiamo pianificando una campagna di informazione che cantiere per cantiere, tratto per tratto, informerà tutti i cittadini italiani e quindi gli utenti delle nostre ferrovie su quali disagi potranno incontrare, in quali settimane. E la vendita dei biglietti verrà fatta considerando questi aspetti", ha detto il top manager. Al contempo, al centro degli obiettivi del Gruppo FS rimane anche la tutela della sicurezza del personale e dei viaggiatori, anche grazie alla società FS Security che con 1200 addetti sta collaborando "alla riduzione dei reati e delle violenze che stiamo registrando negli ultimi mesi".

Sempre riguardo al futuro, inoltre, l’Ad di FS, come ribadito già nel Piano Strategico 2025-29, ha illustrato il progetto di trovare nuove forme di finanziamento per l'azienda. "Vogliamo identificare un perimetro di infrastrutture strategiche (come quella dell’Av) che possano essere finanziabili non solo dal contributo pubblico, ma anche con fondi infrastrutturali italiani (privati o pubblici) con l’obiettivo di accrescere il patrimonio dell’azienda", ha detto.

A proposito di nuove risorse per l'Alta velocità, parlando in audizione sulle ipotesi di reperimento nuovi finanziamenti, Donnarumma ha infine precisato: "Non abbiamo mai parlato di privatizzare" le Ferrovie dello Stato, "tanto meno di quotarle, ma di un recinto preciso che rimarrebbe all'interno del controllo pubblico e che vedrebbe solo un contributo di finanziamento nella formula che bisogna identificare e non è assolutamente detto che si tratti di privati".

Il top manager ha aggiunto che spetterà all'azionista, in relazione al metodo identificato, decidere la forma di finanziamento. Potrebbe essere "un fondo infrastrutturale", "di investitori italiani", ma "non sarà Ferrovie a scegliere chi possa essere il finanziatore".

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