Guida autonoma e intelligenza artificiale, le mosse di Byd e di Chery

Guida autonoma e intelligenza artificiale, le mosse di Byd e di Chery
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«Per Byd è un vero salto quantico: si tratta dell’ultima tecnologia per la guida assistita, presentata proprio il 10 febbraio in Cina, grazie alla quale si consente di superare la velocità dell’occhio umano nell’adattarsi alle diverse condizioni di traffico e di guida. In Cina questa novità è in vigore da subito, mentre per quanto riguarda l’Europa a pesare è l'arretratezza delle infrastrutture rispetto a quelle del Paese asiatico. Non è dunque facile immaginare uno sbarco qui nel brevissimo tempo». È Alfredo Altavilla, special senior advisor per l’Europa della casa automobilistica cinese Byd, a commentare l’innovazione destinata a dare un nuovo impulso all’intelligenza artificiale relativa al mondo automotive.

Lo stesso Altavilla, non a caso, parla di “occhio umano” che a questo punto, sarà (ultra) supportato dal sistema di guida autonoma avanzato “God’s Eye”, l' "Occhio di Dio", che vigilerà in pratica su tutto, anticipando il presentarsi di possibili problemi. Il dispositivo, una delle funzioni di intelligenza artificiale della start-up DeepSeek, sarà subito installato su 21 modelli di auto a nuova energia (Nev), tra cui alcuni con prezzi sotto i 100mila yuan (circa 13.700 dollari) e addirittura, come nel caso della Seagull, a partire da 69.800 yuan (9.270 euro). La rivale americana Tesla offre funzioni simili nelle sue auto elettriche da un listino base di 32.000 dollari (31.000 euro). Le funzioni offerte da “God’s Eye” comprendono l’assistenza al parcheggio a distanza e la navigazione autostradale autonoma. Finora tali funzioni erano disponibili solo sui veicoli più costosi.

La novità che rappresenta un nuovo balzo avanti del settore verso il futuro è stata accolta a braccia aperte dai mercati.

Le azioni di Byd, infatti, hanno registrato un’impennata subito che l’azienda ha annunciato di voler implementare un sistema avanzato di guida autonoma su quasi tutte le sue auto, compresi i modelli di base. L’integrazione dell’intelligenza artificiale da parte di Byd si allinea con quanto già fatto dai concorrenti interni Geely (controlla Volvo ed è azionista forte di Mercedes-Benz), Great Wall Motors (in Italia questi veicoli sono importanti dalla bresciana Eurasia Motor Company) e Leapmotor, quest’ultimo marchio inserito da meno di un anno nella galassia Stellantis. Inoltre, è stato apprezzato come la start-up DeepSeek abbia realizzato il nuovo modello di intelligenza artificiale generativa a una frazione di costo rispetto ai rivali statunitensi.

«I costruttori cinesi - aggiunge Altavilla - si confermano nel panorama generale sempre più i primi della classe nelle tecnologia riguardanti sia le batterie sia la guida autonoma e quella assistita». Per il fondatore di Byd, Wang Chuanfu, «la tecnologia di guida autonoma diventerà uno strumento indispensabile, come le cinture di sicurezza o gli Airbag». Secondo l’azienda, l’integrazione di DeepSeek migliorerà la tecnologia di guida autonoma e fornirà un’esperienza più personalizzata ai consumatori.

Intanto, anche il gruppo Chery, presente in Italia con i marchi Omoda e Jaecoo, ha annunciato che il suo sistema intelligente e il modello DeepSeek si sono integrati con successo.

Questo rappresenta un importante passo avanti per Chery nel campo della tecnologia dei veicoli intelligenti e accelera il suo percorso per diventare un attore di primo piano nel settore. Tale collaborazione è incentrata sui sistemi intelligenti e consentirà di ottenere risposte più precise ai comandi vocali e applicazioni più intelligenti.

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