Transizione energetica e innovazione: le prospettive di A2A e Acea

Nel contesto del convegno “Il peso dell’energia” organizzato dal Giornale, il panel “Quale fonte?” ha sviluppato un focus particolare sulla transizione verso le energie rinnovabili e sulle sfide infrastrutturali legate all’elettrificazione dei consumi

Lorenzo Giussani
Lorenzo Giussani
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Nel contesto del convegno “Il peso dell’energia” organizzato dal Giornale, il panel “Quale fonte?” ha sviluppato un focus particolare sulla transizione verso le energie rinnovabili e sulle sfide infrastrutturali legate all’elettrificazione dei consumi. In questo senso molto importanti le dichiarazioni di Lorenzo Giussani, direttore Strategy & Growth di A2A, e Vittorio Zane, presidente di Areti e COO del Gruppo Acea, che hanno offerto importanti spunti sullo sviluppo delle rinnovabili e l’evoluzione delle reti di distribuzione.

Lorenzo Giussani (A2A): "La sfida è l’efficienza e la crescita delle rinnovabili”
Lorenzo Giussani ha sottolineato come la transizione energetica rappresenti una grande opportunità per l’Italia, ma anche una sfida che va affrontata con efficienza ed efficacia. "Abbiamo un percorso in cui le rinnovabili possono crescere in maniera importante”, ha affermato aggiungendo che “la sfida per l'Italia è svilupparle in modo più efficiente ed efficace possibile". Il manager ha poi spiegato che per far crescere il settore in modo efficace è necessario puntare su soluzioni che siano a basso costo e ben combinate.

Un altro punto fondamentale trattato da Giussani riguarda il valore dell'energia. "L’energia ha un costo di produzione ma ha un valore che può essere molto diverso", ha spiegato, citando l'esempio di un megawattora prodotto da un impianto solare in Sicilia alle due di pomeriggio in estate, che ha un valore differente rispetto a uno stesso megawattora consumato in un'altra zona e a un’altra ora. Il tema della neutralità tecnologica è stato anch'esso al centro del suo intervento: "La sfida va giocata a livello di neutralità tecnologica", ha aggiunto, facendo riferimento all'importanza di una combinazione di fonti energetiche diverse per garantire una rete energetica resiliente e sostenibile.

Ritornando alla questione economica, Giussani ha sottolineato che la transizione energetica dipenderà molto dalla ricerca dell’efficienza nei processi produttivi. "La sfida della transizione energetica si gioca assolutamente nella ricerca dell’efficienza", ha dichiarato. In particolare, ha evidenziato come gli investimenti iniziali siano cruciali, poiché "non tutti gli investimenti sono uguali dal punto di vista di efficienza di costo". Secondo Giussani, anche impianti fotovoltaici apparentemente simili possono avere costi di produzione molto differenti, e questo impatta sui costi a lungo termine. Per questo motivo, è essenziale fare scelte oculate riguardo alle tecnologie da implementare.

Vittorio Zane ACEA
Vittorio Zane

Vittorio Zane (Areti - Gruppo Acea): "La sfida è sostenere l’elettrificazione con infrastrutture adeguate”
Vittorio Zane ha portato un punto di vista legato alle infrastrutture, evidenziando l'importanza di prepararsi per un futuro in cui la domanda di elettricità aumenterà in modo significativo. "Siamo uno degli ultimi anelli della catena, ma un anello fondamentale", ha dichiarato Zane, riferendosi al ruolo di Areti nella gestione delle reti elettriche. Il presidente ha illustrato l'aumento della domanda di potenza, con stime che prevedono che la potenza di picco richiesta a Roma aumenterà da circa 2.100 MW nel 2022-2023 a circa 3.200 MW nel 2032, principalmente a causa dell’elettrificazione dei consumi, tra cui il trasporto urbano e i datacenter.

Per rispondere a questa crescente domanda, Zane ha spiegato che Areti sta investendo in tre principali aree: la resilienza della rete, la digitalizzazione e la creazione di una rete smart. "Non è possibile sostenere l’aumento della domanda solo attraverso investimenti infrastrutturali. Dobbiamo rendere la rete più smart, accessibile anche a un mercato di scambio da parte dell’utente finale", ha precisato. In questo contesto, Zane ha anche parlato dell'importanza delle soluzioni tecnologiche per migliorare la gestione della rete, come il sistema Romeflex, che consente agli utenti di offrire flessibilità al sistema, mettendo a disposizione energia in momenti di picco.

Zane ha poi parlato degli investimenti nella digitalizzazione delle reti e nella creazione di flessibilità, evidenziando che i progetti in corso, come Romeflex, stanno già dando risultati concreti.

"Abbiamo fatto per il secondo anno l'asta con il supporto del Gme, rispettando un quantitativo di circa 10 MW messo a disposizione per la città di Roma", ha dichiarato, sottolineando il crescente coinvolgimento degli utenti finali in questa nuova modalità di gestione della domanda. Il progetto, che sta ampliandosi anche in altre città come Milano, ha dimostrato come la flessibilità dei consumatori possa giocare un ruolo fondamentale nella gestione dei picchi di domanda.

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