Urso tira dritto sull'ex Ilva: "Commissariamento pronto, aspettiamo confronto soci"

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy sentito in audizione alla commissione Industria del Senato: "Attivati tutti gli strumenti, procederemo in quella direzione"

Urso tira dritto sull'ex Ilva: "Commissariamento pronto, aspettiamo confronto soci"
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Il commissariamento di Acciaierie d'Italia, la società che gestisce gli impianti siderurgici dell'Ex Ilva di Taranto, è già stato deciso, ma manca ancora l'ultimo step: il confronto tra i soci. Ne dà notizia il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in audizione alla commissione Industria del Senato. "Tutti gli strumenti – ha dichiarato Urso – sono stati attivati. Le procedure di commissariamento hanno superato il vaglio anche del tribunale di Milano, così come accaduto per il processo di negoziazione".

Il confronto tra gli azionisti, rivela il membro del governo, è "tuttora è in corso" e "potrebbe portare ad una soluzione che in ogni caso dovrà garantire il rilancio del sito". Urso conferma poi che "la strada dell'amministrazione straordinaria è stata aperta" e "ove non ci fossero altre soluzioni altrettanto significative sul piano delle garanzie, quando avremo messo in salvo i crediti delle imprese, procederemo in quella direzione".

Secondo Urso, il "decreto è completamente valido". "Dobbiamo – ha spiegato – prima mettere in sicurezza il credito dell'indotto e come ho detto in Commissione anche attendere il confronto tra gli azionisti che è tuttora in corso e che potrebbe portare eventualmente a una soluzione che comunque deve in ogni caso garantire il rilancio produttivo, occupazione e la riconversione ambientale di questo sito siderurgico che noi riteniamo strategico, non solo per la siderurgia italiana ma per l'intera filiera industriale del nostro Paese".

L'esecutivo è dovuto intervenire all'inizio di quest'anno per gestire l'ennesima crisi aziendale dopo la chiusura improvvisa delle trattative con la multinazionale franco-indiana Arcelor Mittal, azionista di maggioranza a cui era stato proposto il passaggio al 66% di Invitalia, l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa. Il tavolo negoziale tuttavia è saltato e l'accordo non è mai stato raggiunto. Così, da circa un mese, il destino di Acciaierie è sempre più in bilico, con lo Stato pronto ad avviare le pratiche per il commissariamento. Un'idea che però ha incontrato il muro dell'amministratore delegato di Adi, Lucia Morselli, contraria alla chiusura e il cui piano di salvataggio è stato bocciato dall'esperto nominato dal tribunale.

"Mi ha stupito apprendere che l’amministratore delegato di un’azienda così significativa non sia nemmeno venuta in audizione a dare informazioni al Parlamento", ha aggiunto Urso stamattina. "Queste informazioni – conclude il ministro – non sono state date nemmeno al socio pubblico, né ai commissari degli impianti quando le hanno richieste durante la loro visita.

È necessario che ci sia la partecipazione di tutti per salvaguardare un asset così importante, mostrando che il Paese ha una chiara politica industriale. Tutti devono collaborare, anche fornendo le informazioni necessarie".

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