Balich con "Viva Vivaldi" unisce orchestra e tecnologia

Tutto esaurito all'Arena di Verona per uno spettacolo rivoluzionario. Che avvicina i giovani alla classica

Balich con "Viva Vivaldi" unisce orchestra e tecnologia
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D'altronde era già tutto esaurito in prevendita. L'altra sera lo spettacolo Viva Vivaldi. The Four Seasons Immersive Concert all'Arena di Verona si è trasformato in un'altra consacrazione del visionario Marco Balich (foto), direttore creativo di uno show considerato «rivoluzionario» nonostante sia stato ben accolto anche dagli appassionati più «conservatori» della musica classica. «Viva Vivaldi per la prima volta ha raccontato la musica sinfonica attraverso il linguaggio tecnologico e contemporaneo delle immagini», ha spiegato Balich. Aggiungendo un dato essenziale: «Siamo felici di aver avvicinato tantissimi giovani a un capolavoro della classica». Le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi sono stati composti trecento anni fa e uscirono dalle officine tipografiche dell'editore Michel-Charles Le Cène ad Amsterdam nel 1725. Sono in sostanza uno dei primi esempi della cosiddetta musica a programma, cioè composizioni a carattere squisitamente descrittivo.

Balich ha pensato a un unico atto senza interruzioni, fedele in modo rigoroso alla partitura originale ma capace di affiancare tecnologie d'avanguardia alla musica orchestrale.

Tanto per capirci, i led a schermi trasparenti e avanzati effetti di luce tra due imponenti rear ledwall (uno di 18 metri per 6 e l'altro di 22 per 9)) sono riusciti a rendere il viaggio visivo attraverso le quattro stagioni con la fioritura degli alberi in primavera, l'estate con i colori caldi, la frutta dell'autunno, il freddo e la pioggia dell'inverno.

Il tutto mentre i 29 elementi dell'Orchestra della Fondazione Arena di Verona suonavano guidati da Giovanni Andrea Zanon nel doppio ruolo di direttore e violinista solista. E, a giudicare dalle prime impressioni, il risultato musicale è stato all'altezza delle aspettative. Non è la prima volta che Marco Balich unisce tecnologia e arte.

In passato il suo Giudizio Universale, lo show su Michelangelo Buonarroti e la Cappella Sistina ha ricevuto un clamoroso successo di pubblico e di critica, aprendo - se così si può dire - una nuova frontiera delle rappresentazioni «immersive».

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