Due ex ballerine di lap dance francesi, mogli di spacciatori albanesi operanti in Francia, erano gli elementi di spicco della banda responsabile di traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Secondo quanto reso noto dai carabinieri, le due donne, molto belle e avvenenti, avevano convinto i mariti ad affidare a loro la droga da portare in Italia perché avrebbero destato meno sospetti. Così nei weekend raggiungevano Milano su treni ad alta velocita “Tgv” e portavano la cocaina in via Cenisio, dove veniva tagliata e lavorata con l’eroina da un marocchino, un tunisino e un pregiudicato italiano di 32 anni. Il prodotto tipico dell’organizzazione era una combinazione di cocaina, eroina e anfetamine, ribattezzata “Speedball Milano”. Quindi le mogli dei trafficanti testavano il micidiale stupefacente su due gigolò contattati su internet La Speedball, che costa 100 euro al grammo, è nota negli ambienti dei locali di lap dance e di scambisti e raggiungeva poi altre città della Lombardia, ma anche Livorno e Treviso. Portato a termine il loro compito di corrieri, pare che le due mogli usassero il soggiorno milanese per ben altre avventure: facendo uso smodato di Speedball, passavano le serate in note discoteche e frequentavano gli hotel più esclusivi dove vivevano momenti di sesso estremo con uomini conosciuti tramite internet o con gli altri trafficanti albanesi presenti nel capoluogo lombardo. In cambio ricevevano compensi che spendevano in varie boutique di via Montenapoleone, prima di tornare in Francia. Per gli eccessi sessuali notturni, che ogni donna viveva anche con due uomini contemporaneamente, una delle arrestate era stata anche costretta a ricorrere alle cure ginecologiche della clinica ginecologica Mangiagalli. L’operazione “Cenisio: Rum sesso e cocaina” condotta dai militari della compagnia Porta Magenta di Milano, ha condotto a 21 arresti a Milano, Treviso, Livorno, Chieti, Novara e Firenze.
Durante tutta l’attività investigativa sono stati sequestrati circa 7 chili di eroina, 7 di cocaina e 6 di marijuana. Cinque persone sono ancora latitanti. L’indagine si era conclusa nel dicembre 2008, ma si è dovuto attendere fino ad oggi per le ordinanze di custodia cautelare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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