Il sistema finanziario italiano è solido ma l’alto debito è un rischio

La relazione 2024 del Comitato Macroprudenziale – composto da Bankitalia, Consob, Ivass e Covip – invita il governo a proseguire con politiche responsabili

Il sistema finanziario italiano è solido ma l’alto debito è un rischio
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A fine 2024, il sistema finanziario italiano si presenta complessivamente stabile, con rischi contenuti per banche, assicurazioni e fondi pensione. Tuttavia, la prima relazione annuale del Comitato per le politiche macroprudenziali evidenzia alcune vulnerabilità strutturali legate all’alto debito pubblico e alla bassa crescita economica, che rendono il Paese più esposto agli shock esterni.

«L’alto livello del debito pubblico e la bassa crescita potenziale aumentano la vulnerabilità del Paese agli sviluppi del quadro internazionale e a mutamenti nella percezione e nell’attitudine al rischio da parte degli investitori», si legge nel documento del Comitato, istituito nel gennaio 2024 e composto dai vertici di Bankitalia, Consob, Ivass e Covip, con la partecipazione senza diritto di voto del direttore generale del Tesoro.

Le famiglie italiane: solidità e nuovi rischi

Le famiglie italiane mostrano condizioni finanziarie solide, grazie a un basso livello di indebitamento rispetto agli standard internazionali. Tuttavia, il Comitato segnala due fenomeni emergenti: «ha approfondito il fenomeno dell'aumento degli investimenti delle famiglie in certificates, strumenti finanziari complessi che possono esporre i detentori al rischio di perdite elevate al verificarsi di scenari di mercato sfavorevoli». Inoltre, cresce la quota di famiglie che investe in criptovalute, asset notoriamente volatili.

Settore bancario e risparmio gestito: resilienza e contenimento dei rischi

Per il settore bancario, il Comitato rileva che «beneficia di elevati livelli di redditività e la posizione patrimoniale ha continuato a rafforzarsi». Anche i rischi legati al risparmio gestito e ai fondi pensione risultano sotto controllo: «I rischi del settore del risparmio gestito e di quello dei fondi pensione sono contenuti, anche per effetto delle loro caratteristiche strutturali».

In particolare, i fondi pensione hanno visto crescere le risorse del 6% rispetto alla fine del 2023, con contributi in aumento e rendimenti positivi trainati dai mercati finanziari. La solidità del sistema previdenziale è attribuita alla scelta del regime a contribuzione definita e alla diversificazione geografica e settoriale degli investimenti.

Le vulnerabilità esterne e il ruolo delle politiche di bilancio

Le principali fonti di vulnerabilità derivano da fattori esterni: «dall’eventuale inasprimento delle tensioni geopolitiche, dall’introduzione di politiche commerciali più protezionistiche che in passato e dagli sviluppi della situazione politica ed economica in alcune grandi economie europee». Il Comitato sottolinea che «l’esposizione dell’Italia a questi rischi è amplificata dalla debolezza della propria crescita economica e dall’alto debito pubblico».

Per mitigare questi rischi, il Comitato invita a mantenere «politiche di bilancio responsabili» per ridurre l’esposizione del Paese a eventuali episodi di contagio provenienti dall’estero.

Collaborazione europea e prospettive future

Il Comitato Macroprudenziale coopera a livello europeo con l’Esrb, la Bce e le autorità di altri Stati membri, favorendo lo scambio di informazioni per prevenire rischi sistemici.

In sintesi, il 2024 si chiude con

un quadro complessivamente positivo per la stabilità finanziaria italiana, ma con la consapevolezza che la resilienza interna dovrà continuare a rafforzarsi per affrontare con successo le incertezze del contesto globale.

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