Bando flop per la "Cascina Casotto". La trattoria storica (per ora) è salva

Respinta l'unica offerta per l'area di Porto di Mare. E Azione chiede di realizzare un silos in via Doria

Bando flop per la "Cascina Casotto". La trattoria storica (per ora) è salva
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«Non aggiudicato». Salta il bando lanciato lo scorso 11 giugno dal Comune per recuperare e gestire la «Cascina Casotto» in via Fabio Massimo, zona Porto di Mare. L'avviso per il recupero e la concessione in diritto di superficie per novant'anni del complesso che risale al 1850 si era chiuso con una sola busta, e dopo una serie di sedute per valutare l'offerta tecnica la Commissione giudicatrice due giorni fa ha assegnato un punteggio pari a 26,5 punti, inferiore ai 30 minimi richiesti dal bando. La proposta presentata dalla società Posti, una startup innovativa nel settore Agrifoodtech, supportata dall'associazione Aprile-Esterni che ha realizzato progetti analoghi come Cascina Cuccagna e Base Milano, prevedeva tra l'altro alloggi per studenti e giovani under 30 da affittare a canone concordato, spazi per associazioni, ristorante. Secondo la commissione però non risponde pienamente a un vincolo ben preciso: «Le funzioni di interesse pubblico o generale devono essere «prevalenti e qualificanti». Il progetto di recupero del complesso cascinale che risale al 1850 è stato valutato «positivamente» ma «è poco sviluppata» invece la parte relativa alla gestione delle attività e degli spazi fruibili al pubblico. Idem la figura del «Community manager» per i servizi aperti al pubblico è «un elemento positivo» ma «poco sviluppato e specificato nella proposta», sono state presentate lettere di manifestazioni di interesse da parte di associazioni «senza ben specificare l'effettivo coinvolgimento» e sulle residenze per giovani e studenti una convenzione con il Comune «è indicato solo come possibilità».

Incombeva anche un ricorso al Tar, presentato dalla storica trattoria milanese «Casottel», aperta da oltre sessant'anni e gestita dal 1989 da tre generazioni della stessa famiglia. Anche l'ex sindaco Pisapia l'aveva citata tra i «luoghi del cuore». La concessione avrebbe imposto la chiusura, l'investimento per prendersi in carico l'intero complesso ammontava a circa 2 milioni, i gestori avevano chiesto al Comune di lanciare un bando per lotti separati. Ora, in attesa che la giunta valuti se riprovarci, la trattoria è salva e può continuare a servire in tavola le specialità milanesi.

Nei giorni scorsi la giunta ha dovuto revocare anche l'assegnazione dell'area di via Doria alle società che avevano vinto nel 2019 il bando «Reinventing Cities» per realizzare un ostello innovativo e alloggi. «É una prima importante vittoria - commenta la deputata di Azione e capogruppo dei Riformisti Giulia Pastorella -.

Uno stallo che da anni coinvolge un lotto vuoto in pieno centro». Con il consigliere del Municipio 3 Enrico Stroppa rilancia la proposta di realizzare un parcheggio in struttura. L'area è vicina a piazzale Loreto e corso Buenos Aires.

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