La lunga attesa è quasi finita, con gli amanti della palla nel canestro che fremono al pensiero di vedere i migliori giocatori al mondo sfidarsi per il trofeo più bello, quello dedicato al Dottor Naismith, l’inventore del gioco che fa impazzire il pianeta. Le solite ragioni politiche interne alla Fiba hanno fatto decidere per il solito torneo itinerante, svolto però tra paesi accomunati solo dall’affacciarsi sullo stesso oceano. Ai tifosi dei problemi logistici, francamente, importa poco ma le 32 squadre che si batteranno sui parquet di Giappone, Filippine ed Indonesia, daranno il massimo per trionfare e staccare il biglietto per Parigi 2024. Con le varie nazionali che stanno ultimando le amichevoli di preparazione, annunciando i convocati per la kermesse del basket, diamo un’occhiata ai protagonisti annunciati, alle possibili sorprese e al cammino che gli Azzurri di Pozzecco avranno per tornare ai vertici.
Un mondiale stellare
La Fiba Basketball World Cup si terrà dal 25 agosto al 10 settembre ma, vista l’espansione delle squadre partecipanti, nessun paese se l’è sentita di ospitare da solo le 92 partite che decideranno chi prenderà il posto della Spagna come campione del mondo. I tre paesi ospitanti hanno quindi deciso di organizzare le gare in palazzetti di tutto rispetto, quelli di Manila, Giacarta ed Okinawa. Vista la necessità di rappresentare l’intero pianeta, sul parquet scenderanno diverse squadre materasso ma il basket sta salendo rapidamente di livello un po’ ovunque, tanto da non escludere a priori grosse sorprese. La ragione principale che spingerà i tifosi della palla a spicchi a dedicare le proprie mattine al mondiale saranno le tante stelle che scenderanno in campo. Se ai tifosi italiani, ovviamente, interesserà principalmente il risultato degli Azzurri, le nazionali di punta metteranno in campo un gran numero di campioni ben noti a chi segue il basket della Eurolega o della Nba. Gli occhi del mondo saranno puntati sulla stella dei Minnesota Timberwolves, il pivot francese Rudy Gobert, e su una delle poche superstar del campionato più ricco del mondo che abbia risposto alla chiamata della propria nazionale, lo sloveno Luka Doncic.
La Grecia dovrà fare a meno del devastante Giannis Antetokoumpo, bloccato da un problema fisico mentre la Spagna campione in carica si affiderà all’Mvp degli Europei di basket 2022 Willy Hernangomez. Scelta interessante, invece, quella di Team Usa, che metterà in campo un roster giovane, ambizioso, senza le grandi superstar ma con la presenza del rookie dell’anno, il “nostro” Paolo Banchero. Ovviamente ci saranno molti giocatori esperti e capaci da tenere d’occhio, anche in nazionali non abituate alle luci del palcoscenico: l’Australia con Patty Mills e Joe Ingles, il Brasile con Marcelinho Huertas, il Canada che però potrebbe perdere Jamal Murray, la Germania con Dennis Schröder e la solita, solididdima Lituania. Certo, la mancanza di gente come Nikola Jokic o le tante superstar americane si sentirà ma non mancheranno i giovani leoni pronti ad irrompere nell’olimpo del basket che conta.
Il cammino degli Azzurri
Il sorteggio dello scorso aprile ha consegnato agli uomini di Pozzecco un girone certo non impossibile ma neanche del tutto privo di incognite. Giocare a Manila contro i padroni di casa, in un paese dove il basket è lo sport nazionale non sarà affatto semplice. Le Filippine non avranno una tradizione prestigiosa come la nostra, ma hanno fatto enormi passi avanti negli ultimi decenni: specialmente in casa non sarà semplice superarli. Occhio, poi, alla nazionale dell’Angola: come quasi tutte le africane sub-sahariane, alle carenze tecniche evidente abbinano qualità atletiche fuori dal normale. Sottovalutarli potrebbe costare molto caro. La Repubblica Domenicana va presa con le molle: nel 2019 fece benissimo in Cina, arrivando agli ottavi di finale. Nel cammino di avvicinamento al mondiale hanno fatto fuori una superpotenza come l’Argentina, che magari non sarà più quella di una volta ma che comunque rimane la vice-campione del mondo. Se buona parte dei giocatori è sconosciuta ai più, il talentuoso avanti dei Timberwolves Karl-Anthony Towns ha deciso di rispondere alla chiamata della nazionale, dalla quale mancava del 2013. In difesa non è il massimo e dovrà caricarsi sulle spalle la squadra ma quando si tratta di massacrare la retina, sa decisamente come si fa. Se dovesse avere la mano calda, i nostri dovrebbero rispondere in fretta per evitare figuracce memorabili.
L’obiettivo degli Azzurri dovrà necessariamente essere il primo posto nel girone, per evitare l’incrocio agli ottavi con una vecchia conoscenza con il dente avvelenato, la Serbia. Dopo lo scherzetto che gli abbiamo combinato a casa loro nello spareggio per le qualificazioni olimpiche due anni fa, avranno una gran voglia di vendicarsi. Per nostra fortuna, Nikola Jokic ha deciso di saltare i mondiali per recuperare dopo la lunga e faticosa stagione che ha visto il primo, storico titolo Nba dei suoi Denver Nuggets ma la Serbia è comunque in grado di schierare un ottimo quintetto base. Pesic avrà a sua disposizione, a meno di defezioni dell’ultimo minuto, tre buoni mestieranti della Nba come Bogdanovic, Pokusevski e Jovic. Molto meglio evitarli. Porto Rico è una buona nazionale mentre la Cina ha un grandissimo in panchina come Sasha Djordjevic ma è una vera e propria incognita. Vincere il girone, poi, permetterebbe di rimanere a Manila, dove si potrebbero evitare gli Stati Uniti e vedersela con una tra Grecia o Lituania. Sognare non costa niente, ma non dover incrociare le spade contro Team USA o la Spagna fino alla finale sarebbe un vantaggio non da poco.
Le possibili sorprese
Se le favorite sono quelle di sempre, gli amanti del basket farebbero bene a seguire alcune squadre che potrebbero fare molto meglio del previsto a questo mondiale asiatico. Anche se non è più la nazione più piccola ad essersi qualificata per un mondiale, vista l’impresa di Capo Verde, il Montenegro potrebbe continuare a crescere, continuando un cammino iniziato proprio ai mondiali del 2019. A parte il 18° posto nel ranking Fiba, le fortune degli slavi saranno legate a triplo filo alla forma di Nikola Vucevic, che ha appena esteso il contratto che lo lega ai Chicago Bulls. Il centro ha messo l’ennesima stagione maiuscola nella Windy City, chiudendo con una media di 17,6 punti e ben 11 rimbalzi. Vista l’età non più giovanissima, farà di tutto per trascinare i suoi alla fase finale. Il play Kendrick Perry è di scuola americana mentre nelle qualificazioni la differenza l’ha fatta Nikola Ivanovic. A parte i discreti risultati agli europei, il fatto di essere in un gruppo non impossibile, con Lituania, Messico ed Egitto, offre la possibilità di approdare agli ottavi. Da lì in avanti, tutto sarà possibile.
Se gli amanti del basket di una volta guarderanno con simpatia le partite del Sud Sudan, guidato da una vecchia conoscenza in panchina, un certo Luol Deng, un’altra sorpresa potrebbe venire dalla baltica che non ti aspetti, la Lettonia. Abituata da sempre a masticare amaro di fronte ai grandi exploit dei vicini lituani, sono approdati al loro primo mondiale di sempre. La cenerentola del Mar Baltico, stavolta, ha passeggiato nelle qualificazioni, battendo nazionali top come Serbia e Grecia, eliminando sia Belgio che Regno Unito. Dopo essersi visti gli europei alla televisione, non è un’impresa da poco. La ragione di questo exploit ha un nome, un cognome ed una maglia verde e bianca: il lungo dei Celtics Kristaps Porzingis. A gelare gli entusiasmi dei tifosi lettoni, però, è arrivata la notizia del forfait, dovuto ad un problema al piede. Senza la prepotenza del pivot sotto il tabellone, toccherà agli altri comprimari prendersi la croce sulle spalle ed evitare una figuraccia. Davis Bertans dei Thunder non è malaccio, come l’ex Brooklyn Nets Rodions Kurucs, ma l’assenza di un colosso del genere si farà certo sentire.
Quando gioca l’Italia?
Grazie ad un accordo tra i rights holders e l’emittente pubblica, tutte le partite della nazionale italiana al mondiale di basket saranno trasmesse in diretta su Rai2 HD ed in streaming sulla piattaforma RaiPlay. Una volta tanto, il fuso orario non costringerà gli amanti della palla a spicchi a levatacce clamorose, visto che le partite si giocheranno nella tarda mattinata italiana. Si parte venerdì 25 agosto alle ore 10, quando i ragazzi di Pozzecco debutteranno alla Philippine Arena di Manila contro l’Angola. Due giorni dopo, domenica 27, alla solita ora, ci sarà la partita forse decisiva per il cammino dell’Italia, quella che si terrà nell’enorme Smart Araneta Coliseum contro la Repubblica Dominicana. La speranza è che martedì 29 agosto, quando alle 14 gli Azzurri si schiereranno contro i padroni di casa delle Filippine i giochi siano già fatti, a scanso di equivoci e decisioni arbitrali discutibili. A questo punto dipenderà tutto da come si sarà comportata l’Italia nel girone A: in caso di primo posto, si resterà a Manila, tornando in campo venerdì 1 settembre alle 10, affrontando la seconda del girone B (Porto Rico o la Cina). Altrimenti si dovrà aspettare domenica 3 settembre per vedersela con la prima qualificata, quasi sicuramente la Serbia.
Da lì in avanti, il cammino sarà più o meno lo stesso: i quarti di finale si giocheranno martedì 5 settembre, o alle 10:45 o alle 14:30, le semifinali venerdì 8 settembre alla solita ora e la finalissima domenica 10 settembre alle 14:30. La speranza di tutti è che l’Italia riesca ad arrivare fino in fondo, anche se le probabilità non sono altissime. Se, invece, amate il basket così tanto da non potervi perdere nemmeno una partita, vi toccherà mettere mano al portafoglio.
Tutte le altre partite del mondiale di basket saranno visibili via satellite sulla piattaforma Sky, mentre in streaming potrete scegliere tra i servizi SkyGo, NOW e DAZN. Buon mondiale a tutti!- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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