Fino a quando saremo i più deboli dEuropa di fronte al fenomeno tragico dellimmigrazione clandestina che quasi tutte le altre nazioni stanno contrastando con misure rigide e veloci? Per quanto tempo ancora saremo i soli e gli unici a credere nelle ragioni umanitarie, quando gli altri Paesi si preoccupano piuttosto, e giustificatamente, di difendere le frontiere e i posti di lavoro? Peggio, quale aberrazione della politica e dell'informazione fa credere che il governo italiano sia invece rigido e addirittura accusabile di razzismo? La vicenda dolorosa del mercantile Pinar proprio questi tre elementi ha messo in luce, e non è la prima volta che il lavoro sporco tocca a noi, laccoglienza tocca a noi, e ci becchiamo pure le critiche che non sfiorano gli altri. Non hanno mai sfiorato il disinvolto Stato di Malta, che raccatta soldi in quantità per unattività di soccorso nel Mediterraneo che invece non svolge, visto che spedisce i clandestini ai porti italiani, che se ne infischia delle richieste del commissario Barroso, che sostiene che gli sbarchi vanno condivisi con gli altri Paesi dellUnione, e che infine sentenzia di avere un territorio troppo piccolo e un mercato del lavoro troppo limitato per poter accogliere gli immigrati illegali.
Piccoli ma arroganti, i maltesi rivendicano unilateralmente, uneredità coloniale inglese, unenorme zona di ricerca e soccorso, pari a circa 250.000 chilometri quadrati, appaltando le operazioni di soccorso a Grecia e Libia nella parte orientale e meridionale della sua zona. Pattugliano anche il mare intorno alle Isole Pelagie italiane e arrivano a ridosso della Tunisia, impedendo a questo Paese qualsiasi operazione di soccorso. Un buona affare, ma solo per loro, non certo per lItalia.
Non si comporta diversamente la Spagna del socialista José Luis Zapatero, se non per ostentazione di ipocrisia politically correct, false dichiarazioni di tolleranza, immancabili insulti allItalia xenofoba di Berlusconi lanciati da qualche ministro in vacanza. Ventisettemila espulsi è lobiettivo del 2009, premi in denaro vengono riservatamente promessi per i componenti delle gendarmerie particolarmente solerti nella caccia allirregolare, la Spagna chiede come condizione irrinunciabile lapprendimento e luso dellidioma nazionale. Sui barconi in avvistamento si esercita con profitto la mitraglietta della guardia nacional, infatti gli sbarchi sono drasticamente diminuiti.
Va avanti tranquilla per la propria strada la Francia. Il ministro dellImmigrazione, Eric Besson, ha ricevuto istruzioni precise dal presidente Nicolas Sarkozy. Poiché il tasso di disoccupazione degli stranieri non comunitari, presenti legalmente in Francia, è del ventidue per cento, altri non ne devono arrivare. Quanto agli irregolari, devono esserne espulsi almeno 27mila entro il 2009, come del resto è accaduto già nel 2008.
LOlanda ha chiuso le frontiere a romeni e bulgari, che non sono neanche extracomunitari, dopo un raffronto tra disoccupazione, delinquenza e presenza di cittadini di quelle due nazionalità.
In assenza, anzi nel fallimento della politica europea, che non si decide a uscire dal massimalismo e dallantirazzismo di professione, in presenza di un Parlamento europeo fino a oggi gravemente inquinato da gruppi ed eletti che non usano alcun senso di responsabilità né di amore per le sorti del Paese che li ha mandati a Strasburgo, tutti si stanno organizzando con le prerogative e le leggi nazionali. Non cè governo che sia degno di rispetto se non si occupa prima di tutto della condizione e della difesa dei propri cittadini. I confini sono importanti. Limmigrato che tenta di entrare senza possedere i documenti in regola, senza i visti obbligatori, viola le leggi del Paese. Questo non può essere tollerato una volta di più, soprattutto perché la maggioranza degli italiani non intende tollerarla più.
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