Sanremo - Pippo non gliele manda a dire: e l’ultimo sgarbo a Del Noce se l’è tenuto per la diretta tivù. Nel pomeriggio aveva dato il permesso a Paolo Rossi e ai Têtes de Bois di indossare sul palco una provocatoria camicia rossa garibaldina. Ma non aveva informato, come fa di solito, il direttore di Raiuno che infatti, ritrovandoseli davanti senza sapere nulla, è rimasto sorpreso. E già prima, dopo l’esibizione di Cristicchi lo aveva invitato: «Direttore, lo vogliamo fare un applauso?» costringendo Del Noce ad alzarsi in piedi. La tensione tra i due direttori (artistico e di rete) risale a settimane fa. E si era riaccesa mercoledì mattina dopo i risultati di share non esaltanti e le dichiarazioni di Del Noce che tutto sommato sembravano un benservito a Pippo Baudo. E così ieri mattina, dopo l’impennata dei dati d’ascolto, sua Pippità era pronto a rendere pubblico il malumore nei confronti di Del Noce. Solo i prudenti consigli del suo entourage («I conti si fanno alla fine») e la telefonata del direttore generale Rai, Claudio Cappon (che lo ha rincuorato) hanno convinto Baudo a trattenersi. Ma poi è scoppiato il casus belli: Bonolis, candidato vox populi a presentare il prossimo Festival. «Chi? Il De cuius? Viene proprio da una stagione trionfante! Lui sì che guadagna i milioni di euro al minuto e glieli danno anche. Il suo contratto è addirittura secretato, non si può sapere quanto ha preso», ha detto Baudo che, notoriamente, non è in buoni rapporti con Bonolis. Invece, seduto al suo fianco, Del Noce si è sbilanciato in una dichiarazione di stima per l’ex Re Mida e ha richiuso la porta in faccia a Pippo: «Per me Baudo è il direttore artistico del festival, sta a lui volerlo o no fare anche quest'altro anno. Quanto alla conduzione, resto dell'idea dell'alternanza». Tiè. Poi ha aggiunto di essere «precario» nel suo ruolo, e forse la telefonata di pochi minuti prima di Cappon a Baudo aveva aumentato ulteriormente la sua sensazione di precarietà. Comunque bastavano gli sguardi (furibondo quello di Pippo, indifferente quello di Del Noce) a chiarire che tra i due il mare è indubbiamente agitato.
Intanto il presidente della Rai Petruccioli ha definito «rumorosa e inconcludente» la polemica sui compensi, precisando che «ieri il Cda, prestando com’è naturale attenzione al Festival di Sanremo, ha preso atto con soddisfazione delle informazioni fornite dal direttore generale sia sul conto economico complessivo dell’iniziativa, sia sul contenimento dei contratti al di sotto della media di mercato». Sull’argomento, naturalmente ci sono posizioni diverse. Il ministro per la Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero ha affermato: «Con i compensi dei presentatori del Festival ci pagheremmo una parte del welfare». E invece Del Noce ha risposto all’«amarezza» del ministro Padoa-Schioppa sulla questione compensi con un deciso «certo se guardiamo in astratto il discorso retribuzioni non può che fare impressione la disparità tra i guadagni di tutti i settori della vita nazionale e del campo artistico. Ma la Rai è fatta di cinema, di spettacolo e di sport e quando un’azienda vive di pubblicità non può sottrarsi a queste regole». Fin qui la questione soldi.
Ma, oltre a Bonolis, Pippo ha bocciato anche Fiorello come possibile successore: «Attenzione al presentatore-comico, spesso non è al servizio della musica. Con Fiorello si possono fare non 5 ma 50 serate, ma di spettacolo e basta. Io sono riuscito nell’impresa di riportare la musica al centro del Festival e non era un’impresa facile. Il Festivalbar, ad esempio, rischiano di non farlo più».
Insomma, un Baudo di nuovo battagliero, tanto che, poco prima di entrare in scena ripeteva ai telegiornali: «Il prossimo anno? Facciano quello che vogliono, tanto da qui devono passare». Come a dire: attenzione, io da Sanremo non mi nuovo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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