A tutti è capitato di soffrirne almeno una volta nella vita, magari a termine di una giornata particolarmente intensa e afosa. Stiamo parlando del bruciore ai piedi, un disturbo molto più diffuso di quanto si possa credere. Episodi isolati, seppur fastidiosi, non devono destare particolare preoccupazione. Diversamente, se il problema si presenta in maniera frequente o addirittura si cronicizza, è opportuno indagare in quanto esso può essere la spia di malattie più o meno gravi. Scopriamo ora insieme quali possono essere le cause del bruciore ai piedi e come si può intervenire.
Le principali cause del bruciore ai piedi
Prima di parlare dei fattori responsabili del bruciore ai piedi è opportuno saper distinguere questo disagio da altre sensazioni (di calore, di formicolio, di affaticamento e di dolore). La sensazione di calore solitamente viene avvertita dopo un'intensa attività fisica ed è passeggera. Quando si parla di formicolio, invece, si fa riferimento ad un pizzicore temporaneo oppure persistente. L'affaticamento è tipico di coloro che trascorrono gran parte della giornata in piedi e si accentua con le temperature elevate. Il dolore, invece, può essere la conseguenza di tensioni, slogature o fratture.
Le cause principali del bruciore ai piedi sono: neuropatiche, circolatorie, infettive, ambientali, allergiche e farmacologiche.
Cause neuropatiche
Le neuropatie sono disfunzioni del sistema nervoso di varia natura. Distinguiamo la neuropatia periferica, quella diabetica e la sindrome delle gambe senza riposo. La neuropatia periferica è l'esito di infezioni, lesioni traumatiche o esposizione ad agenti tossici.
La neuropatia diabetica, invece, deriva dagli elevati livelli di glucosio nel sangue che danneggiano i nervi. La sindrome delle gambe senza riposo, infine, è un disturbo neurologico caratterizzato da sintomi sensoriali e motori a livello degli arti inferiori che si manifestano soprattutto durante il riposo.
Cause circolatorie
Le problematiche circolatorie sono le principali responsabili del bruciore ai piedi. Si pensi all'insufficienza venosa, alla trombosi e all'aterosclerosi. L'insufficienza venosa è una condizione dovuta ad un difficoltoso ritorno del sangue venoso al cuore. La pressione nei capillari degli arti inferiori aumenta e viene così a generarsi uno stato edematoso di intensità variabile.
La trombosi è provocata dalla formazione di un trombo, ovvero un coagulo di sangue, in una vena che, ostruendola, impedisce la normale circolazione del sangue. L'aterosclerosi si caratterizza per il progressivo ispessimento delle arterie a causa del deposito di ateromi, cioè placche costituite da grasso.
Cause infettive
Se si frequentano luoghi particolarmente umidi (piscine, spogliatoi), il rischio di contrarre infezioni aumenta notevolmente. Fortunatamente non molto comune è la cosiddetta cellulite batterica, ossia un'infezione del tessuto connettivo ad opera di Streptococchi e Stafilococchi.
Più diffuse sono, invece, l'onicomicosi e il piede d'atleta. Sebbene l'onicomicosi sia un disturbo che interessa principalmente le unghie, se non trattata può estendersi alle dita dei piedi. A causare il piede d'atleta sono funghi dermatofiti che, oltre a una sensazione di bruciore, danno luogo ad eritema, desquamazione e ispessimento cutaneo.
Cause ambientali
Alcune condizioni ambientali favoriscono l'insorgenza del bruciore ai piedi. In primis le calzature inadeguate. Si devono evitare le scarpe troppo strette o realizzate con materiali sintetici che non consentono la naturale traspirazione.
Attenzione anche all'esposizione a sostanze chimiche presenti in detergenti o solventi che possono irritare la cute. Non è poi consigliato camminare scalzi sulla sabbia bollente. Il rischio di ustionarsi è concreto.
Cause allergiche e farmacologiche
Talvolta alcuni materiali presenti nelle calzature (gomma, tessuto, lattice) o creme idratanti e bagnoschiuma possono scatenare reazioni allergiche che si manifestano anche con sensazione di calore e arrossamento.
Il bruciore ai piedi è, infine, uno degli effetti collaterali di farmaci antibiotici e chemioterapici.
Trattare il bruciore ai piedi
La cura del bruciore ai piedi varia a seconda della causa del problema. Tra i trattamenti farmacologici che lo specialista può prescrivere figurano i corticosteroidi, gli antibiotici, gli antimicotici, gli analgesici, gli antidepressivi e gli anticonvulsionanti.
I corticosteroidi, a causa delle numerose reazioni avverse, vengono usati solo se l'infiammazione è grave. A seconda della tipologia di infezione, batterica o fungina, si può optare per gli antibiotici o per gli antimicotici.
Gli analgesici come il paracetamolo e i FANS sono in grado di ridurre la flogosi e il dolore meno intensi. Gli antidepressivi e gli anticonvulsinanti si rivelano particolarmente efficaci in caso di neuropatia periferica.
Quando il disturbo è passeggero o in attesa della diagnosi (e sempre su consiglio del proprio medico) è
possibile ricorrere ai rimedi naturali da utilizzarsi sotto forma di oli essenziali, creme o unguenti. Sono efficaci e delicati al tempo stesso la lavanda, la curcuma, la menta piperita e l'aceto di mele.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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