Dormire per riprendere energie e invecchiare meglio: ecco quante ore di sonno servono ogni notte

La ricerca ha analizzato i risultati dei volontari per individuare quante ore di sonno riescono a garantire le migliori modalità di invecchiamento

Dormire per riprendere energie e invecchiare meglio: ecco quante ore di sonno servono ogni notte
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Riposare in maniera corretta e dormire almeno per un tot di ore al giorno sono il segreto per invecchiare meglio: il sonno ristoratore, quindi, ci consente non solo di recuperare delle energie da reinvestire nel corso della giornata successiva, ma anche di mantenerci in salute il più a lungo possibile. Appurato ciò, viene da chiedersi quale sia il tempo giusto da dedicare a questa preziosa fase di ristoro, e per venire incontro alla curiosità ci sono i risultati di uno studio pluriennale condotto da un gruppo di ricercatori dell'Università di Wenzhou (Cina) guidato dal dottor Hongying Shi, che è stato pubblicato sulla rivista Bmc Public Health.

La ricerca si è basata sui dati tratti da circa 3mila volontari, sottoposti costantemente a verifiche periodiche alle quali sono stati quindi integrati anche i risultati derivanti da un check-up effettuato a 5 anni di distanza: a quanto pare per poter invecchiare bene le ore da dedicare al sonno dovrebbero essere almeno sette. Per "invecchiare bene", ovviamente, si intende progredire con l'età senza sviluppare malattie croniche di grave entità né essere vittime di menomazioni fisiche di alcun genere, oltre che mantenere una certa brillantezza mentale, a livello cognitivo e mnemonico, e restare impegnati quotidianamente.

Per ottenere questi risultati, i ricercatori hanno preso in esame un gruppo composto da 3.306 volontari di età pari o superiore ai 45 anni: le loro abitudini del sonno sono state costantemente monitorate e riportate in tre momenti diversi, vale a dire nel 2011, nel 2013 e nel 2015: a questi dati sono stati poi sommati quello di un check-up medico a distanza di 5 anni nel 2020.

Ciascuno dei partecipanti allo studio è stato inserito in uno specifico gruppo a seconda delle ore dedicate al sonno nel corso di questi quasi 10 anni: "lungo stabile", con 8/9 ore, "normale stabile, con 7/8 ore, decrescente, con volontari che passano da una media di oltre 8 a meno di 6 ore al dì, "crescente", da una media di meno di 6 a oltre 8 ore di sonno al giorno, "breve stabile", ovvero regolarmente tra 5/6 ore quotidiane.

Al termine della ricerca solo 455 volontari, ovvero appena il 13,8% del totale, ha rispettato i parametri previsti per poter parlare di un buon invecchiamento: i due terzi di questi ultimi, ovvero ben 307 partecipanti, dormivano almeno 7 ore a notte. I risultati peggiori, invece, sono arrivati da coloro i quali erano inseriti nel gruppo del sonno "breve e stabile": solo l'8,8% di costoro era invecchiato bene.

La conclusione dei ricercatori, sulla base dei dati raccolti, è quindi che la diminuzione delle ore di sonno non sia connessa con l'avanzare dell'età, ma debba intendersi come un fattore negativo nel processo di invecchiamento.

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