Eritema solare, cos'è e quali sono i rimedi

Il disturbo non deve essere mai sottovalutato. Tra le conseguenze a lungo termine figurano i tumori della pelle, tra cui il tanto temuto melanoma

Eritema solare, cos'è e quali sono i rimedi
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I benefici della corretta esposizione al sole sono davvero numerosi, tuttavia non si devono dimenticare anche gli effetti negativi. Uno dei più diffusi in assoluto prende il nome di eritema solare. Si tratta di un'infiammazione della pelle di gravità variabile. Si può infatti andare da una semplice scottatura (un disturbo che interessa solo gli strati più superficiali della cute) fino alla più problematica ustione di primo o di secondo grado.

L'eritema solare può essere un episodio isolato o, invece, reitararsi nel tempo. In quest'ultimo caso le conseguenze a lungo termine sono inevitabili: antiestetiche macchie, rughe maggiormente marcate e i tanto temuti tumori cutanei. Una buona informazione circa la prevenzione del disturbo è pertanto fondamentale. Ma quando compaiono rossore, vescicole e bruciore come bisogna comportarsi? Scopriamolo insieme.

Le cause dell'eritema solare

L'eritema solare, che si sviluppa soprattutto in seguito alle prime esposizioni quando i livelli di melanina sono esigui, è l'esito di una sovraesposizione ai raggi ultravioletti (UV) di lunghezza d'onda compresa tra i 280 e i 320 nm. I danni, come si potrà facilmente comprendere, diventano più gravi nel momento in cui la pelle non è protetta in maniera adeguata.

L'azione aggressiva delle radiazioni provoca un aumento dell'afflusso di sangue nelle zone foto-esposte, facilitando così il rilascio di citochine e di mediatori dell'infiammazione. Tra questi va menzionata l'istamina, responsabile della sensazione di prurito. Le molecole citate determinano la vasodilatazione periferica e l'incremento della permeabilità dei capillari, reazioni queste responsabili della flogosi e dei suoi sintomi.

Il rischio di sviluppare l'eritema solare è strettamente connesso al fototipo, ovvero alla classificazione dermatologica che suddivide gli individui in base alla quantità di melanina presente nella cute. Il disturbo può quindi colpire con maggiore facilità il fototipo 1 (soggetti con carnagione, capelli e occhi molto chiari), ma anche gli anziani e i bambini con meno di tre anni.

I sintomi e le conseguenze dell'eritema solare

I sintomi dell'eritema solare compaiono generalmente dopo 1 o 24 ore dall'esposizione e variano a seconda dell'intensità e della durata di quest'ultima. La pelle appare arrossata, calda e pruriginosa. La parte colpita, oltre al dolore, può essere soggetta a secchezza e ad una spiacevole sensazione di bruciore. Nei casi più gravi compaiono anche vescicole, bolle, desquamazione e gonfiore.

Se il disturbo interessa una superficie corporea molto ampia, le manifestazioni diventano sistemiche e simili a quelle di un'ustione. Infatti includono febbre, malessere generale, vertigini, mal di testa, debolezza e vertigini. Questa sintomatologia non deve mai essere trascurata.

Le possibili complicanze immediate dell'eritema solare sono le infezioni cutanee secondarie e le eruzioni miliariformi. Nel lungo termine, invece, si assiste alla comparsa di macchie e ad un invecchiamento precoce della pelle. Aumenta, infine, il rischio di sviluppare i tumori cutanei, tra cui il melanoma.

I rimedi per l'eritema solare

Nella maggior parte dei casi la sintomatologia dell'eritema solare tende a guarire in maniera spontanea entro 4-5 giorni. Durante questo arco temporale e nelle settimane successive è importante non esporsi al sole e, se ciò è inevitabile, si deve utilizzare una protezione con un SPF alto. Per lenire il bruciore e il prurito sono utili gli impacchi con acqua fresca o tiepida. Anche le creme emollienti e idratanti donano sollievo, soprattutto se sono formulate con ingredienti naturali come l'aloe, la camomilla e l'amamelide.

Il trattamento per i casi più gravi è differente e deve essere sempre impostato dal dermatologo. Le eventuali complicanze batteriche si curano mediante gli antibiotici applicati localmente.

Il dolore può essere controllato con l'assunzione di farmaci anti infiammatori non steroidei. Solo se l'eritema è molto esteso è possibile ricorrere a pomate cortisoniche. Gli unguenti antistaminici sono da evitare poiché provocano reazioni fototossiche.

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