I punti chiave
Vi sono tante paure e fobie che tendono a limitarci durante la vita quotidiana e tra queste meno conosciute è la FOFO.
L’acronimo sta per “fear of finding out”. Letteralmente sta ad indicare “la paura di venire a sapere”. Questa fobia crea un vero e proprio blocco psicologico che non consente al soggetto che la prova di reagire quando viene assalito da un senso di impotenza e timore spesso infondato.
Attraverso questo blocco, la persona in questione tende a non informarsi su un potenziale problema o una situazione spigolosa per timore di avere dei risvolti futuri. A diffondere ancora di più questo tipo di fobia è il dilagare illimitato di notizie negative che riguardano diversi ambiti, da quello medico a quello relazionale e lavorativo.
Perché si soffre di FOFO
La scelta del soggetto di evitare di esporsi a notizie negative nasce dall’esigenza di proteggersi sia dal punto di vista cognitivo che soprattutto emozionale. Di fatti le notizie negative ci espongono a reazioni emotive intense e profonde con le quali si fa molta fatica a convivere perché spesso e volentieri sfuggono al nostro controllo.
Dal punto di vista psicologico la FOFO genera un vero e proprio timore di provare sentimenti di angoscia, paura, tristezza e ribrezzo. Permette di proteggersi da un pericolo potenziale. Questa resistenza diventa patologica quando all’ansia e all’angoscia si aggiungono sintomi depressivi che influenzano inevitabilmente la qualità della vita del soggetto stesso.
Solitamente la FOFO si manifesta solo in una fase della vita del soggetto. La durata dipende molto dal contesto socio culturale in cui vive il soggetto o dal periodo storico. Molti studi dimostrano che si sta diffondendo soprattutto nell’epoca odierna perché è segnata da una forte crisi economica. Infatti uno dei timori più diffusi è quello legato all’economia caratterizzata dall’aumento dei prezzi.
Come contrastare questa fobia
Per contrastare la FOFO non serve eliminare l’ansia e il senso di pericolo nella vita del soggetto. Occorre piuttosto ridimensionarle e saperle gestire al meglio. Il primo passo è quello di imparare a riconoscere le emozioni che impediscono di vivere serenamente per poi agire su quei pensieri negativi che determinano e scaturiscono la paura in sé per sè. In questo lavoro di consapevolezza importante è saper calmare le proprie emozioni attraverso preziose tecniche di rilassamento come la regolazione del respiro.
Quando ci si ritrova a lavorare sui propri pensieri negativi molto utile sarebbe trascriverli su un pezzo di carta. Questo esercizio di scrittura può diventare liberatorio e soprattutto aiuta a ridimensionare il senso di pericolo. Si apprende così la consapevolezza che molto spesso tendiamo ad ingigantire un problema che in realtà può essere facilmente risolto senza rivolti tragici.
Un altro consiglio utile è quello
di abituarsi a vivere nell’incertezza, accettare il fatto che non può esercitare il proprio senso di controllo su tutto quello che accade perché molti eventi non dipendono da noi ma vanno solo accettati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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