Berlusconi: "Crisi, ma tasse non salite" Cgil: "Riforma fiscale o sarà sciopero"

Il premier soddisfatto: "Nonostante la grave crisi economica e le emergenze straordinarie portiamo avanti il piano per le grandi opere. E non abbiamo messo le mani nelle tasche degli italiani". Bersani lo smentisce. Epifani pretende di alleggerire la pressione fiscale su dipendenti e pensionati

Berlusconi: "Crisi, ma tasse non salite" 
Cgil: "Riforma fiscale o sarà sciopero"

Roma - "Soddisfazione" per l’accordo sulle infrastrutture siglato oggi con la regione Toscana e per la capacità "nonostante la grave crisi che il Paese attraversa, di mantenere gli impegni per l’infrastrutturazione del Paese". Lo dice Silvio Berlusconi nella cerimonia a palazzo Chigi per la firma dell’accordo. Nonostante la crisi economica "l’Italia c’è e va avanti": ribadisce il premier. "Abbiamo saputo utilizzare le risorse disponibili anche con l’intervento dei privati" aggiunge.

Ferme le tasse Berlusconi esprime la propria "soddisfazione" perché, nonostante a crisi economica "siamo riusciti a non aumentare nessuna imposta e a non mettere le mani nelle tasche degli italiani". Berlusconi, durante la firma di un’intesa con la Regione Toscana sulle infrastrutture, ha ricordato che tutto questo è avvenuto "pur in presenza di emergenze straordinarie (Abruzzo, Campania, Viareggio). Abbiamo continuato con il piano di infrastrutturazione e garantito vicinanza agli italiani che hanno perso il posto di lavoro attraverso la cassa integrazione". Insomma il piano per l’infrastrutturazione del paese "non è stato rallentato".

Epifani minaccia lo sciopero Sulla questione del fisco per i dipendenti e i pensionati, la Cgil è pronta allo sciopero generale. Lo ha annunciato il segretario Guglielmo Epifani. "Abbiamo presentato e inviato al governo una nostra proposta dettagliata di riforma fiscale - ha detto - dove per riforma si intende una cosa semplice: trasferire il peso del fisco dal lavoro dipendente e dai pensionati alle altre forme di reddito, di rendita e di patrimonio. L’unica cosa che non si può fare è perder tempo, perché anno dopo anno il drenaggio fiscale asciuga sempre più le retribuzioni dei lavoratori. Se per tre anni il governo non fa nulla, quando arriveremo alla fine di questa legislatura per un lavoratore medio ci saranno tre punti di tasse in più ed altri invece pagheranno meno. Questo è il punto che non si può reggere e su questo faremo un’iniziativa molto forte". Anche lo sciopero generale, gli è stato chiesto? "Sì, certo" ha risposto Epifani.

Bersani: "Le tasse sono aumentate" Così il leader del Pd Pier Luigi Bersani replicando alle affermazione di Berlusconi, secondo il quale, nonostante la crisi, il governo sarebbe riuscito a non aumentare le imposte. "Berlusconi - ha aggiunto Bersani, a margine di un convegno a Verona - ha sempre promesso di abbassare le tasse. Vorrei informarlo che l’ultima rilevazione dice che quest’anno avremo il record di giornate lavorate per il fisco che arriverà al 23 giugno. Berlusconi ci ha portato a questo record - sottolinea Bersani - e poi racconta che non ha alzato le tasse, ma le tasse sono cresciute".

Capezzone: "Epifani e Bersani sono lunari" "C’è davvero da temere (per loro) che Bersani e Epifani vengano dalla luna o siano in procinto di andarci. Ma davvero pensano che gli italiani abbiano nostalgia di Prodi e Visco?". Lo sottolinea il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone, secondo il quale il "governo Prodi, in una fase positiva dell’economia mondiale, commise il drammatico errore di aumentare le tasse a tutti, bloccando la crescita".

"Al contrario il governo Berlusconi, che pure si è dovuto misurare con una fase assolutamente negativa dell’economia mondiale (aggravata, in Italia, dalle spese legate al terremoto d’Abruzzo), non solo non ha aumentato le tasse, ma ha cominciato a eliminarne alcune (penso all’Ici sulla prima casa) e ora si dà l’obiettivo, per i prossimi anni, compatibilmente con la ripresa dell’economia, sia della semplificazione fiscale che della riduzione della pressione fiscale sulle famiglie e le imprese. Sono due mondi diversi: e se Pd e Cgil pensano che gli italiani abbiano rimpianto per Prodi e Visco (o per il Padoa Schioppa delle "tasse bellissime"), avranno altre brutte sorprese", conclude Capezzone.

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