La manovra è in dirittura di arrivo, corretta e modificata dagli emendamenti, e Silvio Berlusconi parla dei provvedimenti che venerdì saranno votati dalle camere: "Le modifiche non le conosco ancora tutte, stiamo valutando ma abbiamo molte, molte perplessità". L'ex premier, arrivando alla festa del Milan, ha concesso ai giornalisti una chiacchierata a 360 gradi: dal gelo sceso sui rapporti con il Carroccio alle analisi calcistiche. Il Senatùr in questi giorni non ha risparmiato bordate al Cavaliere l'ultima, risale a ieri, è l'ennesima accusa di "stare coi comunisti". Colpi sotto la cintola o boutade Berlusconi decide di rispondere con aplomb e ai cronisti che gli chiedono se sono saltati gli incontri in agenda con Umberto Bossi lui risponde serafico: "No, no lo vedo domani a Roma". E sull'accusa di comunismo risponde con diplomazia: "Ognuno cerca di portare a casa i suoi voti". A stretto giro di posta risponde Bossi che non sombra raccogliere la mano tesa del Cavaliere: "Senza la Lega Berlusconi si sentirà perso". la pietra tombale sulla lunga liaison politica tra Lega e Pdl? Tutto rimandato all'incontro di domani che, con buone probabilità, chiarirà il livello di congelamento dei rapporti tra Cavaliere e Senatùr.
Le istituzioni europee non sono abbastanza forti ed efficaci per risolvere la crisi economica che si è abbattuta sul continente.
Il presidente del Pdl è tornato a chiedere gli Eurobond e un ruolo più incisivo della Banca centrale europea: "C’è una crisi che le autorità politiche europee non riescono a risolvere visto che non hanno adottato le misure che si dovevano adottare come quelle che riguardano la Bce".
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