Roma - Il Rendiconto è stato approvato con 308 voti alla Camera. E subito il leader del Pd Pier Luigi Bersani ha preso la parola in Aula e ha dichiarato: "Questo voto ha certificato che il governo non ha la maggioranza". Poi il segretario democratico ha invitato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a salire al Colle e a rassegnare le dimissioni. Nel caso il premier non lo facesse, Bersani minaccia che le opposizioni prenderanno le loro iniziative.
"Prenda atto della situazione, rassegni le dimissioni, affidi al presidente della Repubblica la ricerca di una soluzione che consenta al nostro grande paese di affrontare questa emergenza. Se ancora si annida in lei senso di responsabilità di fronte all’Italia rassegni le dimissioni, qui faremo la nostra parte", ha aggiunto il leader del Pd che poi ha intimato a Berlusconi: "Se non lo facesse, e non oso crederlo, le dico che le opposizioni considererebbero iniziative ulteriori, così non possiamo andare avanti".
Dopo l'annuncio del premier (dimissioni dopo l'approvazione della legge di stabilità), il Pd è tornato alla carica e ha replicato alla nota del Quirinale così: "Le dimissioni di Berlusconi ci sono, ora è necessario formalizzarle il prima possibile". Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani ha considerato l’annuncio delle dimissioni del presidente del Consiglio "una svolta, che salutiamo con grande soddisfazione", aggiungendo poi come sia "urgente che le dimissioni del presidente del Consiglio consentano di aprire una nuova fase"."Si tratta di un evidente risultato della battaglia parlamentare dell’opposizione che ha saputo raccogliere il sentimento larghissimo del Paese. Adesso, considerando la delicatissima situazione economica e finanziaria, è urgente che le dimissioni del presidente del Consiglio consentano di aprire una nuova fase", ha detto Bersani che poi in una nota ha aggiunto: "Ci riserviamo un esame rigoroso del contenuto dell’annunciato maxiemendamento alla legge di stabilità per verificare le condizioni che ne permettano, anche in caso di una nostra contrarietà, una rapida approvazione. Il Pd ritiene sconcertante che con le sue prime dichiarazioni il presidente del Consiglio, battuto alla Camera e dimissionario, cerchi di condizionare un percorso che è pienamente nelle prerogative del Capo dello Stato e del Parlamento". Sull'approvazione del ddl stabilità il Pd non sembra però avere le idee chiare. Bersani infatti ha dichiarato che: "Al momento non ci sono le condizioni per votarlo, ma spero sempre in un miracolo".
"Il Pd si impegna a fare approvare la legge di stabilità entro pochi giorni", ha detto invece la capogruppo del Pd al Senato,
Anna Finocchiaro, alla trasmissione Otto e mezzo su La7. Anche se poi ha tenuto a precisare: "Non ci metteremo di traverso, ma sul merito ci teniamo le mani libere. Prima vogliamo vedere i testi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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