Aprirà sabato 20 maggio (chiusura il 26 novembre), ai Giardini, all'Arsenale e a Forte Marghera, la 18ª Mostra Internazionale di Architettura dal titolo «The Laboratory of the Future», a cura di Lesley Lokko, organizzata dalla Biennale di Venezia. Alla mostra, strutturata in sei parti, sono invitati 89 partecipanti, di cui oltre la metà provenienti dall'Africa o dalla diaspora africana. Si parte nel Padiglione Centrale ai Giardini, dove sono stati riuniti 16 studi che rappresentano un distillato di force majeure (forza maggiore) della produzione architettonica africana e diasporica. Ci si sposta nel complesso dell'Arsenale, con la sezione «Dangerous Liaisons» (Relazioni Pericolose) - presente anche a Forte Marghera, a Mestre - affiancata a quella dei Progetti Speciali della curatrice. In entrambi gli spazi sono presenti opere di giovani practitioner africani e diasporici, i «Guests from the Future», il cui lavoro si confronta con i due temi della Mostra, la decolonizzazione e la decarbonizzazione, fornendo un'istantanea delle pratiche e delle modalità future di vedere e di stare al mondo.
«Un laboratorio del futuro - ha detto il presidente della Biennale di Venezia, Roberto Cicutto - non può prescindere da un punto di partenza preciso, da una o più ipotesi in cerca di verifica. La curatrice parte dal suo continente di origine, l'Africa, per raccontarne tutte le criticità storiche, economiche, climatiche e politiche e per dire a tutti a noi è già successo molto di quanto sta accadendo al resto del mondo. Confrontiamoci per capire dove si è sbagliato finora e come va affrontato il futuro. È un punto di partenza che invoca l'ascolto di fasce di umanità lasciate fuori dal dibattito, e apre a una molteplicità di lingue zittite per molto tempo da quella che si considerava dominante di diritto in un confronto vitale e improcrastinabile».
Per la prima volta in assoluto la Biennale Architettura include Biennale College Architettura che si svolgerà dal 25 giugno al 22 luglio e in cui quindici docenti internazionali lavoreranno con cinquanta tra studenti, laureati, accademici e professionisti emergenti e provenienti da tutto il mondo, selezionati da Lesley Lokko.
Sono 63 le partecipazioni nazionali che organizzeranno le proprie mostre nei Padiglioni ai Giardini (27), all'Arsenale (22) e nel centro storico di Venezia (14). Il Padiglione Italia alle Tese delle Vergini in Arsenale, è curato dal collettivo Fosbury Architecture.
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