«Ci hanno rubato tutto, non sappiamo nemmeno come tornare in Puglia». Difficile non restare colpiti dalle parole dettate all'agenzia Agi da Silvano Intini, il presidente del Bitonto C5 femminile (nella foto) quando la squadra aveva scoperto di essere stata derubata. A Peschiera Borromeo, Comune del primo hinterland milanese, dove la squadra pugliese, blasonata e già campione d'Italia, era arrivata per disputare al PalaMattei di San Donato Milanese la nona gara di campionato di Serie A contro la Kick Off. Prima in classifica e quindi scontro al vertice. «Siamo arrivati in albergo - ha raccontato il presidente - e avevo invitato la squadra a entrare perché pioveva a dirotto. Avrei portato io tutte le borse all'interno, appena possibile. E così ho aspettato che spiovesse, ma appena arrivato davanti ai due furgoni parcheggiati all'esterno, i vetri erano rotti e dentro non c'era più nulla». Negli zaini, oltre all'abbigliamento sportivo delle calciatrici, c'erano anche i documenti e le distinte per l'arbitro. «Un vero disastro - assicura Intini» mentre sta sporgendo denuncia ai carabinieri, sperando di riuscire almeno a rientrare a casa. «Si sente sempre e solo parlare della delinquenza e dei furti nel nostro Sud - aggiunge -, non possiamo subire questi stereotipi. E spero che qualcuno si metta una mano sulla coscienza». Non solo.
«Saremo più forti anche di questo - si legge nel sito del Bitonto - Il Leone non muore». In serata la notizia che i borsoni sono stati ritrovati. A Milano, ma privi del contenuto. «Gli oggetti personali li potremo ricomprare, la sensazione delle violenza subita rimarrà».
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