Bongiorno "Mike", l'alba della televisione italiana

A un secolo dal suo «Arrivi e partenze», una miniserie sul re dei presentatori. Agiografica ma coinvolgente

Bongiorno "Mike", l'alba della televisione italiana
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Lo spirito, la forza e il coraggio, ma anche i lati oscuri e il carattere a volte burbero di un uomo diventato personaggio, icona, mito. È Mike Bongiorno, al quale la Rai dedica una mini serie a cento anni dalla prima trasmissione televisiva italiana da lui condotta, nel 1954, Arrivi e partenze. Insomma, quella che va in onda domani e dopodomani sera su Raiuno è una fiction (diretta da Giuseppe Benito) che racconta la parte meno conosciuta della vita di «Mister Allegria!».

Essendo parte di una celebrazione e avendo come base l'autobiografia (La versione di Mike di Bongiorno con il figlio Nicolò, edita da Mondadori), il risultato della mini serie è abbastanza agiografico: si punta di più sugli aspetti positivi che sui lati caratteriali difficili. Magari certi dialoghi e certe scene poco credibili si potevano evitare. Comunque, pazienza, le due puntate - presentate nei giorni scorsi alla Festa del Cinema in corso a Roma - sono godibili e ci raccontano lunghi pezzi della nostra storia. A dare il volto al conduttore è un ottimo Claudio Gioè (nella foto). «Per me - dice l'attore - è stato uno dei lavori più complessi degli ultimi anni. Ma sono stato aiutato da una sceneggiatura ben scritta. Sono rimasto colpito dalla pervicacia e dallo stoicismo di Mike e questo può essere un messaggio per le nuove generazioni: bisogna combattere con passione, serietà e dedizione». Nei panni della moglie Daniela Zuccoli c'è una altrettanto brava Valentina Romani la quale, smessi i panni della zingara Naditza in Mare fuori, si sposa con un mostro sacro più anziano di lei di 28 anni.

Per raccontare la vita del presentatore si usa l'espediente di una lunga intervista da cui si dipanano i flashback.

E così si parte dall'infanzia a New York, poi il ritorno insieme alla madre a Torino, la guerra, la scelta di unirsi ai partigiani, la cattura da parte dei tedeschi, la salvezza grazie al passaporto americano, la liberazione e il ritorno a New York. Da lì i primi passi in radio, la scoperta della tv, il ritorno in patria alla Rai: da qui i grandi successi fino a Lascia o raddoppia?, Festival di Sanremo e Rischiatutto.

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