È boom dei mutui casa Grazie alle rate «rasoterra»

Ad agosto erogato ancora in crescita (+2,6%). Sul tasso fisso si spunta il 2% e il variabile è fermo a quota 0,6%

È boom dei mutui casa  Grazie alle rate «rasoterra»

Nunzia Pagani

A settembre i tassi di interesse applicati sui prestiti alla clientela si sono collocati su livelli molto bassi: il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 2,76%, nuovo minimo storico (2,78% il mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007). È quanto si legge nel bollettino mensile dell'Abi, nel quale si precisa che l'1,97% rappresenta il nuovo minimo storico anche del tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni (2,11% ad agosto 2017, 5,72% a fine 2007). Sul totale delle nuove erogazioni di mutui circa i due terzi sono mutui a tasso fisso. Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese risulta pari a 1,68% rispetto all'1,60% il mese precedente (5,48% a fine 2007).

«Ci attendiamo che i tassi rimangano su livelli pari a quelli attuali per un prolungato periodo di tempo e ben oltre l'orizzonte dei nostri acquisti netti di attività», ha detto lo scorso 26 ottobre il presidente della Bce, Mario Draghi in conferenza stampa a Francoforte al termine della riunione del consiglio direttivo che ha ufficialmente dato il via al tapering delle misure straordinarie di politica monetaria. Ovvero un prolungamento ed una contemporanea riduzione del Qe per il 2018.

«Questo in pratica prolunga anche la prospettiva di mantenimento del costo del denaro ai livelli attuali o molto simili», commenta Roberto Anedda, direttore Marketing di MutuiOnline.it. Il periodo di ampia disponibilità di capitali a costi minimi si allunga ulteriormente. Buone notizie quindi per il settore dei mutui e per chi sia interessato all'acquisto di una casa nei prossimi anni: si potrà godere ancora per diverso tempo dello scenario favorevole che si è concretizzato in questi ultimi due anni, con tassi sui mutui vicini ai minimi storici e prezzi immobiliari ancora molto favorevoli. I prezzi delle case sono infatti in calo ormai da dieci anni e si sono riportati su livelli mediamente più accessibili e convenienti, con acquisti agevolati proprio dall'ampia gamma di mutui a tassi minimi resi disponibili da tanti istituti bancari. Considerando le durate dai vent'anni in su, le più richieste per i mutui, i migliori tassi fissi si mantengono al di sotto del 2%, e i tassi variabili più convenienti si trovano tra 0,60 e 0,80 percento.

Nel frattempo, si rafforza il credito a sostegno di famiglie e imprese. A fine settembre, secondo quanto emerge dal rapporto mensile dell'Abi, i prestiti a famiglie e imprese sono cresciuti su base annua dell'1,4%, proseguendo la positiva dinamica complessiva del totale dei prestiti in essere e mettendo a segno, per il settimo mese consecutivo, un rialzo annuo superiore all'1%. Per i mutui, invece, ad agosto si è registrato un incremento del 2,6% rispetto a un anno prima. L'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia a fine settembre, pari a 1.763,2 miliardi di euro, è nettamente superiore, di quasi 44,3 miliardi, all'ammontare complessivo della raccolta da clientela (1.718,9 miliardi). Sempre secondo gli ultimi dati dell'Abi, tra marzo del 2015 e agosto 2017, sono state già 15.557 le famiglie che hanno potuto sospendere per 12 mesi la quota capitale del proprio finanziamento, tra mutuo prima casa e credito al consumo, con un controvalore complessivo di 451 milioni.

Per quanto riguarda le imprese, a partire dal primo avviso comune per la sospensione delle rate del 2009 e arrivando all'iniziativa attualmente in corso con accordo per il credito 2015, le moratorie alle rate hanno interessato 459.757 pmi con un debito residuo di 125,7 miliardi e una maggior liquidità a disposizione delle imprese di oltre 24,8 miliardi.

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