Ieri è stato collocato il primo Btp Valore, si tratta di uno strumento dedicato ai piccoli risparmiatori. Il Btp Italia, invece, è da anni sul mercato ed è indicizzato all’inflazione. Si tratta di una protezione importante per quanto riguarda il tasso di aumento dei prezzi che, secondo le ultime previsioni della Bce, dal 5,3% previsto per il 2023 scende al 2,9% e al 2,1% per il 2024. I due sembrerebbero essere diretti concorrenti. Vediamo le differenze tra i due strumenti finanziari.
I tassi del Mef
I tassi confermati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze sono minimi e garantiti, potrebbero però essere modificati al rialzo al termine del periodo di emissione che sarà il 9 giugno salvo un’eventuale chiusura anticipata ma non avverrà comunque prima del 7 giugno alle ore 13.
Indicizzazione e premio fedeltà
Il Btp Italia, come anticipato, è un titolo indicizzato all’inflazione, questo significa che consente di salvaguardare il portafoglio degli investitori. Inoltre ogni 6 mesi viene conferito al proprietario del titolo il recupero dell’eventuale perdita di potere d’acquisto. Questo processo avviene tramite il pagamento della rivalutazione del capitale che viene sottoscritto. Le cedole del titolo vengono saldate ogni semestre garantendo un rendimento minimo costante del 2% annuo. Il premio di fedeltà è dell’8 per mille ed è calcolato sull‘investimento iniziale senza rivalutazione ovvero circa lo 0,16% annuale. Il riconoscimento è diverso da quello del Btp Valore che ammonta allo 0,5% se detenuto fino a scadenza.
Quanto rende il Btp Italia?
Il rendimento del Btp Italia è particolarmente interessante. Il calcolo è stato fatto in base alle simulazioni che risalgono all’emissione nel mese di marzo dove però l’inflazione era leggermente più alta rispetto al livello attuale. Due mesi fa la crescita stimata del tasso inflativo era del 6,3% per il 2023, del 3,4% per il 2024 e del 2,3% per il 2025. Per quanto riguarda gli anni successivi la previsione era del 2%. La cedola pagata dal MEF sommata al premio fedeltà hanno un rendimento annuo medio del 5,8%. Il rendimento previsto calcolato secondo i dati di marzo è pari al 7-8%.
Un confronto tra i due
Dopo aver analizzato entrambe le famiglie dei titoli, si può affermare che il Btp Valore appena emesso sembra essere maggiormente conveniente rispetto al Btp ordinario della stessa durata.
Il primo ha un tasso minimo finale del 3,25% al quale va aggiunto il premio fedeltà, in totale ammonta quindi al 3,75%. Calcoli alla mano si tratta di 25 punti base in più, quindi un incremento dello 0,25% rispetto al Btp ordinario, quindi lo stesso tasso che oggi il mercato riconosce ai Btp standard a 7 anni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.