"Allegri e Juve troveranno l'accordo. E su Motta...". Il futuro del club secondo Maurizio Paniz

Maurizio Paniz storico presidente dello Juventus Club di Montecitorio, da lui fondato nel 2001, parla della rottura tra il club bianconero e Max Allegri, ma anche del futuro allenatore

"Allegri e Juve troveranno l'accordo. E su Motta...". Il futuro del club secondo Maurizio Paniz
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Da avvocato col cuore bianconero, Maurizio Paniz, 76 anni, storico presidente dello Juventus Club di Montecitorio (da lui fondato nel 2001) difende - moralmente - sia la società che ha dato il benservito ad Allegri ("Dopo quello che è successo non poteva fare altrimenti...") sia l'ormai ex allenatore ("Ha sbagliato, ma ha tante attenuanti...").
Tra le centinaia di importanti processi "curati" da Paniz è rimasto celebre quello sul "caso Unabomber" in cui fu il legale dell’accusato numero 1: Elvo Zornitta, poi scagionato alla fine di un’odissea giudiziaria. Ed «esplosiva», nel suo genere, è pure la vicenda Allegri che Paniz segue da osservatore esterno, ma con l’occhio clinico di chi padroneggia la giurisprudenza e l’animo palpitante di chi soffre nel vedere la propria squadra del cuore nella bufera.

Avvocato Paniz, nel comunicato con cui la Juve ha «sollevato dall’incarico» il tecnico nessun «grazie» e nessun accenno ai tanti trofei vinti con Allegri in panchina. Il presunto «stile Juve», forse, avrebbe consigliato toni meno algidi...

Lo “stile Juve“ non è venuto meno. La società è molto irritata dal comportamento tenuto da Allegri e il comunicato riflette questo stato d’animo.

Lei da che parte sta?

Gli atteggiamenti scomposti di Max non hanno lasciato alternative alla Juve. Ma personalmente ho anche inviato ad Allegri un messaggio di solidarietà...

«Solidarietà» per cosa?

Negli ultimi tre anni ha subito pressioni e attacchi a volte ingiusti ed esagerati. Si è fatto coraggiosamente carico di situazioni critiche extracalcistiche. Senza contare i tanti successi ottenuti negli anni della presidenza di Andrea Agnelli...

Lei è più felice per la conquista della coppa Italia o amareggiato per l’epilogo del «Max Gate»?

Le cose vanno separate. Da una parte sono contento per la finale vinta meritatamente contro l’Atalanta nonostante un pessimo arbitraggio; dall’altra mi dispiace che tra Juve e Allegri sia finita in maniera così traumatica. Non lo meritava la Juve e non lo meritava Max

La strada del «licenziamento per giusta causa» è percorribile?

Teoricamente sì, considerati i gravi rilievi di carattere disciplinare mossi ad Allegri. Non è uno scherzo: ballano molti milioni. Ma auspico che si arrivi a una transazione; un accordo stragiudiziale che metta fine a una conflitto increscioso sul fronte dell’immagine per entrambe le parti

Nel corso e dopo la partita contro l’Atalanta cosa ha portato Allegri a una serie di scatti isterici (contro arbitri, Giuntoli e il direttore di Tuttosport) così inconcepibili?

Max è un uomo intelligente è una persona perbene. Quelle reazioni inconsulte sono figlie di un crollo psicofisico prodotto dallo stress accumulato nel tempo. Ripeto: nulla di giustificabile, ma comprensibile sì

Via Allegri, arriverà Thiago Motta, l’uomo giusto al posto giusto?

Motta è bravo. Allenare la Juve non è come allenare il Bologna. Il vento soffia forte sulle vette più altre e quella della Juve è una vetta altissima...

L’immagine è poetica, ma più prosaicamente significa che Motta rischia il flop?

Non dico questo. Motta ha dimostrato a Bologna di essere bravo anche grazie a uno staff societario di prima qualità. Ora a Torino dovrà affrontare una prova decisiva per la sua carriera. Gli auguro di superarla brillantemente

E ad Allegri cosa augura?

Max continuerà a combattere e a vincere. Per lui si parla di un grande club. Avrà solo l’imbarazzo della scelta

Si parla di Premier,

Germania, Spagna. Ma anche Italia. Pare che De Laurentiis vada pazzo per Max.

Se il Napoli non si priverà dei suoi pezzi migliori o comunque li rimpiazzerà adeguatamente, Allegri potrebbe essere l’allenatore giusto

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