"C’era un rigore nettissimo su Lozano": Napoli-Milan non è finita ieri sera, Spalletti al veleno contro l’arbitro

Non si placano le proteste degli azzurri per la decisione di Marciniak di non concedere il rigore ai padroni di casa per un contatto in area rossonera fra Leao e Lozano. Già all’andata il Napoli aveva avuto da ridire sulla direzione arbitrale del rumeno Kovacs per bocca del presidente De Laurentiis

Contatto Leao-Lozano (Twitter)
Contatto Leao-Lozano (Twitter)

“Stasera c’è un rigore netto su Lozano al 37’, nettissimo, gli gira proprio la caviglia. Si vede benissimo dai replay. Rischia di storcergli la caviglia. È un rigore che non si può non vedere. È un rigorissismo per noi”. Diretto e lapidario nel post partita di martedì sera Luciano Spalletti nel dire la sua su quanto accaduto durante il ritorno dei quarti di finale fra Napoli-Milan.

Ricostruiamo bene i fatti. È il 37’ del primo tempo di una sfida infuocata, in un “Diego Armando Maradona” stracolmo e dove giusto quindici minuti prima Giroud ha sprecato l’occasione di portare in vantaggio il Milan dagli undici metri. In totale saranno due i rigori assegnati durante il match, entrambi non realizzati, il secondo da Kvaratskhelia per fallo di mano di Tomori e neutralizzato da Maignan, ancora una volta migliore in campo.

Siamo nell’area di rigore degli ospiti, Leao entra in scivolata su Lozano, poca palla, molto piede a primo impatto in diretta. Il polacco Marciniak non dà il rigore e il Var lo spalleggia, perché conta anche (e soprattutto) la valutazione dal campo. Le proteste dei padroni di casa iniziano subito, proseguono a fine primo tempo e anche dopo l’1-1 finale per bocca del mister azzurro e del giocatore messicano stesso. Marciniak è stato molto deciso in tempo reale in ogni sua scelta ma per molti opinionisti non azzecca questa decisione.

Alla botta di Spalletti non manca la risposta di Stefano Pioli: “In tutte le partite ci sono delle decisioni arbitrali discutibili. Questa sera c’era il miglior arbitro al mondo”. Eppure le polemiche non accennano a fermarsi. L’attaccante messicano del Napoli prima pubblica e poi rimuove una storia Instagram con il frame del contatto. Le parole di Spalletti, intanto, suscitano la bufera dei tifosi del Milan e volano gli insulti sui social fra tifoserie e appassionati.

Contatto Leao-Lozano
Contatto Leao-Lozano (Twitter)

In materia di designazioni arbitrali esistono prevalentemente due correnti di pensiero: una pragmatica, una più accusatoria.

La prima appartiene al grande e compianto mister Vujadin Boskov, uno che in campo ha vinto tanto ma che viene ricordato – anche e soprattutto – per le sue celebri frasi, veri e proprio aforismi che nessuno dimentica. “Rigore è quando arbitro fischia”. Un modo per mettere a tacere ogni polemica sull’operato dei fischietti. Insomma, se arbitro fischia – o “fa segno di rettangolo con mani”, sostiene oggi l’account parodia in onore del mister serbo – allora è rigore. Se l’arbitro non fischia, la palla continua a scorrere ed è preferibile concentrarsi sulla partita, tanto la decisione è stata già presa, ingiustizia o meno.

La seconda – forse qui qualche tifoso partenopeo storcerà il naso – è una massima degli ambienti juventini: “Lamentarsi degli arbitri è l’alibi dei perdenti”. Utilizzata più volte da Gigi Buffon, anche autoironicamente su se stesso alla luce del rigore concesso dall’inglese Michael Oliver in quel Real Madrid-Juventus finita 1-3 con rigore ed espulsione dell’ex portiere della nazionale e trasformazione di Cristiano Ronaldo. Come a dire: hai perso, non hai fatto abbastanza per vincere e visto che non riesci ad ammettere la superiorità degli avversari, scarichi la colpa sull’arbitro.

Delle due l’una dunque, a voi la scelta.

Del calcio e sul calcio resta una certezza, c’è sempre qualcuno che avrà qualcosa da ridire. E, forse, è soprattutto questo il bello di questo meraviglioso sport che tiene svegli milioni di persone in ogni angolo del mondo.

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