Portoghesi al top nel guadagnare dai propri talenti, bene Milan e Inter

Il report di eToro, in collaborazione con Transfermarkt, dimostra come Porto, Benfica e Sporting Lisbona siano tra le più virtuose a vendere giocatori cresciuti nelle loro scuole calcio. Le milanesi sono invece brave a incrementare il valore della rosa

Portoghesi al top nel guadagnare dai propri talenti, bene Milan e Inter

Nella due giorni che completa il quadro delle squadre che accederanno ai quarti di finale di Champions League, un interessante rapporto economico-finanziario analizza il modo in cui i club calcistici dei campionati più importanti d'Europa conducono i loro affari quando si tratta di trasferimenti e sviluppo di talenti. Tra le pratiche più virtuose c'è sicuramente quella di trovare giovani stelle a basso prezzo e venderle con grandi profitti oppure far crescere il valore di una squadra grazie a un brillante coaching. eToro, in collaborazione con Transfermarkt, ha mostrato come alcuni approcci possano essere direttamente collegati a strategie di investimento retail ben consolidate. Tra le pratiche più virtuose sussiste sicuramente quella di trovare giovani stelle a basso prezzo e venderle con grandi profitti oppure far crescere il valore di una squadra grazie a un brillante coaching.

L'eccellenza del Portogallo

Siamo ormai a pochissime ore dal match tra Porto e Inter, ritorno degli ottavi di finale di Champions League; ed è proprio la formazione allenata da Sergio Conceição a risultare tra le più virtuose per quanto riguarda la vendita di giocatori cresciuti nelle loro scuole calcio nell'ultimo decennio, insieme a Sporting Lisbona e Benfica (i tre club portoghesi hanno guadagnato oltre 1,2 miliardi di euro complessivamente). Quest'ultimo è il più redditizio d’Europa, con i diplomati del Benfica Campus che hanno generato circa 540 milioni di euro. I 127,2 milioni pagati dall'Atlético Madrid per João Félix sono la quinta somma più alta mai pagata per un calciatore. Ma altre vendite degne di nota - come quelle di Bernardo Silva e Rúben Dias - dimostrano perché l'accademia giovanile del Benfica è nota per aver fatto i migliori investimenti per la crescita nel calcio mondiale.

Lo Sporting Lisbona - dove Cristiano Ronaldo ha fatto la sua prima apparizione sulla scena mondiale - ha guadagnato 363 milioni di euro negli ultimi dieci anni (quarto posto in questa speciale classifica), mentre il Porto ha generato 287 milioni (settima posizione) grazie alle vendite di giocatori come Rúben Neves, Vitinha e Fábio Vieira. Questo approccio può essere visto anche con il club più decorato del calcio europeo. Le vendite di giocatori de La Fábrica, la fabbrica di talenti del Real Madrid, hanno generato circa 375 milioni di euro negli ultimi dieci anni (terzo in questa classifica). Sebbene questa somma rappresenti una fetta minore della torta in termini di fatturato per i Blancos, rimane un flusso di entrate importante per un club in cui a pochissimi giocatori dell'accademia viene data l'opportunità di offrire un ritorno sull'investimento sul campo piuttosto che attraverso una tassa di trasferimento - Daniel Carvajal, Lucas Vázquez e Nacho Fernández sono gli unici esempi recenti.

Le società più redditizie

Oltre a evidenziare le entrate derivanti dai giocatori dell'Academy, il rapporto di eToro ha anche esaminato quali sono stati i club più redditizi negli ultimi anni in base alle commissioni di tutti i trasferimenti. Nelle ultime cinque stagioni, ovvero dall'inizio del campionato 2018/2019, al vertice si conferma il Benfica, avendo generato profitti per 356 milioni di euro (357 di soldi spesi in entrata, 713 di ricavi da giocatori in uscita), seguito dall’Ajax e dal Lilla con, rispettivamente, 308 milioni e 283 milioni di euro di profitti. A contribuire alle casse del club francese anche il trasferimento di Victor Osimhen al Napoli per 75 milioni di euro nel 2020/2021. Nessun piazzamento in questa lista, invece, per le compagini italiane. Male anche le inglesi, che invece detengono un altro record, che però non è esattamente positivo.

Tra le più spendaccione ci sono le inglesi

Succede, infatti, che i grandi club facciano di tutto per accaparrarsi le stelle del futuro, disposti a pagare caro per giovani promettenti a beneficio dei bilanci dei club che li avevano scoperti anche solo pochissimo tempo prima. Il report evidenzia come la destinazione principale degli acquisiti sia il Regno Unito, con Chelsea e Manchester City a farla da padrone. L'esempio più lampante è l'ultimo ingaggio del Chelsea, Enzo Fernández: i Blues hanno infatti battuto il loro record di trasferimenti per aggiudicarsi il centrocampista argentino, pagandolo quasi il triplo di quanto il Benfica lo aveva acquistato solo pochi mesi prima. Dopo 29 partite in sei mesi con il Benfica e un titolo mondiale, il Chelsea ha pagato 121 milioni di euro per il 22enne, generando un profitto di 76,7 milioni di euro. Tuttavia i club più veloci a far proprie le giovani promesse, però, non sempre si dimostrano quelli con una maggiore visione di lungo termine.

Le rose più valorizzate economicamente

Se guardiamo alle rose che registrano i più alti incrementi del loro valore complessivo, infatti, al vertice troviamo i tedeschi del Bayern Monaco, che hanno pagato 448,5 milioni di euro per l'attuale gruppo di giocatori, meno della metà del valore stimato oggi, pari a 995,7 milioni. Nella più competitiva Premier League, il Tottenham è il più prolifico in questo campo, con un valore aggiunto del 45% alla sua attuale rosa, stimata in 711,3 milioni di euro. Anche i rivali del nord di Londra, l'Arsenal, sono forti in questo settore. Mikel Arteta sta costruendo la sua squadra dalla fine del 2019 e la rosa attuale è valutata 803 milioni di euro, con un esborso di circa 531,6 milioni di euro.

In classifica anche due italiane: Inter e Milan. Le milanesi sono le uniche a rientrare nella top ten, con il Milan in grado di incrementare il valore della rosa del 126% rispetto al suo costo, mentre l'Inter dell'84%.

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