Walter Sabatini è un dirigente di calcio, illustre per i grandi colpi di mercato. In un mondo affollato di ignoranti, privilegiati e superficiali, è un personaggio raro per cultura e sensibilità, lo hanno definito il Bukowski del football per una esistenza
bizzarra, sofferta, differente, solitaria. Nell'intervista rilasciata a Paolo Tomaselli per il Corriere della Sera, Sabatini affronta temi diversi in ogni campo, dal pallone che è territorio suo, alla malattia che lo affligge da tempo, alla politica e qui, parlando dei suoi preferiti, cita Fausto Bertinotti: «Sono sempre stato attratto dalla sua competenza, dalla sua cultura ed eleganza», subito dopo concede riflessioni sul tema del giorno: «Sono molto attratto anche dagli ebrei, ma con grande rammarico oggi sono costretto a dire che non ho più stima di Israele. Netanyahu si sta comportando come i peggiori nazisti».
Premesso che non risultano agli atti «migliori nazisti», resta il dubbio su quale tipo di attrazione Walter Sabatini provi per Hamas e la sua squadra ma di questo non si ha traccia. «Ogni affermazione può diventare una mezza verità, una fregnaccia, una bugia o un appassito luogo comune» (Charles Bukowski 1920-1994).
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